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Ebike: quanta fatica si fa rispetto a una bici tradizionale? | Video

Ebike: quanta fatica si fa rispetto a una bici tradizionale? | Video

Il mondo di chi va in bici è spaccato in fazioni tra loro contrapposte: da un lato ci sono i talebani della bicicletta muscolare, che ritengono che le ebike siano come delle moto che interrompono il tradizionale rapporto con la fatica; dall’altro i pasdaran delle ebike, che ritengono le biciclette tradizionali ormai come una cosa del passato.

Difficile definire chi abbia ragione, ma è indubbio che viviamo un momento storico che vede un evidente aumento dell’interesse e del mercato per le ebike, mentre invece quello delle biciclette tradizionali ha registrato un calo nelle vendite.

Il motivo è sicuramente nella minore fatica promessa dall’ebike, ma subentra una questione quantitativa: quanta fatica in meno si fa su un’ebike rispetto a una bicicletta muscolare? E, soprattutto: è davvero sempre così?

Watt e battito cardiaco nel confronto tra ebike e bici tradizionale – il video

Per paragonare tra loro queste due interpretazioni dello stesso mezzo, le unità di misura da tenere sotto controllo sono i watt prodotti e la frequenza cardiaca. Sergio Borroni, medico e cicloviaggiatore di lungo corso, ha condotto una serie di test appositamente dedicati a quantificare quanto sono effettivamente di aiuto le ebike nella pedalata che vi proponiamo nel video qui sotto.

I test di confronto tra bici tradizionale e ebike

Sergio ha utilizzato, per i suoi test, una gravel Dynatek full Carbon da 11,5 kg e una Canyon Grizl:ON, del peso di 18,5 kg.

La valutazione si è sviluppata su un tratto di strada in piano, quasi sempre privo di traffico e con un fondo abbastanza omogeneo, con una velocità di 25 km/h comparando tra loro le diverse impostazioni del motore Bosch della Canyon Grizl:ON: Off, Eco, Tour, Sprint e Turbo.

Il tracciato ha consentito di fare dei test con un’andatura molto costante praticamente senza rallentamenti e senza accelerazioni. I test sono durati 10 minuti ciascuno e fatti in una giornata con assenza di vento.

Test bici tradizionale vs ebike

Nei test in piano, a 25 km/h sono stati 161W dell’ebike contro 117 W di quella tradizionale, per 114 bpm contro 97 bpm. Aumentata la velocità a 30 km/h (quando l’ebike non assiste più, perché “stacca” a 25 km/h, ndr), per l’ebike si spingevano 211 W contro i 189 della Dynatek.

In un secondo momento Sergio Borroni ha deciso di testare le due bici durante una sgambata nella zona del triangolo Lariano: un po’ di pianura leggermente mossa una bella salita e una discesa che tende a spianare più o meno verso l’arrivo. Un percorso di 44 km 430 m di dislivello.

Il test “cicloturistico”

Sergio Borroni test ebike. Canyon Grizl:ON

Nel secondo test sono stati 106 W medi con l’ebike Canyon contro i 139 della muscolare Dynatek sviluppati per portare a termine l’intero percorso. Le calorie consumate sono state 678 contro 964, la velocità media finale è stata più alta con l’ebike mentre la frequenza cardiaca media è stata notevolmente più bassa.

Nel tratto in salita i dati più interessanti: con la muscolare sono serviti mediamente 223 W per arrivare al colmo mentre con la Canyon ne sono bastati solo 172. Notevoli la differenza della frequenza del battito cardiaco e il “risparmio di tempo”, con la Canyon Sergio è arrivato 9 minuti prima con uno sforzo oggettivamente molto più contenuto.

La conclusione sulla fatica con l’ebike

Minore sforzo e frequenza cardiaca più bassa sono i risultati di una pedalata con bici assistita, ma solo quando il motore è in modalità Tour, Sprint o Turbo. In modalità Eco non c’è molta differenza tra un’ebike e una bicicletta tradizionale, mentre a motore spento o sopra i 25 km/h, un’ebike richiede addirittura un dispendio energetico superiore a una bicicletta tradizione.

Con questo in mente, facciamo alcune considerazioni importanti.

Le bike possono essere ideali per il bike to work, perché si arriva prima che con qualunque altro mezzo e non si contribuisce al traffico. Inoltre non ci si deve nemmeno fare la doccia o preoccuparsi di avere un abito di ricambio.

Le ebike sono perfette per il recupero post traumatico o dopo un intervento chirurgico. Consentono di stare in sella più tempo rispetto una bici tradizionale, a tutto vantaggio del recupero, e di modulare progressivamente in modo più semplice gli sforzi in base ai miglioramenti.

Sono un incentivo anche per i meno giovani che non hanno più la forma fisica ma hanno il desiderio di fare una scampagnata e magari anche una salita importante.

