Meccanica

Come centrare la ruota della bici

Come centrare la ruota della bici. L’operazione che permette di far girare in modo perfetto una ruota si chiama centratura. È una procedura non semplicissima ma non è nemmeno così frequente, poiché le ruote della bicicletta, se fatte bene, possono durare per parecchio tempo prima di aver bisogno di un tensionamento. In questo articolo vedremo quali sono le tecniche, gli strumenti e le operazioni passo-passo da seguire per rimettere in perfetto centro le vostre ruote.

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Centrare la ruota della bici: la struttura di una ruota

centrare la ruota della bicicletta

Una ruota per bicicletta è l’insieme di un mozzo e di un cerchio che vengono uniti tra loro tramite dei raggi. L’operazione di costruzione di una ruota da zero si chiama raggiatura. Oggi ci concentreremo sulla regolazione della tensione di ogni singolo raggio, che permette di mettere “in dima” la ruota e farla girare in modo perfetto. I raggi vengono infilati nei fori presenti nella flangia del mozzo e da questo punto si dipartono e s’innestano nei fori presenti sul canale del cerchio. I raggi vengono mantenuti in posizione attraverso dei nottolini filettati, chiamati nippli o nipples, che sono avvitati sulla filettatura presente sul raggio stesso. Avvitando i nippli si mettono in tensione i raggi, che vengono letteralmente “stirati” e mantengono in linea la rotazione della ruota.

centrare la ruota della bicicletta

I raggi si dividono in raggi destri, ovvero innestati sulla flangia destra del mozzo, e in raggi sinistri, cioè innestati sulla flangia sinistra del mozzo. Questo aspetto è molto importante poiché è la base delle tecniche della centratura di una ruota.

Centrare la ruota della bici: le dimensioni di rotazione

centrare la ruota della bicicletta

La centratura di una ruota si basa su tre differenti regolazioni, da effettuare una di seguito all’altra, poiché in realtà il suo movimento si svolge in tre dimensioni differenti:

centrare la ruota della bicicletta

Spostamento laterale: il cerchio, una volta messo in movimento, possiede un’oscillazione laterale che è dovuta alla differente tensione tra i raggi che si dipartono dalla flangia destra del mozzo e quelli innestati sulla flangia sinistra;

centrare la ruota della bicicletta

Spostamento o “salto” verticale: il cerchio non ruota in modo uniforme ma in un determinato punto presenta un salto, ovvero un’ovalizzazione dovuta alla differente tensione dei raggi che s’innestano in quel determinato punto del cerchio;

centrare la ruota della bicicletta

Campanatura: se ci ponessimo di fronte a una ruota, noteremmo che l’asse della pista del cerchio coincide perfettamente con l’asse del mozzo. In parole meno tecniche il cerchio deve porsi nel mezzo del mozzo;

Centrare la ruota della bici: attrezzatura necessaria, difficoltà e tempistiche

centrare la ruota della bicicletta

Quello che serve per centrare una ruota è:

Tiraraggi: serve per agire sul corpo dei nippli, per avvitarli e mettere in tensione i raggi. I tiraraggi hanno varie forme e fogge, per adattarsi ai corpi dei nippli, che possono avere diametri e scanalature proprie. Per questo è sempre importante utilizzare un tiraraggi di misura e dimensione idonee ai nippli delle proprie ruote.

Centraruote: è una macchina che permette di sistemare la ruota poggiandola sull’asse del mozzo e farla girare liberamente. Sul centraruote sono installati dei registri o calibri che permettono di controllare i disassamenti laterali e orizzontali;

Dima di campanatura: un particolare strumento che permette di controllare che il cerchio si trovi in asse con il mozzo. Si tratta di un’operazione molto importante perché una ruota con un cerchio fuoriasse può anche non entrare nel telaio e quindi non essere montata;

Guanti di pelle: ideali quelli da saldatore, che sono spessi e resistenti. Servono per l’operazione di eliminazione della tensione in eccesso dai raggi.

