Itinerari

Da Londra a Brighton in bici (the long way)

Da Londra a Brighton in bici (the long way)

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Sono stata a Brighton circa 16 anni fa, il mio primo viaggio all’estero. Ho sempre voluto tornare, e quale modo migliore se non in bicicletta?
Studio il percorso con un amico che mi farà compagnia questo week-end, Pablo. Il National Cycle Network (NCN) permette di raggiungere Brighton da Londra in modo abbastanza semplice e diretto in 100 chilometri. Tuttavia il percorso ci sembra un po’ noioso e poco scenico, quindi optiamo per una lunga deviazione che ci avrebbe permesso di affrontare molte strade sterrate, molto più interessanti e divertenti di ciclabili lungo strade trafficate.

Mappa (giorno 1)

Altimetria

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Traccia gps | Mappa kml

Il primo giorno arriviamo a Londra in treno. Sono sempre stata in ugual misura spaventata e incuriosita dalla possibilità di andare in giro in bici per le strade di Londra, quindi sono felice di aver finalmente vissuto questa esperienza. Ma non ho nessuna fretta di ripeterla nel prossimo futuro.
Pedalare in una grande città con una bici pesante ed ingombrante (sacche più tenda) non è stata per me un’esperienza piacevole, tuttavia sono stata colpita da quante bici fossero presenti: non solo ciclisti urbani ma, complice il fatto che fosse sabato mattina, tanti folti gruppi di ciclisti da strada che prendevano il controllo delle arterie importanti con decisione ed energia, quasi a voler ricordare agli automobilisti che la strada è di tutti, anche a Londra.

House of Parliament, Londra

House of Parliament, Londra

L’unione fa la forza, e sulla scia di uno di questi gruppi passiamo Westminster, Pimlico, Chelsea, fino ad attraversare il Tamigi e raggiungere finalmente una ciclabile molto meno trafficata, siamo sul percorso 4 del NCN.
Abbiamo pedalato circa 20 km e ci imbattiamo in Richmond Park. Si tratta del più grande parco di Londra, con un’estensione di 9.55 km2! Il parco è caratterizzato da prati adibiti a pascolo, boschi cedui e foreste, ed è casa di 630 daini che sono liberi di scorrazzare in giro. In questo sabato mattina è un fermento di attività tra ciclisti, escursionisti, corridori, ci sono partite di rugby e di golf e gente a cavallo. Noi rimaniamo senza parole e la giungla di asfalto in cui eravamo qualche minute fa è presto dimenticata.

Una volta usciti dal parco seguono 25 km di pista ciclabile lungo il Tamigi, attraversando Kingston upon Thames, Molesey, Walton-on-Thames, Weybridge, fino ad arrivare a Chertsey. Si tratta di paesi molto bentenuti in cui il benessere è evidente. Molte famiglie decidono di vivere qui in quanto offrono l’atmosfera di una piccola comunità, pur essendo a 20 minuti di treno dal centro di Londra.

A Chertsey lasciamo la NCN 4 che prosegue verso ovest, ed imbocchiamo la 223, finalmente andando verso Sud. Dopo 10km arriviamo a Woking, e dopo altri 15 a Guildford. Questo tratto del percorso è lungo strade relativamente trafficate, ma è quasi sempre presente la pista ciclabile separate dalla carreggiata principale.

Downs Link

Downs Link

Facciamo una breve sosta a Guildford, la capitale della contea del Surrey, perché è l’ultima città che attraverseremo oggi. Da Guilford infatti prendiamo il Downs Link, (NCN 223), un percorso di 60 km che arriva fino al mare (Shoreham-by-sea). Il percorso, ricavato come molte altre rotte inglesi da due linee ferroviarie in disuso, è pensato per escursionisti ed aperto a ciclisti e persone a cavallo.
Il nome deriva dal fatto che questo sentiero nasce come collegamento tra il North Down e il South Down, due catene collinari (e relativi percorsi escursionistici/ciclistici di circa 160-200 km) quasi parallele nell’Inghilterra del Sud. Il North Down nasce vicino a Guilford e termina con le bianche scogliere di Dover, il South Down parte da Winchester e finisce poco dopo Brighton.

Downs Link

Downs Link

Il Downs Link è pressoché pianeggiante, e percorrendolo verso Sud possiamo ammirare costantemente le colline del South Down che ci separano dal mare. E’ completamente libero dal traffico, e per lo più su sterrato (quindi potrebbe essere molto fangoso) e attraversa boschetti, campi e villaggi. Davvero perfetto per chi, come me, preferisce pedalare in campagna piuttosto che sull’asfalto!
Il sentiero è molto tranquillo e non incontriamo molti altri ciclisti. E’ però il week end della QE2QE100, che impariamo essere un’ultramaratona di 160 km. Ci capita quindi di incontrare ed incoraggiare molti ultramaratoneti lungo il percorso e fa impressione pensare che loro stanno correndo una distanza superiore a quella che io e Pablo ricopriremo oggi in bici!