Non ultimo, sono un buon mezzo per chi vuole iniziare ma non hai mai svolto attività ciclistica. Con un’ebike si parte per gradi ma si possono intraprendere percorsi che con una bici tradizionale non sarebbero alla portata.

Ma soprattutto, non esiste buono o cattivo in assoluto, esistono strumenti che permettono di fare alcune cose meglio di altre e questa è la lezione più importante che ci dobbiamo portare a casa.

Leggi anche: Le ebike danno gli stessi benefici delle bici muscolari, che ci piaccia o no

Commenti

  1. Maurizio ha detto:

    Complimenti per l’articolo ed il video. Condivido la grande curiosità di voler verificare quanto fosse la differenza dello sforzo tra le due bici e il risultato finale nell’utilizzo in percorsi diversi. Ciclista muscolare da più di 40 anni ho acquistato un’ebike per capirne i vantaggi ed eventuali plus. Pedalo con entrambe ma molte volte uso l’ebike per fare ottimi allenamenti per poi uscire con la muscolare con gli amici, riscontrando notevoli miglioramenti nelle prestazioni.
    Ho conosciuto un programmatore che lavorava con un cardiologo “sportivo” per realizzare un sw di gestione del motore ebike, che supportava il ciclista mantenendo i bpm in un range tra i 125 e i 145. Probabilmente sarà l’evoluzione delle prossime ebike.

  2. Corrado ha detto:

    Volendo, con la e-bike in fuoristrada si può fare lo stesso sforzo ma con più divertimento e/o percorso.
    È inoltre utile per tenere sotto controllo, nei momenti più impegnativi, la frequenza cardiaca massima senza doversi fermare.
    Di contro: peso, costo e necessità di ricarica della batteria.

  3. Elleft77 ha detto:

    ho entrambe e molte volte uso l’ebike per fare salite anche sino al 12% a motore spento facendo giro sino a 2500m. di D+ utilizzando il motore per arrivare su sentieri con cui la muscolare dovresti portarla a spalla. ottimo allenamento per poi fare giri impegnativi con la muscolare e tornare senza essere stravolto.
    quando poi uno vuole farsi invece un paio di discese tecniche e ha poco tempo o vuole faticare poco la ebike te lo permette.
    quindi ebike o classica non importa d’altro canto cosa fa la differenza è l’uso che se ne fa e come se ne fa.

  4. Vittorio ha detto:

    Perfettamente d’accordo. Ho 64 anni e circa 6 anni fa in una gara di mtb ho avuto i battiti a 194 per un certo tratto con conseguenti extrasistoli e aritmie durate per diverso tempo. Da tre anni ho una ebike enduro e posso assicurare che se pedali in Eco fai la stessa identica fatica che con la muscolare che pesa 10kg in meno. Con l’aiuto del motore tengo i battiti più bassi e salgo più velocemente. Meno dispendio di energie, più discese fatte con lucidità e sicurezza.

  5. Simonpietro ha detto:

    Grazie per il bel video io soffro di sclerosi multipla e o fatto quasi tre anni in sedia ma da quando mi sono sbloccato o cercato e cerco sempre di non mollare grazie alla ebike da inizio anno ho già fatto 900 km io la consiglio perché mi permette di stare all’aria aperta e fare movimento e anche fatica dopo i 25 km

    [Grazie a te per il commento Simonpietro: un caro saluto e buone pedalate! Bikeitalia.it]

  6. Vincenzo ha detto:

    Condivido solo in parte i giudizi sulle e-bikes. Una cosa importante che andrebbe detta riguarda l’eta’ di chi utilizza una e-bike. Quando si passano gli anta e’ bene fare molta attenzione alla frequenza cardiaca. Portare il cuore a livello di soglia e sopra-soglia per tanti chilometri puo’ fare sicuramente piu’ male che bene. Con le e-bikes si riesce meglio a gestire la frequenza cardiaca potendo fare anche salite che con la bici muscolare richiederebbero sforzi che sono potenzialmente dannosi per il cuore. Dopo gli anta lo sforzo dovrebbe essere moderato cioe’ max 85% della frequenza massima come raccomandano molti cardiologi. Un esempio dice tutto: se ho una macchina con 20 anni di vita e 400.000Km percorsi se vado a tavoletta e’ molto piu’ probabile che salti il motore rispetta ad una macchina di pochi anni e con pochi Km percorsi. In tale ottica la e-bike e’ da preferire per chi ha oltrepassato la soglia degli anta. Ricordo che gli sforzi richiesti da una bici muscolare a lungo andare danneggia il cuore con le valvole cardiache e rigurgidi valvolari che la fanno da padrone (si chieda a vecchi ciclisti professionisti come sono messi con l’apparato circolatorio)

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