Tensiometro: per il controllo della distribuzione della tensione;

La difficoltà è elevata, perché centrare una ruota è una sorta di operazione zen. Un meccanico esperto e “sgamato” impiega poco tempo per centrare una ruota mentre un appassionato dovrà concentrarsi parecchio per trovare i nippli giusti da regolare e per farli ruotare nel senso giusto (che spiegheremo in seguito). Detto questo è difficile dare una tempistica per una centratura. Il mio consiglio è di prendervi un pomeriggio intero per provare, poiché serve concentrazione, tempo per pensare e serenità. Inoltre non aspettatevi che sia un lavoro semplice, però come sempre ricordatevi anche che volere è potere.

Quando intervenire

uno che centra la ruota della bici

Una ruota perde la centratura per vari motivi. Innanzitutto, essendo un sistema in tensione, è portato per sua natura a rilasciarla gradualmente nel tempo. Inoltre colpi, cadute, dossi o radici possono trasmettere forti vibrazioni al cerchio, che si trasmettono ai raggi e al mozzo, accumulando tensione o eliminando quella presente.

Ci sono alcune situazioni che segnalano la necessità di una centratura della ruota:

La ruota diventa “gibbosa”: mentre pedalate sentite come un colpo, un saltello continuo che rende difficoltosa la pedalata. Significa che la ruota si è ovalizzata;

La ruota sfrega contro i pattini dei freni: a meno che il cerchio non abbia subito un colpo che l’ha deformato, può essere che la ruota abbia perso la centratura laterale;

Rottura di un raggio: ogni volta che si rompe e si sostituisce un raggio si deve ricontrollare la centratura per effettuare un corretto tensionamento di tutti i raggi;

Inutilizzo della bici: se la bici viene lasciata per lunghi periodi di tempo ferma e poggiata sulla ruote, il peso e l’inattività producono ovalizzazione e perdita di tensione dei raggi;

La centratura della ruota passo-passo

Step 1: rimuovere copertura e camera d’aria

La centratura si effettua su ruote prive di copertone, poiché lo pneumatico stesso, se non ha tallonato in maniera perfetta sulla spalla del cerchio, può portare la ruota a sbandare nonostante non sia necessaria la centratura.

Step 2: installare la ruota sul centraruote

centrare la ruota della bicicletta

Inseriamo la ruota nei supporti del centraruote, fissandola usando lo sgancio rapido;

Step 3: individuare i raggi lenti

centrare la ruota della bicicletta

Fate passare uno per uno tutti i raggi, suonandoli come fossero le corde di un’arpa. Se avvertire un raggio suonare in modo sordo e cupo, significa che è lento (un raggio ben teso emette un suono molto acuto, simile a un fa diesis).

centrare la ruota della bicicletta

Prendete il tiraraggi, innestatelo sul corpo del nipplo e aumentate la tensione del raggio fino a non sentire più quel suono sordo.
Come si aumenta la tensione di una raggio? Per evitare di sbagliare dovete sempre tenere a mente questa regola memotecnica: i nippli si fanno ruotare in senso orario per aggiungere tensione e si fanno ruotare in senso antiorario per diminuirla.
Per evitare di fare confusione, c’è una piccola malizia: immaginate di avere in mano un ipotetico cacciavite che agisca sulla testa del nipplo. Il vostro tiraraggi deve essere un prolungamento dell’ipotetico cacciavite e quindi ruotare nel senso giusto per dare e togliere tensione. Ricordatevi che i nippli vanno ruotati al massimo di 1/4 di giro alla volta.

Step 4: Controllare la centratura laterale

centrare la ruota della bicicletta

La centratura laterale si controlla in questo modo: si avvicina il calibro apposito alla spalla del cerchio e si mette in rotazione la ruota. Se il cerchio tocca il registro in un determinato punto, significa che c’è un problema della tensione dei raggi. Ricordatevi bene questo specchietto:
I raggi destri spostano la centratura del cerchio a destra. Aggiungendo tensione ai raggi destri si sposterà il cerchio verso destra.
I raggi sinistri spostano la centratura del cerchio a sinistra. Aggiungendo tensione ai raggi sinistri si sposterà il cerchio verso sinistra.

Ne consegue che:

se il cerchio colpisce il registro destro, significa che dovremo agire sui raggi sinistri immediatamente precedenti e successivi al punto di contatto e tenderli.
se il cerchio colpisce il registro sinistro (o si allontana da quello destro), significa che dovremo agire sui raggi destri immediatamente precedenti e successivi al punto di contatto e tenderli.
Fate girare più volte la ruota, e avvicinate i calibri fino a che lo spostamento laterale diviene impercettibile.

