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In bici in Provenza: tre itinerari per tutti

In bici in Provenza: tre itinerari per tutti
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La Francia è un piccolo paradiso per chi ama viaggiare in bicicletta. Il cicloturismo è praticato da molti e si è sviluppato in modo massivo ormai da tantissimi anni, arrivando a contare su una rete capillare di percorsi attrezzati e dedicati alle due ruote.

Oggi pedaliamo in Provenza. Proviamo ad essere di ispirazione per un viaggio in questa stupenda regione del sud che offre paesaggi meravigliosi, clima mite e percorsi adatti a tutte le tipologie di gambe e gradi di allenamento. È un territorio ricco di storia, arte e natura. Anche la cucina è un vero piacere da queste parti.

In bici in Provenza crediti HOCQUEL A - VPA
In bici tra la lavanda, crediti HOCQUEL A – VPA

Non ci avventureremo nella scalata del Mont Ventoux, il Gigante della Provenza protagonista di epiche sfide al Tour de France; lo terremo a debita distanza ma sempre a vista con la sua “sagoma bianca e pelata” che svetta dalle colline immerse nel verde della macchia mediterranea. Percorreremo invece tre stupendi itinerari alla portata di tutti: i vigneti della Côtes du Rhone, la strada della Lavanda e i villaggi provenzali del Luberon.

Volete leggere qualcosa prima di partire o mettere un libro nello zaino per il viaggio? L’uomo che piantava gli alberi, un racconto dello scrittore francese Jean Giono che vi calerà pian piano nell’atmosfera della Provenza.

In bici tra i vigneti delle Côtes du Rhône

Percorso ricco di storia e cultura lungo le due sponde del basso corso del Rodano (Rhône), attraverso i vigneti che producono i pregiati vini rossi della Côtes du Rhône.
Sventoliamo “la bandierina del via” nel cuore di Avignone, sulla piazza del magnifico Palazzo dei Papi, uno dei più importanti edifici medievali di tutta Europa, residenza Papale dal 1309 al 1377. Dal 1840 è monumento storico di Francia e dal 1995 patrimonio mondiale dell’umanità.

In bici in Provenza il ponte di Avignone
il ponte di Avignone

Si esce da Avignone in direzione nord sulla D907, percorrendo la ciclabile a lato carreggiata fino al paese di Sorgue. Qui si lascia la strada dipartimentale e si vira a sinistra iniziando un lungo tratto su strade minori pressoché prive di traffico. Si chiamano Chemin (des Pompes, de la Lionne, des Plagnes, du Clos). Sono stradine di campagna immerse completamente nei vigneti che ci conducono nel centro di Châteauneuf-du-Pape (km 18), residenza estiva dei papi di Avignone. Vale la pena fare una sosta per visitare il Musée du Vin Brotte, museo che ripercorre con un percorso concepito come viaggio interattivo, la storia delle denominazioni di origine controllata della Valle del Rodano, così come ad esempio il cru Châteauneuf-du-Pape.

Châteauneuf du Pape Provenza crediti HOCQUEL A - VPA
Châteauneuf du Pape Provenza crediti HOCQUEL A – VPA

Si lascia Châteauneuf proseguendo sempre in riva sinistra sulla D17 fino al Pont de Roquemare. Oltrepassato il Rodano si lascia il dipartimento della Vaucluse e si entra nel Gard. Si attraversano i paesi di Roquemare (km 27) e Sauveterre (Km 31), per poi fare un lungo tratto nel verde verso sud in riva destra Rodano.

Arrivati al Pont du Royaume si passa il fiume per la seconda volta, attraversando la punta dell’Ile de Piot, compresa tra i due rami del Rodano. Da qui si possono scorgere i resti di Pont Saint Benezet, un ponte medievale a quattro archi con piccola cappella votiva.

In pochi minuti si fa ritorno nella piazza centrale di Avignone. È un itinerario facile (45 chilometri e soli 140 metri di dislivello senza salite) da pedalare senza fretta, facendo qualche sosta per visitare palazzi e musei o per gustarsi un bel calice di vino rosso della Côtes du Rhone.

A pedali tra i campi di lavanda

Partiamo da Sault, grazioso villaggio della Vaucluse situato sull’altopiano Plateau d’Albion.
Qui, ogni mercoledi dal 1500 circa, si svolge il mercato nella piazzetta e nei vicoli del centro storico. Veramente da non perdere per godersi colori e profumi della Provenza.

Obiettivo di giornata è pedalare sulla Route de la Lavande. Dirigiamo le nostre biciclette verso nord, scendendo dal centro storico per imboccare la parallela alla D942. Lasciamo la strada che sale al Mont Ventoux (la vetta bianca del “monte calvo” è lì in alto a sinistra sopra le nostre teste) e proseguiamo su stradine senza traffico in aperta campagna circondati da stupendi campi di lavanda in fiore. Dal mese di giugno ai primi giorni di luglio pedalare lungo questo anello significa rimanere abbagliati dai campi tinti del color viola.

Provenza crediti HOCQUEL A - VPA
In bici tra la lavanda, crediti HOCQUEL A – VPA

Passiamo davanti al Vallon des Lavandes. Qui è possibile fare una visita a vivaio e distilleria, imparare la differenza tra lavanda e lavandina, la storia e i tempi della coltivazione, nonché le tecniche del processo di distillazione e la sua sostenibilità. C’è anche un piccolo negozio che vende sapone e olio essenziale.

