Catalogna: tour dei monasteri in bici
I monasteri cistercensi hanno rappresentato un baluardo fondamentale della reconquista aragonese nei confronti della dominazione araba della penisola iberica. In Catalogna si trovano numerose testimonianze della presenza dei monaci seguaci della regola di San Benedetto, in particolare nella Conca Barberà.
I cistercensi si ponevano l’obiettivo di tornare alle origini della regola ora et labora, quindi di abbandonare ogni sfarzo e ricchiezza possibile per concentrarsi sulla preghiera e sul lavoro come mezzi per avvicinarsi a Dio.
Il tour dei cistercensi è un grande classico del turismo culturale della zona settentrionale della Costa Daurada, che può essere affrontato in MTB con un itinerario impegnativo ad anello di 107 km e 2820 metri di dislivello positivo. In alternativa è possibile anche effettuare un tour decisamente più breve, magari in bici da corsa sfruttando la ricca rete di strade secondarie asfaltate che mettono in connessione i tre principali monasteri cistercensi della Catalogna.
Catalogna tour dei monasteri in bici
Il tour dei monasteri cistercensi catalani in bici da corsa si sviluppa su un percorso di 65 km e circa 1000 metri di dislivello positivo.
L’itinerario parte dal borgo di Vallbona de les Monges dove si erge l’unico monastero femminile di questo itinerario. Le prime notizie del monastero risalgono al 1153 ed è stato realizzato con l’inconfondibile stile gotico che caratterizza i principali edifici religiosi della regione. Qui, nel periodo di maggiore splendore, arrivarono a raccogliersi fino a 150 monache, tutte provenienti da famiglie facoltose.
Da Vallbona si procede verso sud lungo una strada scarsamente frequentata che con un dolce saliscendi attraversa la Serra de les Monges. La strada è tortuosa e procede per circa quindici km restando a un’altitudine di 600 metri sul livello del mare, poi inizia una morbida discesa che permette di planare dolcemente verso il borgo di l’Espluga de Francolì dove si imbocca la carretera de les Masies.
Questa strada aggiunge qualche centinaio di metri di salita al percorso, ma consente di arrivare al monastero di Poblet dall’alto godendo a pieno della visione d’insieme di questo imponente insediamento religioso circondato da vigneti a perdita d’occhio.
Il monastero si apre al visitatore con una serie di cortili successivi quasi a voler incutere un sempre maggiore timore reverenziale nei confronti del luogo, fino ad arrivare ai due maestosi torrioni a pianta rotonda che sbarrano l’accesso alla vita del luogo.
Imperdibili in particolare sono il chiostro interno sontuosamente decorato e la chiesa dove si trovano le tombe di ben otto re e sei regine aragonesi. Per gli appassionati d’arte e architettura il monastero di Poblet è una tappa irrinunciabile.
Da Poblet una leggera discesa conduce fino alla strada statale N-240, abbastanza trafficata ma con ottime condizioni di sicurezza, fino al paesino di Montblanc dove può valere la pena perdersi nel dedalo di viuzze dopo aver attraversato il ponte romanico.
Montblanc, oltre a essere stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, ospita anche dei festival dedicati ai mattoncini LEGO che per l’occasione danno vita ad ambientazioni medievali.
Da qui si taglia verso nord attraversando vigneti e uliveti a perdita d’occhio, boschi e formazioni rocciose, di tanto in tanto fanno capolino dei borghi dal sapore medievale che salutano da lontano e invitano a un’eventuale sosta per un caffè al volo o un bocadillo (panino) in uno degli immancabili bar di paese.
Passando di vigna in vigna, è inevitabile incontrare cantine e luoghi di produzione del celebre vino locale: anche senza assaggiarne le note caratteristiche, si può godere appieno dallo stile architettonico modernista (liberty) dedicato alle cooperative sociali catalane. Particolarmente interessante in questo itinerario è quello di Barberà de la Conca.
La strada sale lentamente con pendenze mai superiori al 5% per poi godersi una discesa tranquilla fino ad arrivare a Santes Creus.
Lo strappo finale porta dal villaggio all’omonimo monastero, ultima perla del circuito cistercense catalano.
L’accesso al monastero si guadagna dopo aver varcato la sontuosa porta barocca del cortile interno che rivela la facciata austera della chiesa, ma la rivelazione arriva una volta entrati all’interno del complesso religioso.
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