Step 5: Controllare la campanatura

centrare la ruota della bicicletta

Una volta risolto lo spostamento laterale, bisogna controllare la campanatura, per evitare di scoprire di aver teso troppo i raggi di un lato rispetto a un altro. La dima di campanatura presenta due spalle che vanno poggiate al lato destro del cerchio. Al centro è presente un calibro, che va spinto contro il mozzo. Ora poggiate le spalle della dima sul lato sinistro del cerchio. Se il calibro non arriva al mozzo, significa che la ruota è spostata verso destra e dovrete tendere di 1/4 di giro tutti i nippli sinistri. Se invece il calibro tocca sul mozzo impedendo alle spalle di raggiungere il cerchio, significa che la ruota è spostata verso sinistra e quindi dovrete tendere di 1/4 di giro tutti i nippli destri.

Step 6: Controllare la centratura orizzontale

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Rimontate la ruota sul centraruote e posizionate il calibro apposito. Fate girare e osservate attentamente: se in alcuni punti il cerchio tocca nel calibro significa che la ruota è ovalizzata verso l’esterno e quindi i raggi in quei punti sono meno tesi degli altri. Per risolvere questo problema dovrete tendere il raggio precedente e quello successivo al punto di contatto, ovvero dovrete tendere un raggio destro e uno sinistro, poiché l’ovalizzazione è indipendente dal lato dei raggi.

centrare la ruota della bicicletta

Fate ruotare quindi in senso orario i due nippli per 1/4 di giro. Se invece, mentre fate ruotare, osservate che questo si distanzia dal calibro, significa che la ruota è ovalizzata verso l’interno, ovvero i raggi in quel punto saranno più tesi degli altri. Per questo svitare di 1/4 di giro i nippli dei raggi precedente e successivo a quel punto.

Step 7: ricontrollare la campanatura

Per evitare di aver sbagliato qualcosa nella tensione dei raggi, ricontrollate la campanatura per essere certi di aver tensionato in modo uniforme i raggi.

Step 8: eliminate la tensione residua dai raggi

centrare la ruota della bicicletta

La tensionatura è un procedimento che stressa a fondo i raggi. Questi sono di solito realizzati in acciaio armonico, che li rende resistenti ma al contempo flessibili ed elastici. A volte però avvitando il nipplo si può incorrere nella torsione del raggio che, contemporaneamente allo stiramento, si avvita letteralmente su sé stesso. Questa tensione “extra” solitamente non comporta problemi strutturali ma ha un brutto effetto non appena si comincia a pedalare: i raggi torneranno in posizione, emettendo un suono acuto, come una specie di scampanellio. Questo loro movimento avrà influenza anche sulla tensione generale.

Per questo bisogna eliminare la tensione residua. Indossate i guanti in pelle e con la ruota sul centraruote affrerrate i triangoli composti dall’incroci dei raggi e stringeteli tra le mani più volte. In questo modo avvertirete il suono acuto di un raggio che torna in posizione. Una volta terminata questa operazione ricontrollate per scrupolo la centratura laterale e orizzontale della ruota per verificare che sia tutto a posto.

Step 9: Controllo della tensionatura

centrare la ruota della bicicletta

Una volta corretta la tensione della la ruota, eliminato lo stress ai raggi e ricontrollate le regolazioni, si deve controllare che la tensione della ruota sia ben distribuita. Per farlo dovete controllare la tensione di ciascun raggio con il tensiometro. Grandi differenze nella tensione possono significare che un raggio è corto o si è piegato durante il montaggio. Per controllare la tensione con il tensiometro, dovete fare così:

Munirsi della tabella di conversione. Infatti il tensiometro offre un’indicazione numerica adimensionale, che andrà poi convertita in espressione di kgf attraverso la tabella specifica. La tabella è diversa a seconda dei raggi (piatti, tondi), del materiale di costruzione (acciaio, alluminio, carbonio, titanio) e del tipo di raggiatura. Quindi prima di usare il tensiometro si deve essere certi di possedere queste informazioni;

centrare la ruota della bicicletta

Si prende come riferimento il foro valvola e si parte a controllare dal raggio immediatamente prima o dopo quest’ultimo. Si preme la leva sul tensiometro, si poggiano i nottolini sul raggio e si rilascia la leva: i nottolini andranno in battuta contro il raggio e la tensione riscontrata dalla molla posteriore permetterà di calcolare i kgf applicati sul raggio stesso.
Segnare tutti i valori indicati sia per un lato che per l’altro.
Andate poi a controllare che la tensione dei raggi corrisponda a quella indicata dal costruttore della ruota. Se la tensione della vostra ruota dovesse essere inferiore o superiore, agite su tutti i nippli per incrementarla o diminuirla e poi ricontrollate la centratura;