South Downs

South Downs

Verso le 6, dopo aver coperto circa 110 km, decidiamo di fermarci e di arrivare alla costa il giorno seguente. Avremmo potuto arrivare fino al mare, approfittando delle tantissime ore di luce di questo periodo dell’anno. Ma io e Pablo siamo entrambi campeggiatori alle prime armi, e pensiamo che lungo la costa sia più complicato trovare un posto in cui accamparci per la notte. Nei dintorni di Horsham troviamo un laghetto circondato da un piccolo bosco, e decidiamo di fermarci lì.

tende

Mappa (giorno 2)

Altimetria

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Traccia gps | Mappa kml

Il giorno seguente ci svegliamo prestissimo, siamo a 30 km dalla costa quindi decidiamo di fare colazione con vista mare. L’ultima parte del Downs Link è piacevolissima e nonostante la catena del Down South sia sempre all’orizzonte, il percorso schiva le salite e rimane assolutamente piatto. Ci fermiamo a Shoreham-by-Sea per rifocillarci, prima di attraversare il ponte sul fiume Adur per raggiungere la spiaggia. C’è una soddisfazione particolare nel raggiunge il mare. Che si abbia pedalato per 10 km, 100 o 1000 l’emozione di raggiungere la fine della strada, un confine fisico invalicabile, è unica.

Shoreham-by-Sea

Shoreham-by-Sea

Shoreham-by-Sea

Shoreham-by-Sea

Ci rimettiamo in sella seguendo la NCN 2 che segue la costa fino a Brighton, che dista meno di 10 chilometri. Brighton ci travolge. Il mio ricordo non si avvicina lontanamente all’energia e alla vitalità in cui ci imbattiamo, e sicuramente l’aver trascorso ore a pedalare in mezzo alla campagna acutizza l’impressione che la città ha su di noi. E’ una città di 280 mila abitanti, con 13 km di costa punteggiati da bar, ristoranti, nightclub, sale gioco, stabilimenti per sport di tutti I tipi. Insomma la priorità è l’intrattenimento, che culmina con il Palace Pier, il molo centrale che viene visitato da 150 mila persone ogni week end.

Palace Pier

Palace Pier

Pedaliamo lungo la promenade inghiottiti dal turbinio della città attorno a noi, schivando decine di ragazzi (con zainetti gialli indossati da me stessa 16 anni prima), alla loro prima esperienza all’estero per una vacanza studio. Resto impressionata dalla British Airways i360, una torre di 138 metri (ancora non aperta al pubblico), che fa da stantuffo ad un ciambellone di vetro che offrirà una vista unica sulla città. Rimaniamo storditi ad ammirare la frenesia della città per un’oretta, e prima di rimetterci in sella decidiamo di seguire la deviazione della NCN 82 invece che puntare direttamente a Londra con la NCN 20.

La deviazione che decidiamo di fare affronta un dislivello di 200 mt e dalla cima si può osservare il Devil’s Dyke, una vallata a forma di V, verso la parte finale della South Downs Way. La vallata si è formata principalmente a causa dell’erosione dei fiumi, ma la leggenda vuole che il diavolo abbia iniziato a scavare un canale per far sì che il mare inondasse le Chiese. Lo scavare del diavolo disturbò una vecchia signora che accese una candela, che a sua volta svegliò il gallo. Il diavolo pensò che fosse arrivato il mattino e scappò, lasciando il lavoro incompiuto. Spalò l’ultima zolla di terra dietro di sé, e questa diede origine all’isola di Wight.

South Downs

South Downs

Dopo aver ammirato il paesaggio ci rimettiamo a pedalare, e dopo aver percorso un breve tratto della South Downs Way (che conferma il fatto che per farla in bicicletta serve assolutamente una mtb), ci ricongiungiamo con la NCN 20. Questa è una ciclabile al lato della superstrada, che arriva dritta fino a Londra. E’ molto comoda, sicura e scorrevole, anche se caratterizzata da un paio di salite fastidiose. Tuttavia, come previsto all’inizio, è noiosa per chi preferisce la campagna all’asfalto. La seguiamo per circa 30 km e poco prima di arrivare a Crawley si rompe l’aggancio di una delle mie sacche laterali. Pochi minuti dopo si rompe una parte dell’headset della bici di Pablo. Tutto sommato siamo fortunati, in quanto siamo vicini alla stazione. Non mi spiace prendere il treno da Crawley, così evitando non solo un tratto di strada noioso, ma anche di dover affrontare nuovamente il centro di Londra.

Il week end è finito! Ho esaudito il mio desiderio di attraversare Londra in bici e quello di tornare a Brighton. Abbiamo anche imparato che studiare il percorso in anticipo e programmarlo in base alle proprie inclinazioni e preferenze di certo ripaga! Ora non vediamo l’ora di andare a casa, sistemare le bici. E partire di nuovo.