Viaggiare

Imballare la bici per il treno


Uno dei metodi più comodi e rapidi per raggiungere le principali città italiane e da qui far partire il proprio viaggio in bici è utilizzare il treno, siano essi interregionali, Intercity o alta velocità. Vediamo cosa dice il regolamento riguardo al trasporto delle biciclette, le norme da seguire e un metodo per imballare la propria bici in modo sicuro per non incorrere in spiacevoli sorprese.

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Bici e treno: un’accoppiata possibile?

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Si può trasportare la bici sui treni con tratte oltre la propria regione? La risposta è sì ma seguendo certe condizioni. Eccole nel dettaglio:

  • La bici deve essere smontata e riposta in un’apposita sacca;
  • Le dimensioni non devono superare i 110cm di lunghezza, i 70cm di altezza e i 40cm di profondità;
  • La bici andrà riposta nei vani portabagagli disposti in testa e in coda alla carrozza;
  • Le bici pieghevoli non devono essere insaccate, basta solo che siano piegate;
  • Una bici insaccata e riposta nel vano bagagli è considerata essa stessa un bagaglio e non richiede il pagamento di alcun supplemento.

Ora, per averlo testato di persona, possiamo dire che il primo punto, quello della bici smontata è inappuntabile: una bici intera non entrerebbe sulla carrozza e darebbe troppo fastidio, per cui è necessario smontarla nel modo che v’indicheremo.

Anche le dimensioni vanno rispettate, perché altrimenti non è possibile inserirle nello spazio a disposizione, per cui si deve fare attenzione durante lo smontaggio. Per quello che riguarda la sacca, invece, siamo nel classico limbo all’italiana, dove si emette una regola ma nello stesso momento si trovano mille varianti. Noi infatti non abbiamo usato la sacca (poiché il nostro era un tour da Bologna a Firenze e non avevamo modo di portarla con noi), per cui ci siamo arrangiati con pellicola termoretrattile per imballaggio all’andata e con 7 pellicole (per tre biciclette) da cucina al ritorno. Qui entra in gioco la fortuna, poiché dipende dal capotreno. All’andata il capotreno del Frecciarossa Mi-Bo ci ha addirittura fatto i complimenti, dicendo che avevamo impellicolato molto bene e che non era così comune vedere un lavoro del genere. Anche il responsabile della sicurezza alla stazione di Bologna ha voluto addirittura fare una foto con noi. Sul treno Fi-Mi invece, poco dopo Bologna, siamo stati chiamati dal capotreno, che ci ha spiegato che “per questa volta passi”, ma che avremmo dovuto attenerci al regolamento che diceva “sacca da trasporto” ed eravamo punibili con discesa dal treno e multa di 260 €. Comunque, chiamando il call center Trenitalia, mi è stato confermato che la soluzione con la pellicola è idonea e accettata, l’importante è non superare i limiti dimensionali per evitare di intralciare il passaggio. In quel caso la multa e la discesa dal treno non viene risparmiata, poiché si mette a repentaglio la sicurezza dei viaggiatori, bloccando di fatto l’uscita.

Imballare la bici per il Frecciarossa: tempistiche, difficoltà e attrezzatura

Per smontare, fissare e imballare la bicicletta abbiamo impiegato 40 minuti nella tranquillità di un garage e la stessa identica quantità di tempo in un angolo della Stazione Santa Maria Novella, per cui il tempo di imballaggio può variare dai 30 minuti all’ora, sulla base di quello che dovrete smontare e della vostra manualità.
Il livello di difficoltà non è elevato, è un po’ come risolvere un puzzle.

L’attrezzatura necessaria è la seguente:


Multitool: per smontare i vari componenti;
• Fascette stringitubi: per legare tra loro i vari componenti;
• Imballante termoretrattile: per impellicolare la bicicletta. In alternativa va benone la pellicola da cucina, facendo attenzione a non tirare troppo perché tende a rompersi più facilmente;
Metro sfilabile: per controllare le dimensioni;
• Pezzi di cartone o di plastica: da usare eventualmente come spessore per non far poggiare tra loro i componenti. In alternativa si possono usare anche pezzi di vecchie camere d’aria non più riparabili;

L’imballaggio della bicicletta per il trasporto con Trenitalia

Gli step per smontare e fissare la bicicletta in modo da creare un blocco da 110x70x40cm è il seguente:

  • Con il multitool rimuovere le viti sulla testa dell’attacco manubrio, smontare il manubrio, metterlo in verticale e fissarlo alla forcella con le fascette. Non dimenticatevi di rimontare la piastra di fissaggio, per evitare di perdere le viti;
  • Misurate ora la lunghezza che parte dal deragliatore posteriore fino al forcellino della forcella. Se la misura eccede i 110cm (succede con biciclette di grande taglia o con angolo di sterzo molto aperti, come le mtb da discesa), allora dovrete smontare la forcella e fissarla all’obliquo con le fascette;
  • Con il multitool (agendo sul retro) svitate completamente i pedali e rimontateli al contrario, ovvero verso l’interno. In questo modo guadagnerete spazio in larghezza e il pedale destro proteggerà la corona più grande dai colpi;
  • Aprire la fascetta ed estrarre il reggisella;
  • Girare la bici sottosopra, allentare gli sganci rapidi e rimuovere le ruote. Non è necessario estrarre l’aria dalle camere. Fissate le due ruote al telaio, facendo passare le fascette tra i raggi. Se le ruote sono di grande dimensione (come le 29” per mtb), sovrapponetele tra loro, in modo da non eccedere oltre la luce del telaio, per non sforare i 110cm. Quando fissate le ruote, fate sporgere la parte inferiore delle stesse oltre l’ingombro in altezza del deragliatore in modo che, poggiando la bici imballata a terra, il copertone proteggerà il deragliatore e non avrete bisogno di smontarlo;
  • Fissate il reggisella all’obliquo, cercando d’inserire la sella nel triangolo libero, sempre per non eccedere nelle dimensioni.
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Il risultato finale deve essere una cosa del genere:

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Prendete poi l’imballante, fate un nodo all’interno dell’attacco manubrio e cominciate imballare l’intera bici, tenendo bene la plastica in modo che aderisca e crei un guscio robusto protettivo. E’ un’operazione non semplice ma nemmeno difficile, con un po’ di fatica si riesce a fare anche da soli;
Quando l’imballo è sufficiente, strappate la pellicola. In caso potete fissare il punto con dello scotch da imballaggio;
Con le mani, o con un taglierino, praticate un’asola nell’imballo, in modo da creare una maniglia per poter sollevare la bici con comodità;

Concludendo


Una volta imballata la bicicletta potrete posizionarla nei vani appositi delle carrozze e raggiungere la vostra destinazione, dove, volenti o nolenti, dovrete trovare un angolo appartato in cui sballare il tutto e rimontare per partire verso il vostro ciclo-viaggio.

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Commenti

  1. Avatar Dori ha detto:

    è vergognoso che sia fracciarossa sia Italo non istituiscano un posto per le bici montate fate pagare noi cicloturisti siamo contenti di avere un servizio e siamo contenti di pagarlo.
    io e mio marito abbiamo fatto tutta la Calabria in bici e giunti a Reggio Calabria se avessimo trovato un treno
    diretto a Torino avremmo pagato anche un supplemento per le bici invece di dover prendere vari treni regionali.
    Dori

  2. Avatar Sergio ha detto:

    Va ricordato comunque che tutti i Treni Regionali disimpegnano il servizio di trasporto bici al seguito al costo di 3.50 Euro al giorno. La bici va collocata nello spazio apposito solitamente posto nella semipilota. I convogli piu’ moderni sono provvisti di rastrelliera con punti di ricarica batterie.
    Sui treni Intercity la III carrozza e’ attrezzata per il trasporto al costo di 3.50 Euro a corsa, va pero’ prenotato il servizio.

  3. Avatar alessio ha detto:

    Se devo smontare una mtb o una bdc di fascia alta in quel modo per metterla sul treno allora cambio programma. La noleggio sul posto. Inoltre pure l’imballaggio ha un costo. Poi in quella disposizione ci sono tante parti delicate che si possono danneggiare e quantomento graffiare. Non so a chi possa far piacere un bel graffio su un telaio da 1.000 euro o più, oppure su una FOX. Farei una cosa del genere forse solo su una bici da 200 euro.

  4. Avatar Roby ha detto:

    Ma non sarebbe più semplice adottare una carrozza x trasporto bici!! Come già in altre Nazioni fanno!!!!!

  5. Avatar Andrea ha detto:

    Si ma smontare e montare è un agonia, lo fai una volta e non lo rifai più. E se la bici è elettrica è ancora peggio, bisogna issarla di peso di qua e di là, per non parlare se si viaggia con bambini con le loro bici. Sarebbe più giusto pressare Trenitalia per fare per esempio almeno come fa Eurostar, che gliela devi portare smontata e impacchettata ma almeno poi tu viaggi leggero (anni fa si poteva anche lasciare intera pagando un poco di più, anche loro stanno tornando indietro…). L’ideale sarebbe poi , almeno sugli intercity, avere un vecchio vagone merci tipo San Candido-Lienz, dove le bici vengono caricate a centinaia intere, il tutto in 5 minuti da un paio di addetti, ma sembra fantascienza in Italia

    1. Avatar Manuel Massimo ha detto:

      Su alcuni Intercity, prenotando i posti (che sono limitati), si possono portare anche le bici intere: https://www.bikeitalia.it/2020/11/03/treni-intercity-finalmente-6-posti-per-il-trasporto-delle-bici-montate/. Sull’Alta Velocità al momento occorre ancora smontarle e riporle in una sacca che non superi le dimensioni massime consentite, ma l’Europa sta andando nella direzione di dotare ogni treno di posti bici quindi a tendere anche in Italia prossimamente recepiremo questa novità e ne daremo conto su Bikeitalia.it

      Manuel Massimo – Direttore responsabile di Bikeitalia.it

  6. Avatar maurizio ha detto:

    Dalla mia esperienza di viaggio non e’ possibile il trasporto della bici sui treni freccia rossa e Italo perche’ sprovvisti di qualsiasi spazio bagagli , anche smontandola , chiedendo informazioni al controllore la risposta e’ stata che la bici smontata dovrebbe essere essere posta negli spazi bagagli al di sopra dei passeggeri e credo proprio che dimensioni ruote telaio proprio non lo consentano .
    Oltretutto mi e’ capitato vedere volar giu’ borsoni e valige rischiando di cadere in testa a qualche passeggero pensa se posizioni una bici che pericolo crei, e’ incredibile che trenitalia non abbia ancora risolto il problema.

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