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In bici lungo il fiume Liri, dalla sorgente alla foce

In bici lungo il fiume Liri, dalla sorgente alla foce

In bici lungo il fiume Liri, dalla sorgente alla foce. Pedalare seguendo il corso di un fiume regala scorci panoramici e fa attraversare una varietà di paesaggi diversi tra loro: dalla montagna si passa alla collina e poi alla pianura, fino al mare. Inoltre il percorso dalla sorgente alla foce – al netto dei saliscendi, croce e delizia di ogni ciclista – è prevalentemente in discesa perché segue la via d’acqua verso il mare.

In bici lungo il fiume Liri - Cascata Isola del Liri
In bici lungo il fiume Liri dalla sorgente alla foce

In bici lungo il fiume Liri

Tra gli itinerari con queste caratteristiche c’è il percorso cicloturistico realizzato seguendo il corso del fiume Liri, in quell’area del Basso Lazio che parte dal confine con l’Abruzzo e si sviluppa compiutamente nella Ciociaria. Una vasta zona che ha il suo centro nevralgico a Isola del Liri, cittadina rinomata per la sua famosa cascata ma luogo con una storia che ha molto da dire anche dal punto di vista dell’archeologia industriale, che va oltre l’immagine da cartolina con cui la conosciamo.

Il progetto Liris

A metà ottobre 2022 con Bikeitalia ho avuto modo di testare per tre giorni in anteprima il percorso in questione ideato dai promotori del progetto Liris – un’Associazione Temporanea di Imprese tra l’Asd Ciclistica Isola del Liri / Leone Team e la Cooperativa Poiéo / Servizi per i Beni Culturali. Un viaggio in bici che è anche un itinerario narrativo alla scoperta della storia dei luoghi attraversati, della memoria degli eventi che hanno lasciato segni indelebili sulla morfologia e negli abitanti, nel corso dei secoli.

Isola del Liri

Isola del Liri è il centro in cui convergono una serie di percorsi ciclistici tematici: quello “dalla sorgente alla foce” del fiume Liris (riprendendo la dicitura latina) rappresenta la dorsale cicloturistica da cui poi sviluppare deviazioni e itinerari a margherita da fare in giornata, visite guidate comprese.

Il tour completo di 3 giorni, pedalando alla scoperta del territorio lungo il fiume, parte dall’Abruzzo e più precisamente da Capistrello: per arrivarci da Isola del Liri bisogna prendere il vecchio treno diesel che va verso Avezzano e che non è attrezzato per il trasporto bici, ma in vista di uno sviluppo cicloturistico della zona c’è già un’interlocuzione in corso con Ferrovie dello Stato che si spera dia presto dare buoni frutti.

Il Fiume e la ferrovia

Il trasferimento in treno verso la sorgente del fiume Liri mostra un paesaggio in cui è già esploso il foliage e lo scenario dal finestrino cambia dopo ogni galleria. Il mio giro – accompagnato da Davide Spalvieri, isolano doc – comprendeva anche una serie di visite culturali che fanno parte integrante del progetto Liris: non solo pedalate sul territorio ma anche incontri con esperti dei luoghi che spiegano la storia e il valore dell’acqua del fiume nel corso dei secoli.

Le opere di ingegneria idraulica

E così la prima tappa è stata presso l’Associazione “Amici dell’Emissario” dove abbiamo approfondito la storia delle opere idrauliche legate alla zona dove l’Imperatore Romano Claudio aveva realizzato i primi scavi per prosciugare il lago del Fucino: impresa che riuscì soltanto molti secoli dopo, nel 1878, ad opera del Principe Alessandro Torlonia. Oggi il canyon del Cupone è un luogo del cuore FAI ed è possibile visitarlo per scoprire come l’acqua ha modificato la morfologia e l’economia del territorio nel corso dei millenni.

Strade a basso traffico

La pedalata verso Sora – città che ha dato i natali al grande regista Vittorio De Sica – scorre via tutta in discesa e senza intoppi: l’ampia strada asfaltata a ridotto traffico automobilistico è una direttrice molto utilizzata dai ciclisti della zona anche per allenarsi e con pochi accorgimenti di carattere tecnico (attraversamenti agli incroci e segnaletica verticale/orizzontale) potrebbe essere trasformata in un collegamento ancora più a misura di bici. E chissà che grazie al progetto Liris le amministrazioni non decidano di investire in tal senso. Qui dopo una pausa in centro storico con una birra rinfrescante visitiamo l’Abbazia di San Domenico per poi fare ritorno a Isola del Liri.

