Cicloturismo

Il Bikepacking fa per me?

Il Bikepacking fa per me?

Bikepacking per il cicloturismo. Guardate questa bici: è la mia, una bicicletta da corsa del 1982. La considero una perla d’artigianato italiano: tubazioni in acciaio Columbus SL, congiunzioni Cinelli, forcellini Campagnolo, gruppo Shimano 600, il tutto assemblato da un artigiano nella sua officina in Brianza. Ho un piano per questa bici: percorrerci più chilometri possibili in giro per il mondo, partendo dal Cammino di Santiago in Spagna. Ma c’è un problema: non posso montare il portapacchi.

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Bikepacking cicloturismo
la maggior parte dei portapacchi necessita di bici con fori e spazi appositi per essere installati
la maggior parte dei portapacchi necessita di bici con fori e spazi appositi per essere installati

Non ci sono fori per il fissaggio e non c’è abbastanza spazio per le borse. Quindi o abbandono il progetto (neanche per sogno) oppure devo rivolgermi al bikepacking, ovvero a quel sistema di borse da cicloturismo che vengono fissate direttamente alla bici. Abbiamo già ampiamente parlato di bikepacking ma purtroppo non sono così dentro al problema, per cui non mi restano che due soluzioni: passare ore ed ore sul web per farmi una cultura oppure chiedere a chi queste borse le fabbrica e le usa. Lo so, lo so, è come andare dal fruttivendolo e chiedere se i suoi pomodori sono buoni, ma sono un vero pigrone alle volte.

Indice

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Il bikepacking fa per me?


Ho contattato Apidura, una società specializzata in borse per bikepacking, per ricevere risposte alla mia domanda: “il bikepacking fa per me?”. Ho parlato con Tori, una ragazza davvero gentile e un’esperta di viaggi in bicicletta a lunga percorrenza. “Mi sono avvicinata ai viaggi in bici con calma, passando dai tour vicino casa ai grandi viaggi. Nel 2004 ho affrontato la Tour Divide, un trail tra Canada e Messico di 4400km e oltre 60.000mt di dislivello. Sono partita equipaggiata con un portapacchi e delle borse ma ho capito che non erano la soluzione migliore. Ho conosciuto un artigiano che produceva borse per bici fatte in casa, che non necessitavano di portapacchi e le ho provate. Mi sono trovata decisamente meglio”.

una bici da cicloturismo equipaggiata con il sistema classico dei portapacchi e delle borse. Fonte: comune-milano.it
una bici da cicloturismo equipaggiata con il sistema classico dei portapacchi e delle borse. Fonte: comune-milano.it

Eppure, quando guardo i reportage di viaggio, vedo spesso biciclette equipaggiate con portapacchi posteriori e anteriori, stracariche di borse, attrezzatura, tenda e sacco a pelo e mi sembra strano che tutti questi ciclisti esperti abbiano fatto la scelta sbagliata. “La tradizione dei lunghi viaggi in bici” prosegue Tori “ha sempre richiesto l’uso di portapacchi e borse, che secondo me è un approccio che comporta l’aggiunta di notevole peso e di complessità meccaniche (vedi anche il solo riparare una ruota). Nel tuo caso non potresti usare la tua bici e dovresti rivolgerti a una bici da touring adatta. L’introduzione del bikepacking ha permesso agli amanti della bici da corsa o della mtb d’avventurarsi in viaggi a lunga percorrenza in autonomia, cosa che prima era loro preclusa”.

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Bikepacking e bici da corsa


Mettiamo il caso che io voglia usare la mia vecchia bici da corsa per effettuare viaggi a lunga percorrenza, il bikepacking sarebbe una soluzione valida? Oppure dovrei fare come molti ciclisti spagnoli lungo il Camino di Santiago: predispongono un’auto ammiraglia che li segua e trasporti il loro equipaggiamento e attrezzatura? “Se vuoi viaggiare in autonomia, il bikepacking offre dei vantaggi. Primo, pesano meno, circa un terzo rispetto ai sistemi classici. La bici è più leggera e veloce, infatti il bikepacking è la scelta di randonneurs e ultracyclist. Secondo, la distribuzione dei pesi è migliore e offre un maggior feeling di guida. Terzo, le borse sono installate direttamente a telaio e non servono utensili per smontarle”.
Pensando a ciò che dovrei portare con me, vorrei essere in grado di scegliere le borse giuste, senza strafare e acquistarne più del necessario. Esiste una regola da seguire?
“E’ un fatto estremamente personale. Ho visto persone attraversare continenti con solo una borsa da sottosella e altre percorrere 200km con un intero equipaggiamento da spedizione nel deserto”

Capienza delle borse


Nel bikepacking, la capacità totale delle borse necessarie per affrontare il proprio viaggio dipende da tre cose:
Alloggio: se si dormirà in hotel o in campeggio.
Comfort: da come ci si vuole sentire durante il viaggio. Se si preferisce sentirsi più puliti, cambiando tre magliette al giorno oppure si desidera viaggiare leggeri, accontentandoti di un cambio soltanto. In base a queste scelte il numero di capi da portare cambia drasticamente;
Condizioni: il meteo che si troverò lungo il percorso. Pioggia, neve, fango, deserto. Un equipaggiamento del genere può richiedere una borsa dedicata per trasportare mantelle, giacche, soprascarpe e tutto il necessario.

