Aprire un negozio di bici: il business plan

Il Business plan deve essere l’alfa, cioè il punto di partenza, di qualunque imprenditore che decida di aprire un negozio di bici. Infatti è la bussola che permette di controllare l’effettiva validità della propria idea, di valutare le spese e di pianificare con cognizione di causa gli investimenti e ipotizzare i rientri economici. Vediamo insieme come stilarlo.

Indice
Il business plan per aprire un negozio di bici
Executive summary
Analisi del mercato e della concorrenza
Descrizione della location
Calcolo dell’investimento
Strategie da adottare
Rientri dall’investimento e proiezioni
Concludendo

Il business plan per aprire un negozio di biciclette

entra nel mio negozio di bici

Il Business plan (di seguito BP) di un negozio di bici è uno strumento fondamentale per analizzare in dettaglio la propria volontà imprenditoriale. Permette di schiarirsi le idee, valutare attentamente i rischi, pianificare gli investimenti, calcolare le spese e offre una traccia da seguire. Consiglio vivamente a tutte le persone intenzionate ad avviare un negozio di bici di redigederne uno, poiché partire alla cieca non è vantaggioso, soprattutto quando si rischiano i propri soldi e il proprio lavoro. Inoltre è necessario averne uno se si vuole accedere al credito e trovare finanziatori (che siano banche o privati), che raramente investono soldi “sulla fiducia”.

Aprire un negozio di bici significa scrivere un business plan che deve contenere informazioni importanti come:
• Descrizione dell’attività, di ciò che si vuole fare e come;
• Descrizione dell’assetto societario, dei soci e della forma giuridica;
• Analisi del mercato e della clientela;
• Comparativa con l’offerta già presente e con eventuali competitors;
• Descrizione della location e dell’allestimento;
• Calcolo dell’investimento iniziale per l’allestimento del negozio;
• Calcolo dell’investimento per l’acquisizione dei prodotti;
• Strategie di marketing da attuare;
• Strategia di vendita da attuare;
• Calcolo dei tempi di rientro dell’investimento;
• Proiezione dell’attività sul lungo periodo (minimo cinque anni), con calcolo delle entrate e dei costi da sostenere;

Messa così può sembrare un’attività da esperti in economia ma in realtà il BP è il mezzo più utile per capire se le proprie idee hanno reale solidità e possono trasformarsi in realtà. La stesura del BP infatti richiede un lavoro di analisi approfondita, come se si stesse già realmente investendo e lavorando nel proprio negozio. Permette di valutare la realtà e definire le proprie strategie da seguire, analizzare i propri punti deboli e quelli di forza e agire di conseguenza. Infine consente di avere un “roadbook” della propria attività, da seguire per evitare d’improvvisare, poiché improvvisazione e imprenditoria sono due parole che raramente vanno a braccetto.
In sostanza dovrete partire dal vostro negozio finito e tornare indietro a scalare, per definire ogni passo da compiere per arrivare al giorno dell’apertura.
Vediamo ora nel dettaglio i vari segmenti del BP per un negozio di bici.

Executive summary

La parte iniziale del BP deve essere dedicata alla descrizione di cosa si vuole fare e in che modo, definendo obiettivi e strategie che verranno poi analizzate nei segmenti successivi. Possiamo descriverla come la “carta d’identità” del negozio che avete in mente di aprire. E’ un segmento cruciale, poiché è quello che verrà letto per primo dagli ipotetici finanziatori e per questo deve essere chiaro e soprattutto trasmettere le vostre idee. Inoltre vi permette di definire in modo scientifico ciò che volete fare, aiutandovi a creare le strategie per ottenere i risultati. All’interno dell’executive summary indicate quali sono gli “attori”, ovvero i protagonisti dell’attività: voi stessi, i vostri soci e la forma giuridica che volete dare alla società. Descrivete la vostra attività, indicando i marchi di cui volete diventare rivenditori, il target a cui vi rivolgete e perché avete fatto queste scelte.

