La Costa Brava è uno dei luoghi più spettacolari del Mediterraneo. Per i digiuni di geografia si trova nella parte più orientale del territorio spagnolo, dove la Catalogna incontra la Francia lungo la dorsale pirenaica.


La strada che va da Sant Feliu de Guìxols a Lloret de Mar è uno dei percorsi più emozionanti che vi capiterà mai di percorrere nell’arco della vostra vita, soprattutto se avrete occasione di pedalarlo in settimana e durante la bassa stagione, quando non ci sono né automobilisti, né motociclisti a occupare lo spazio vitale.
I 35 km sono un vero incanto e si sviluppano integralmente lungo la caretera 682 in un continuo saliscendi che riesce a sommare la bellezza di oltre 700 metri di dislivello in pochi km.
Mappa
Proprio per le sue caratteristiche orografiche, questa strada è molto gettonata dai ciclisti da corsa che possono mettersi alla prova su un percorso “mangia e bevi” e tutto curve.


Si comincia dal lungomare di San Feliu de Guixols, davanti al monastero benedettino che dal X secolo a oggi ha seguito tutti gli sviluppi di questa località un tempo dedita al commercio del sughero che ha ormai trovato nel turismo la propria grande opportunità di riscatto.


Per lasciare il villaggio ci sono due strade, una verso l’interno e l’altra lungo la costa. Quella interna è più tranquilla, ma è anche quella più impegnativa perché si inerpica immediatamente fino ai 120 metri consentendo di spezzare subito il fiato con pendenze che arrivano anche al 10%. Il premio della fatica è il primo paesaggio spettacolare a strapiombo sul mare.


Da qui in poi, lo schema è più o meno sempre lo stesso: sulla sinistra il mare, sulla destra la macchia mediterranea, curva dopo curva, salita dopo discesa.


Le salite non sono mai troppo lunghe da consentire di andare eccessivamente in affanno e le discese consentono dei brevi recuperi per rifiatare. Lungo il percorso ci sono molte piazzole di sosta per fermarsi a scattare delle foto, ma i punti panoramici sono praticamente continui e le scuse per scattare delle foto, di certo, non mancano: una volta è il colore del mare, una volta sono le curve e controcurve della strada.


Ci si mantiene sempre e comunque attorno ai 100 metri di altitudine.
Il primo propriamente detto lo si incontra dopo circa 20 km di pedalate (per questo è sconsigliabile mettersi in strada senza la borraccia piena) dove, da una terrazza, si staglia fierissima Tossa de Mar e il suo splendido sistema di fortificazioni, torri e muraglie.


Le nuove conurbazioni si sono mangiate tutto quanto circonda il nucleo originario costruito per difendere il territorio dai pirati. In ogni caso rimane un luogo decisamente suggestivo.
La discesa fino al paese è una delizia e in un attimo si arriva fino all’entrata della fortificazione.


Vale la pena lasciare le biciclette e andare alla scoperta del mondo che si nasconde all’interno delle mura ancora in larga parte preservato. Oltre al museo cittadino, la salita fino al faro rivela paesaggi emozionanti e in uno dei punti più alti una statua di Ava Gardner è il tributo della popolazione alla diva che ha fatto conoscere Tossa de Mar al resto del mondo nella pellicola “Pandora”.


Il lungo mare è un conglomerato di ristoranti, bar e bistrot affacciati sulla spiaggia. Per chi ha il costume, l’occasione è immancabile per un bagno in mare, anche se la spiaggia migliore è quella che si trova dall’altro lato della fortezza, Es Codolar.


Ripartiti, una salita morbida porta a 180 metri, punto più alto di questo itinerario secondo il solito incantevole schema: curva a destra, curva a sinistra.


Da qui è tutta una discesa continua fino a Lloret de Mar, la capitale della movida catalana in cui, però, vale la pena dedicare qualche minuto per visitare il cimitero modernista, esempio quasi unico a livello mondiale di arte funebre in stile liberty dove si colgono le influenze di Gaudì.


Per quanto breve, questi 35 km sono sicuramente tra le pedalate più belle che ogni ciclista possa mai intraprendere.
Leggi anche:
Costa Brava in bici da corsa: nelle terre di Salvador Dalì
La Via Verde Catalana: Da Olot a Sant Feliu de Guìxols
Da Figueres a Palamos:il tour dei piccoli borghi
Pirinexus, un anello di 350 km che abbraccia i Pirenei