Equipaggiamento per un viaggio in bici. Che usiate borse tradizionali o bikepacking, dovete far stare dentro tutto. Fonte: bikepacking.it
Equipaggiamento per un viaggio in bici. Che usiate borse tradizionali o bikepacking, dovete far stare dentro tutto. Fonte: bikepacking.it

Equipaggiamento da bikepacking


Quindi il primo passo che dovrei fare è selezionare l’itinerario da percorrere, definire gli alloggi e studiare le condizioni meteo che si presenteranno. Dopo aver effettuato questa ricerca potrò stilare una lista dei materiali e dell’equipaggiamento che ritengo utile e in base a questa lista scegliere quali borse fanno al caso mio. In sostanza sono le borse che devono adattarsi all’equipaggiamento e non il contrario.

scaricate e stampate questo specchietto per rilevare le misure della vostra bici e verificare la compatibilità con le borse da bikepacking
scaricate e stampate questo specchietto per rilevare le misure della vostra bici e verificare la compatibilità con le borse da bikepacking

L’importante è verificare che il telaio sia idoneo al loro supporto, poiché comunque richiedono un minimo di spazio. Partiamo con il mio esempio: per installare la borsa sottosella dovrò misurare lo svettamento del reggisella e la luce effettiva tra la parte inferiore della sella e la ruota. Per la borsa a manubrio è importante conoscere la luce a disposizione (la mia piega da corsa misura 40cm e non è tra le più comode per una borsa da bikepacking). Per un’eventuale borsa a telaio dovrei misurare la luce tra tubo piantone e cannotto di sterzo. In base a queste misure vedere se esistono e quali sono le borse disponibili sul mercato e valutare se quelle borse rispondono alle capienze necessarie.

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Ritornando alla domanda iniziale, la scelta tra un’attrezzatura tradizionale con portapacchi e borse e il bikepacking è comunque una questione di gusti e scelte personali ma si può comunque rifare a dei criteri guida:
Tipologia di bici: il mio è un esempio lampante. Se la vostra bicicletta è adatta, potete installare i portapacchi posteriori o anteriori e le borse dedicate. Se invece non avete questa possibilità, il bikepacking vi permette di non rinunciare all’idea di partire;

Tipologia di viaggio: se volete viaggiare leggeri e veloci, perché siete dei randonneurs per esempio, il bikepacking offre notevoli vantaggi. Avere un portapacchi invece vi permette di caricare una quantità di attrezzatura maggiore, a discapito però della maneggevolezza della bici;

Numero di bici da usare: se come me possedete più bici (una corsa, una mtb e una pieghevole), potreste rivolgervi al bikepacking per contenere i costi. Acquistando una sola borsa potrete usarla per i lunghi tragitti in bici da corsa, per i trail in mtb e per il ciclismo urbano (Tori afferma che molti dei loro prodotti vengono acquistati da ciclisti urbani, senza l’esigenza di lunghi viaggi). Con i portapacchi e le borse la stessa cosa è possibile ma è più difficile. Inoltre, come abbiamo visto, non tutte le bici sono idonee;

Costo per litro: valutate l’investimento generale. Dividete la capacità generale di un sistema tradizionale con borse e portapacchi per il suo costo e troverete i “litri per euro”, ovvero il costo netto di ogni litri di volume a disposizione. Facciamo un esempio: un nuovo sistema di borse e portapacchi consente di raggiungere i 30 litri di capienza al costo di 100€. Dividendo 30 litri / 100€, abbiamo 0.3 l/€, ovvero ogni euro speso aggiungiamo 0,3litri di capacità alla nostra bicicletta. Provate a fare lo stesso con delle borse da bikepacking e confrontate i risultati. Poiché ciò che conta in realtà non è il costo totale dell’investimento bensì quanto spendete per aumentare il volume del vostro equipaggiamento;

Sensazione di guida: ci sono ciclisti che non riescono a immaginarsi senza borse e portapacchi anteriori e posteriori, mentre altri affermano che il bikepacking consente loro di viaggiare leggeri e veloci. Dipende dalla sensibilità di ognuno. Sia che utilizziate il metodo classico che un sistema senza portapacchi, provateli entrambi, magari in una lunga uscita vicino casa, e registrate le sensazioni vissute. Potete comunque passare da un sistema all’altro in base alle vostre esigenze, poiché la cosa più importante non è il costo, la capacità totale o gli obiettivi del viaggio, bensì è il feeling con uno o l’altro sistema. Durante un viaggio si dovrà stare in sella parecchie ore e bisognerà farlo nel modo più comodo e confortevole (soggettivamente parlando) possibile.