Centrare la ruota della bici: concludendo

centrare la ruota della bici non è difficile

Rimontate ora la ruota e godetevi con soddisfazione le vostre pedalate: avete completato con successo la vostra prima centratura.

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Articolo aggiornato a giugno 2023

Commenti

  1. Alberto Carrara Alberto Carrara ha detto:

    Ciao Claudio,
    sono Alberto, il relatore dei corsi di meccanica di Bikeitalia.
    Il tuo dubbio è lecito, infatti alla fine della fase di tensionatura bisogna sempre ricontrollare la centratura della ruota. Se la tensione viene modificata è sicuro che qualche errore salterà di nuovo fuori, che sia qualche piccola oscillazione laterale o qualche piccolo salto verticale la fase di centratura va affrontata di nuovo, per ottenere alla fine un lavoro perfetto.

    Se ti interessa l’argomento puoi iscriverti a un nostro corso di specializzazione in ruote, dove si impara a costruire una ruota da zero, partendo dal calcolo dei raggi fino alla raggiatura, e dove poi si affrontano tutte le fasi di tensionatura e centratura della ruota appena costruita.
    Ti invito a guardare il link alla pagina del corso di ruote, così da poter consultare gli argomenti del corso e verificare le prossime date disponibili.
    https://corsi.bikeitalia.it/corso/specializzazione-in-ruote/

    Spero di esserti stato d’aiuto, buon lavoro e buone pedalate!

    Alberto Carrara

  2. Avatar Claudio ha detto:

    Buonasera, un grazie per l’articolo. Una domanda pero mi sorge. Dopo che la ruota e centrata alla perfezione, si usa il tensionatore, il problema e che se ci sono dei raggi da tirare o meno per portarli in tolleranza,automaticamente , ci si ritrova con la ruota scentrata

  3. Avatar Corrado ha detto:

    Articolo chiaro e molto ben fatto. Grazie per l’aiuto!!!

    1. Omar Gatti Omar Gatti ha detto:

      Ciao Corrado,
      sono contento che tu abbia apprezzato.
      Se desideri imparare sotto la nostra supervisione a costruire e centrare una ruota, puoi partecipare al corso di formazione: https://corsi.bikeitalia.it/corso/specializzazione-in-ruote/

      A disposizione e buone pedalate

      Omar Gatti

  4. Avatar Gianfranco ha detto:

    Complimenti per l’articolo. Avrei una domanda, c’è un limite per la centratura? Sono stato investito e la ruota anteriore ha una evidente deviazione. Grazie

  5. Avatar Gianfranco ha detto:

    Innanzitutto complimenti per la spiegazione. Desidererei sapere se c’è un limite oltre il quale non è più possibile centrare la ruota. Sono stato investito e vorrei capire se posso recuperare la ruota (ha una deviazione). Grazie

  6. Avatar Michele ha detto:

    Io sono autodidatta sulla centratura della ruota . Ma non faccio affatto come descritto nell’articolo . Oppure non è spiegato bene . Il concetto fondamentale della centratura è che si deve posizionare il mozzo perfettamente al centro del cerchio facendo in modo che i raggi siano tutti ben tesi in modo idoneo . Se il cerchio tocca il pattino sinistro (ad esempio ) … Di certo non tiro i raggi di destra come descritto nell’articolo .

    1. Omar Gatti Omar Gatti ha detto:

      Ciao Michele,
      Non esiste un metodo perfetto e nemmeno universale. Ognuno deve creare il proprio metodo di lavoro. Si possono prendere tante strade per arrivare allo stesso luogo. L’importante è che il risultato sia tecnicamente soddisfacente e che resista nel tempo.

      Buone pedalate!

      Omar

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