Analisi del mercato e della concorrenza

Ripeto: la vostra attività come negozianti di bici deve essere la risposta a un’esigenza (fosse anche latente) nella comunità, altrimenti rischiereste d’investire soldi in una cattedrale nel deserto. Descrivete minuziosamente la realtà ciclistica della zona in cui volete aprire il negozio. Cercate online dati che indicano il traffico in termini di bici, le vendite effettuate, le percorrenze, gli iscritti alle squadre amatoriali. Dopodiché descrivete il mercato delle bici in generale, quali sono i trend e come si evolveranno le vendite nel futuro. Questa parte è importante per rendere appetibile l’investimento da parte di finanziatori esterni, poiché nessuno vorrebbe investire denaro in qualcosa che non ha storia né futuro.

Dopodiché descrivete la concorrenza: che negozi esistono nel raggio di 15 km? Di che tipo? Che marchi trattano? Quali sono i fatturati? Quali sono i punti di forza e quelli di debolezza? Se per caso non esistono negozi nel raggio di 15km, chiedetevi con sincerità perché nessuno ha ancora investito in questa attività. Sarebbe redditizia? Perché? Analizzare la concorrenza non è spionaggio industriale bensì serve a capire la realtà della vostra zona, per essere consci di cosa si dovrà fare per emergere in mezzo al resto dei competitors.

Descrizione della location

Dopo aver descritto (e deciso) quello che volete fare, ora potete definire quale spazio vi serve per realizzarlo. Descrivete minuziosamente la location in cui volete allestire l’attività: quanti metri quadri, quante vetrine, che tipo di arredamento e di finiture (parquet, muri, ecc..). Definite lo spazio da dedicare all’officina, all’esposizione dei prodotti, al magazzino. Magari allegate una piantina che descriva sommariamente la disposizione. In sostanza dovete chiudere gli occhi e immaginare già il vostro negozio, come se lo fosse già aperto, e pensare a come volete arredarlo, che impressione volete dare al cliente quando entra, quante bici volete esporre, cosa volete mettere in risalto. Date uno spazio a ciascuna attività che volete creare e cercate di combinarle in modo armonico. Questo passaggio è altrettanto importante, poiché consente di ridimensionare le idee, capendo lo spazio necessario per ogni attività che avete in mente. Magari capirete che l’officina immaginata è troppo risicata, che lo spazio che avevate in testa è troppo poco per il numero di bici che vorreste esporre, che vi servirà un magazzino capiente, che avete bisogno di vetrine su quattro lati e così via.

Calcolo dell’investimento

Un negozio di bici con impronta business

Ora è tempo di fare i calcoli. Una volta definiti gli obiettivi e lo spazio necessario, potete prevedere con certezza di che materiali e prodotti avete bisogno. Fate una lista di tutto ciò che vi serve per allestire il vostro negozio: banchi da lavoro, attrezzi, supporti per bici, vernice per le pareti, protezione per i pavimenti, cartelloni, insegne, sito internet, tavolini, vetrine, corsi di formazione per il personale. Mettete in ordine il tutto e chiedete dei preventivi alle aziende, in modo da sapere quale sia il costo budgettario di ciascun componente. Sommate i vari prezzi e moltiplicateli per 1,2 (un margine di sicurezza) e avrete il valore economico da sostenere per allestire il negozio. Dopodiché valutate i marchi che volete trattare, contattateli e controllate quale sia il costo di acquisto dei prodotti da rivendere. Aggiungete questa cifra a quella di prima e così avrete il quadro completo del costo d’avviamento del vostro negozio.

Ora non dovete fare altro che valutare che parte di questa cifra potete sostenere con i vostri risparmi e quale invece deve essere supportata da dei finanziatori esterni. Anche questo è un segmento importante, perché consente di dare un valore alle idee e quindi di scartare ipotesi che sembrano molto belle quando le avete in testa ma che si rivelano troppo onerose. Se poi non volete affidarvi a finanziatori ma sostenere il costo con i vostri risparmi, questo segmento via aiuterà a capire dove “limare” per rientrare nei budget a disposizione.