Bikepacking
che si tratti di viaggiare con portapacchi e borse o con un sistema bikepacking, l’importante è sentirsi a proprio agio.
che si tratti di viaggiare con portapacchi e borse o con un sistema bikepacking, l’importante è sentirsi a proprio agio.

Concludendo


Concludendo posso dire che per la mia situazione e la mia idea di viaggio, il bikepacking sembrerebbe la scelta adatta, ora non resta che provare e vedere come va. “Il bikepacking”, mi avverte Tori, “è una tendenza molto recente, che necessita ancora di essere esplorata e migliorata. Noi lo riteniamo il segmento dalle prospettive più entusiasmanti nell’ambito del cicloturismo”.

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Commenti

  1. Paolo ha detto:

    Ciao Stefano,

    La 13L vendi a me?

    Ciao!
    Paolo

  2. Stefano ha detto:

    Ho acquistato da poco una borsa sotto sella Miss Grape 13l per valutarne l’efficacia sia su bdc che mtb. abituato com’ero allo zaino. Ottima soluzione direi. La prossima sarà la 20l.

  3. GIANLUCA De Luca ha detto:

    Personalmente trovo nel bikepacking un limite insormontabile, quello che non consente di fare il fuorisella, che per il tipo di viaggi che faccio è spesso indispensabile. La scomodità di aggancio e sgancio e di accesso alle cose del bagaglio me lo fanno odiare ulteriormente, ma indubbiamente potrebbe avere le sue applicazioni. Non volendo spendere soldi in un sistema che non ritengo versatile preferisco sempre il portapacchi, le borse laterali e a volte, per il viaggio di pochi giorni, la borsa centrale unica da 9lt, ma sempre su portapacchi (topeak con slitta, la più comoda)

  4. Alessandro pantani ha detto:

    Non è vero che il bikepacking è adatto solo a viaggi brevi: personalmente ci ho fatto percorsi lunghi fino a tredici giorni in totale autonomia (con rifornimenti di cibo ogni 2-3gg) in luoghi che nemmeno con la migliore tecnica di guida del mondo e una valanga di incoscienza avrei potuto raggiungere in assetto cicloturistico classico.
    Dipende dalle proprie necessità, includendo tra queste anche il fatto che per alcuni (me, ad esempio) la possibilità di divertirsi nella guida è inscindibile dalla voglia stessa di andare in bici.
    Anche i prezzi sono da considerare in questa ottica: per me la possibilità di vivere appieno la montagna in sella alla mia bici, vale ampiamente i 2-300€ che un set di borse specifiche può costare (fermo restando che per alcune cose ci si può arrangiare benissimo da soli -ad es. per sistemare sacco a pelo ed eventuale materassino, o amaca nel mio caso, bastano un paio di cinghie robuste, per i viaggi meno lunghi come frame-bag può bastare un classico triangolo stile ’90 di quelli un po’ più ampi…). Ad ogni modo segnalo che Ktm produce una seat-bag molto da 17l -mi pare- al prezzo di 25€. Se la fanno ancora…

  5. Marco ha detto:

    Esiste un portapacchi per la bici da corsa spettacolare di una ditta canadese. Non porta tantissimi kg ma io lo uso per tornare dal lavoro con una ortlieb su un lato. Si chiama
    Axiom Streamliner DLX . Per adesso va molto bene.

    1. Andrea B. ha detto:

      @Marco Il portapacchi Axiom streamliner lo avevo visto anch’io . Ti chiedo se sei riuscito ad acquistarlo in Europa .

      1. Marco Lambrugo ha detto:

        Si ebay da uk.

  6. Daniele ha detto:

    Ciao a tutti il bikepacking per essere “efficace” a mio avviso comporta l’acquisto di prodotti leggeri e che occupano pochissimo spazio esempio su tutti tenda ultra leggera o bivy bag con eventuale tarp e sacco a pelo con materassino iper comprimibili. Oggi anche Decathlon ha una linea di prodotti super light quindi magari i costi si contengono ma sinceramente non l’ho mai provati. Su i siti ferrino camp o alpkit (che produce anche borse da bikepacking) si trova di tutto anche a prezzi abbordabili.
    Vorrei mettere in evidenza due validissimi produttori italiani di borse da Bikepacking: Rusjan e Miss Grape.
    Per ne cmq è la soluzione ideale.