Dopo soli cinque chilometri si arriva al paese di Aurel. La piccola piazza sotto i platani con vista sui campi di lavanda invita ad oziare. Ci accontentiamo di qualche foto ricordo alla vallata e proseguiamo verso Montbrun-Les-Bains (km 12). Poche centinaia di abitanti, arroccato in cima ad una collina, è considerato uno dei più bei villaggi di Francia. Vale davvero la pena una sosta nella piazzetta centrale. La quiete di cui si gode è impagabile. Fin qui il percorso è molto facile, per lo più pianeggiante o in lieve discesa.

Provenza Montbrun-Les-Bains crediti OTBDP
Montbrun-Les-Bains crediti OTBDP

Lasciato il paese, prendiamo in direzione sud sulla D189 fino al centro di Ferrassieres (Km 20). Questo tratto lungo una pedalabile salita e ci porta nel centro del paese a raggiungere i 950 metri s.l.m., quota massima del nostro giro. Da qui in circa dieci chilometri senza difficoltà altimetriche si fa ritorno nel centro di Sault.

Itinerario di soli 30 chilometri e circa 480 metri di dislivello, con una salita facile senza pendenze impegnative. Tra i dipartimenti di Vaucluse e Drome, è un vero spettacolo per gli occhi e il naso. I colori e profumi dei campi di lavanda ci accompagnano per l’intero percorso.

I villaggi provenzali: la valle del Luberon

La Valle del Luberon è un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato. Questo itinerario merita di essere pedalato senza fretta, con i giusti tempi, assaporando con cura tutto quello che si incontra. Il Luberon ci svela la vera anima di questa terra attraverso i suoi numerosi e caratteristici borghi, senza ombra di dubbio tra i più belli di tutta la Provenza.

Partiamo da L’Isle sur la Sorgue, villaggio diviso in due dal fiume Morgue. Soprannominata la “Venezia della Provenza”, la vita cittadina ruota attorno alla piazza della chiesa, a Rue de la Republique e Rue Carnot, due strade pedonali ricche di musei, negozi e ristoranti.

In circa otto chilometri ondulati raggiungiamo il villaggio di Fontaine de Vaucluse. Qui si trova la più grande sorgente carsica di Francia. La sorgente solleva 700 milioni di tonnellate di acqua all’anno dal sottosuolo e lo spettacolo può essere visto nella grotta a pochi passi dal centro, dove nasce il torrente Sorgue. A Fontaine de Vaucluse soggiornò a lungo il poeta Petrarca, che sarebbe stato ispirato proprio dalla sorgente della Sorgue nella composizione della poesia Chiare, fresche et dolci acque dedicata a Laura.

Proseguiamo la nostra pedalata in direzione est sulla D100, che in lieve ma costante ascesa ci porta a conquistare il centro di Gordes (Km 20), un altro caratteristico villaggio provenzale, conosciuto come la capitale del Luberon. Stupenda è la vista che dall’alto del borgo si gode sulla campagna sottostante. Le stradine strette fiancheggiate da edifici in pietra creano un’atmosfera fiabesca. Animata di ristoranti, caffè e boutique, Gordes ha anche un ricco patrimonio artistico e culturale. Una sosta ad un Cafè o a un Bar à Vin del centro storico è obbligatoria.

Appena fuori Gordes merita una deviazione (circa 4,5 km) la vicina Abbazia di Notre-Dame de Senanque. Immersa in un pittoresco mare di campi di lavanda, l’abbazia risalente alla metà del XII secolo, è vitibale e tutt’ora abitata da monaci cistercensi.

Abbazia di Senanque, Provenza crediti HOCQUEL A - VPA
Abbazia di Senanque, Provenza crediti HOCQUEL A – VPA

Risaliamo in sella e subito inizia la discesa che ci porta in direzione sud verso la Badelle e Les Combans, superati i quali si attacca la breve salita verso il centro di Goult (Km 30). Il villaggio, restaurato nel corso degli anni, ha mantenuto intatti edifici in pietra e ocra attraversati da strette strade ad arco e passaggi a volta. I ruderi dei bastioni e l’antico mulino in cima al paese dominano l’intera vallata.

È giunta ormai l’ora di prendere la via del ritorno. Imbocchiamo la D900 verso ovest. Al Km 38 si passa davanti al Musée de la Lavande Luberon (Lavander Museum). Nel piccolo centro di Le Petit Palais svoltiamo a destra sulla Route de Robion, che attraverso una lunga trama di vigneti e ulivi ci riporta sui canali di L’Isle sur la Sorgue.

Questo itinerario che ha attraversato alcuni dei più bei villaggi provenzali, è lungo 50 chilometri con un dislivello di circa 500 metri. Appoggiamo la bicicletta e ci sediamo all’ombra di un gruppetto di platani lungo il canale. È l’ora del tramonto. Ordiniamo un bicchiere di pastis. Un ultimo sorso per assaporare ancora tutta la bellezza della Provenza che rimarrà ben impressa nei nostri occhi e nella nostra mente.