La cascata monumentale dal centro di Isola del Liri, che rappresenta anche il cuore del progetto all’insegna del cicloturismo, è un luogo che – al di là dell’immagine da cartolina – racconta un passato industriale e un presente di recupero del territorio: qui le strutture ricettive sono ancora relativamente poche (io ho alloggiato all’Hotel Scala) ma l’interesse per sviluppare l’accoglienza c’è.

La cena del primo giorno è stata all’insegna dei sapori locali al Ristorante Scala alla Cascata: antipasto misto con affettati, formaggi e verdure del posto e un generoso piatto di sagne con fagioli.

I luoghi della storia

Il secondo giorno l’itinerario da Isola del Liri verso Cassino prevede circa 65 chilometri, ma il dislivello c’è e si fa sentire tutto: la prima tappa, tutta in salita, è a Civitavecchia d’Arpino dove la nostra guida ci sta già aspettando lungo le Mura Ciclopiche della città che diede i natali a Marco Tullio Cicerone e di cui più a valle nell’odierna Arpino – sede del Certamen Ciceronianum Arpinas – c’è una statua che lo ricorda.

La pedalata verso Santopadre è ancora all’insegna della salita: qui ci rifocilliamo e ci riposiamo per poi proseguire verso Roccasecca. Percorriamo la Ciclopista della Memoria e dopo un po’ di saliscendi ci attende un’ultima ascesa, quella a Rocca Janula, a metà strada tra Cassino e l’Abbazia di Montecassino, un luogo ricco di storia bombardato durante al Seconda Guerra Mondiale che poi è stato ristrutturato e oggi ospita numerose iniziative come I Corvi di Giano, che portano avanti rievocazioni storiche grazie all’impegno di volontari amanti delle tradizioni locali.

In serata l’arrivo all’Hotel Rocca è il momento per la presentazione ufficiale del progetto da parte dei promotori Domenico Bartolomucci (Ciclistica Isola Liri / Leone Team) e Ilenia Carnevale (Cooperativa Poiéo / Servizi per i Beni Culturali) anche all’assessore alla Cultura di Cassino Danilo Grossi che è rimasto favorevolmente colpito dalla qualità del progetto e dalle ricadute sul territorio anche in termini di promozione e di destagionalizzazione dell’offerta, grazie alla bicicletta come mezzo “fuori stagione” e “senza età” (anche grazie alla possibilità di utilizzare e-bike che accorciano le distanze e ampliano lo spettro dei potenziali fruitori degli itinerari ciclo-culturali di Liris Bike).

Lungo la Linea Gustav

Appena fuori Cassino il fiume Liri cambia nome e diventa Garigliano come ci ricorda anche Wikipedia: “Sulla linea di confine tra Lazio e Campania nei pressi di Sant’Apollinare e nel punto in cui riceve le acque del fiume Gari, a Giunture, vicino a Cassino, prende il nome di Garigliano”.

Il terzo e ultimo giorno è all’insegna della Memoria: dopo una breve pedalata di avvicinamento all’Historiale – il museo multimediale dedicato alla Seconda Guerra Mondiale e ideato/allestito da Carlo Rambaldi, famoso per gli effetti speciali di numerosi film e vincitore del Premio Oscar per E.T. – la visita ripercorre le vicende legate al conflitto che in questa zona attraversata dalla Linea Gustav del fronte di ritirata tedesco vide morte, distruzione e violenze. Le installazioni multimediali rendono questo luogo molto realistico e ricostruiscono le atmosfere del tempo.

La successiva visita al Cimitero del Commonwealth, dove riposano migliaia di soldati alleati che contribuirono alla Liberazione dal nazifascismo, è un momento molto toccante: la dedizione e la cura con cui questo luogo è stato realizzato per tramandare la Memoria è qualcosa di veramente straordinario e l’Abbazia di Montecassino sullo sfondo – distrutta e poi ricostruita – rappresenta un segnale di speranza e di pace anche per i tempi travagliati che l’umanità sta vivendo.

Cimitero del Commonwealth - Cassino
Cassino – Cimitero del Commonwealth

Le ultime pedalate verso Minturno, termine del viaggio di esplorazione del fiume Liri dalla sorgente alla foce, regalano altri scorci panoramici: il mare della Riviera di Ulisse accoglie le acque del fiume e lo sguardo dei ciclisti si perde nell’immensità dell’orizzonte.

In bici lungo il fiume Liri dalla sorgente alla foce: il mare

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