  7. Nicola ha detto:

    Il bikepacking è un’ottima trovata per gite brevi, da fine settimana o poco più a mio parere…poi i tizi in foto hanno tutti lo zaino in spalla…

  8. Francesco ha detto:

    Bdc e bikepacking …una bomba!

  9. Francesco ha detto:

    Bikepacking o portapacchi e borse? Io personalmente uso entrambi i sistemi e scelgo a seconda del viaggio, della stagione e del (minimo) bagaglio da portare. Naturalmente viaggiare leggeri è la soluzione più gradevole ma non sempre è possibile.
    Aggiungo che spesso viaggio con un terzo sistema, che prende il meglio dei due in questione, ovvero la rack bag, un’unica borsa da 10/12 litri da agganciare alla parte superiore del portapacchi. Stabile e leggera.
    ciao

  10. Francesco ha detto:

    Mi permetto di fare un paio di commenti:
    l’opzione bikepacking è una scelta naturalmente legittima ma non giustificata dalla mancanza di portapacchi per bici senza fori di fissaggio. Io ho attraversato l’Olanda e la Foresta Nera con una BMC in carbonio con un portapacchi Tubus che poggiava sul mozzo della ruota posteriore grazie all’uso di uno sgancio rapido più lungo.
    Ti sconsiglio di fare il Camino classico con una bici da corsa. Il percorso è per lunga parte su sterrato, spesso piuttosto impegnativo.

    1. Omar Gatti Omar Gatti ha detto:

      Ciao Francesco,
      per motivi di tempo ho “ripiegato” sul giro pedalato della Sardegna: https://www.bikeitalia.it/occidentale-sarda-in-bicicletta/

      Buone pedalate!

      Omar

      1. carmen ha detto:

        Salve Omar, a breve andremo nella Sardegna occidentale anche noi, vorrei contattarti x sapere qualcosa in più, tipo pendenze, se ci sono strade sterrate, xche’ abbiamo bici da corsa e non mtb…

        1. carmen ha detto:

          Se hai una mail potresti darmela, così ti scrivo in privato? Purtroppo non riesco a trovare siti o libri su percorsi da fare in bici…..così vorrei chiedere a te…
          Grazie.

          1. Omar Gatti Omar Gatti ha detto:

            Ciao Carmen,
            scrivi pure a [email protected]!

            Buone pedalate!

            Omar

  11. Massimo ha detto:

    Anch’io ho una bici da corsa degli anni ’80 e con un po’ di fantasia – e con l’aiuto del mio negoziante “di fiducia” – ci siamo inventati un modo efficace per fissare un portapacchi sul retro. Sono belle anche queste soluzioni per il bikepacking, ma a giudicare da quello che ho visto fino ad ora la soluzione e’ ancora troppo costosa. Ma magari con lo sviluppo di questo mercato la concorrenza aiuterà.

    1. Massimo ha detto:

      Ho fatto una mini-ricerca che mi consente di sostanziare meglio quanto scrivevo qualche giorno fa. Una sacca da sotto-sella prodotta da Apidura, azienda citata nell’articolo, costa al cambio Sterlina-Euro 120€, Nella sua versione più capiente, offre un volume di carico di 17.5 litri., poco meno di 7 € al litro. Allo stesso prezzo si può acquistare una coppia di borse stagne Ortlieb, prendiamo per esempio le backroller classic, per un totale di 80 litri di carico. Aggiungendo una ventina di euro per un portapacchi in alluminio, fanno 1.75 € al litro. A meno che i prezzi delle soluzioni per bikepacking non verranno limati, resteranno un prodotto di (super)nicchia.

  12. mirko ha detto:

    per il mio primo viaggio in bici mi sono fatto prestare un carrello portabagagli, non necessita di nessun intervento sulla bici ma e’ un po’ troppo ingombrante specie se ogni tanto si sale su un treno.per il secondo sicuramente comprero’ una bici da cicloturismo con portapacchi borse e copertoncini da 32 o piu.

  13. Omar Omar ha detto:

    Ciao Ruggiero, grazie per il feedback. Penso che parleremo della soluzione che hai descritto nel prossimo futuro!

    Omar

  14. ruggiero ha detto:

    Se la bici non ha fori per il portapacchi, si può semplicemente applicare alla forcella posteriore, dei fissatubi metallici da elettricista. La parte che si fissa al muro hanno fori filettati utili per il fissaggio del portapacchi. Collaudato dal sottoscritto su strada che fuoristrada.

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