Strategie da adottare

Descrivete quali strategie finanziarie e di marketing volete attuare per aumentare la visibilità del vostro negozio: scontistica, sito internet, media marketing, investimento in pubblicità, sponsorizzazione di squadre corsa, promozioni e convenzioni. Date un voce di costo a ciascuna di queste attività. Definite poi che strategia di vendita volete attuare: desiderate acquistare poche bici per volta o riempirvi il magazzino? Che livello di bici volete trattare (top di gamma, media gamma, bici a basso prezzo)? Quali sono i metodi che volete usare per aumentare le vendite dei prodotti (promozioni, visibilità, pubblicità, passaparola)? Anche qui date un valore economico a ogni voce. Questo segmento serve per definire la traccia di ciò che vorrete fare e in che modo. Sarà la vostra bussola a livello imprenditoriale, che vi aiuterà a percorrere il sentiero più veloce verso gli obiettivi che vi siete posti. Ovviamente obiettivi e strategie devono andare d’accordo: se il vostro obiettivo è diventare un riferimento per i ciclisti che fanno gare, non potete riempirvi il negozio di city bike.

Rientri dall’investimento e proiezioni

Arriva la parte “cattiva”, cioè quella che vi dirà se il negozio di bici come l’avete ideato sia sostenibile oppure no. Per prima cosa prendete il valore di spesa iniziale per l’allestimento del negozio e fate delle proiezioni: provate a spalmarlo in uno anno, in due anni, in tre, in quattro e in cinque. Queste proiezioni vi consentono di capire quanti soldi dovrete incassare per rientrare dalla spesa iniziale nei tempi che più desiderate. Fate poi un calcolo realistico delle spese da sostenere nello stesso numero di anni in cui volete rientrare dall’investimento. Includete tutto: affitto, bollette, ricambi, commercialista, pubblicità, tassazione, assicurazioni. Dividete il valore economico totale per il numero di anni preventivato e saprete quanto dovrete guadagnare per essere “pari” con l’investimento.

Tutto quello che guadagnerete oltre quella cifra saranno entrate per voi, ma se non raggiungerete quel valore, sarete in perdita. Questo vi permette di capire quante bici dovrete vendere, quanti accessori, quante riparazioni effettuare per sostenere le spese e iniziare a portare in attivo il bilancio e in questo modo capire se l’investimento è sostenibile per voi e soprattutto è realizzabile. Pensare di rientrare di 150.000€ d’investimento in un anno non potrebbe essere molto credibile. Grazie a questo calcolo saprete davvero se l’attività del vostro negozio ha delle chance e vi permetterà di dare da mangiare a voi e alla famiglia. Ovviamente tutto è molto flessibile e si può adattare alle varie esigenze, però si tratta di un punto cruciale, poiché vi fa capire davvero cosa vi aspetta, per evitare delusioni e ulteriori investimenti per “rattoppare” buchi imprevisti.

Chi ce l’ha fatta

 

Volete avere alcune idee o spunti da parte di persone “normali” che sono riuscite ad avviare il proprio negozio di bici? Allora potete leggere le interviste ai nostri corsisti Masterclass che sono riusciti, dopo aver partecipato al nostro corso, ad avviare una propria attività. Nello specifico potete leggere la storia di:
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Il business plan per aprire un negozio di bici: concludendo

Può sembrare poco romantico ma il Business plan è lo strumento che trasforma le idee e i sogni in progetti sostenibili e realizzabili. E’ così utile che l’avviamento di un’attività senza prima averne stilato uno può essere considerato un “suicido” finanziario. Se il vostro sogno è quello di aprire unnegozio di bici, invece di correre a cercare la location, prendetevi del tempo per realizzare un Business plan. Vi sembrerà una perdita di tempo ma in realtà, appena avrete messo il nome del vostro negozio sull’intestazione del Business plan, sappiate che avrà già iniziato a esistere.

Se volete aprire un vostro negozio di bici, noi di Bikeitalia abbiamo creato il corso Masterclass in meccanica ciclistica: si tratta di 7 giorni di lezione di cui 6 sulla meccanica e 1 specifico sul business. Dal 2015 abbiamo realizzato 20 corsi Masterclass e il 33% dei partecipanti ha avviato una sua attività entro i 6 mesi da corso. Scopri di più guardando il video:

Articolo aggiornato ad Agosto 2019

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