In bici nelle Terre del Custoza

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Vivere di un turismo rurale, e scoprire un angolo di territorio tra Il Lago di Garda e Verona, ricco di storia, cultura e natura.
Sono le “Terre del Custoza” dove nel 2014 si è conclusa la creazione di percorsi cicloturistici per scoprire questa parte di entroterra gardesano. Il progetto è stato possibile grazie al partenariato tra i comuni di Sommacampagna (capofila del progetto) Sona, Bussolengo, Valeggio sul Mincio e Villafranca di Verona, che hanno potuto usufruire di fondi europei del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 per realizzare una serie di percorsi cicloturistici su strade secondarie a bassa percorrenza, strade sterrate e dove possibile piste ciclabilie in sede propria. Ad oggi si contano 11 percorsi su strada, un percorso di MTB e un anello di circa 60/65 km alla scoperta dei cinque comuni, che si contraddistingue dagli altri percorsi per la segnaletica dedicata di colore rosso.

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Mappa

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Altimetria

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Traccia gps | Mappa kml

Il nostro punto di partenza è la piazza principale di Sommacampagna; il primo tratto da affrontare è una leggera salita che porta al Santuario di Madonna del Monte, dove sembra che nel 1220 Francesco d’Assisi sia venuto a far visita alla locale comunità dei Monaci Francescani. Sommacampagna invece ha una storia molto più antica: il suo nome in origine era Summa Campanea e le sue origini risalgono a prima dell’impero Romano. Il paese è situato sulle Colline Moreniche del Garda la cui formazione risale al periodo della Glaciazione.

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Proseguendo si affronta un’altra breve salita e ci si imbatte nel comune di Sona, anch’esso situato sulle pendici delle colline in posizione strategica, vicino alla via Gallica. Il paese e il territorio circostante si contraddistinguono per la presenza di numerose ville e corti storiche, la Pieve di Santa Giustina e la torre Scaligera, quest’ultima nella frazione di Palazzolo di Sona. Seguendo il percorso per Palazzolo va effettuato per circa 300 metri l’attraversamento della Statale Gardesana che collega Verona al lago.

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Si pedala quindi fino a Bussolengo, da cui si gode di una vista mozzafiato sulla Valpolicella, la Valle dell’Adige e il Monte Baldo. Il comune è inoltre attraversato dalla Ciclopista del Sole e dall’itinerario europeo Eurovelo 7 di cui fa parte. Anche Bussolengo ha una storia antica ed è possibile visitare alcuni siti storici come chiese e chiostri.

Dove dormire

Ripartiamo da Bussolengo alla scoperta del vero cuore di questo territorio, attraversando San Giorgio in Salici tra stradine sterrate e verdi colline punteggiate di vigneti da cui si ricavano vini pregiati come il Custoza Doc o il Bardolino, coltivazioni di Kiwi e pesche. Sono numerose sono le aziende agricole e le cantine aperte per una visita enogastronomica.

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Arrivati a Salionze si prosegue verso il fiume Mincio incrociando un’altra famosa pista ciclabile che collega Peschiera del Garda e Mantova. Pochi chilometri totalmente pianeggianti lungo il fiume conducono a Borghetto Sul Mincio, annoverato tra i Borghi Più Belli d’Italia e in cui vale la pena una sosta per scoprirne i suoi famosi mulini.

Borghetto sul Mincio

Affrontando una breve salita si raggiunge Valeggio sul Mincio, conosciuta per il suo Catello Scaligero che domina la valle. Per chi ha la passione culinaria il suo prodotto più conosciuto è il Tortellino. Villafranca di Verona è l’ultima città attraversata, situata sulle sponde del piccolo torrente del Tione; di degustare le Sfogliatine di Villafranca in uno dei tanti bar della via principale del Paese.

Castello di Villafranca_Piazzale

La nostra escursione si conclude attraversando Custoza, una piccola frazione divenuta famosa per le due battaglie che si combatterono durante le Guerre d’Indipendenza del 1848 e del 1866, narrate anche nel Libro Cuore di De Amicis con il racconto del Tamburino Sardo, episodio che accadde proprio su queste colline nel 1848. Volendo è possibile una deviazione per raggiungere l’Ossario di Custoza, eretto in segno di ricordo e pace.

Custoza

Pedalare nelle Terre del Custoza rappresenta un vero viaggio nella Storia d’Italia, ma offre anche la possibilità di ammirare panorami, esplorare la natura in buona parte incontaminata e appagare il palato con degustazioni di ottimi prodotti locali.

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L’itinerario nel suo complesso non è difficile anche se c’è qualche piccola salita da affrontare, comunque alla portata anche dei meno allenati. Vista la vicinanza al lago di Garda il percorso può essere intrapreso tutto l’anno ma il periodo migliore va da marzo a novembre, per apprezzare al meglio i colori della natura circostante.

Fiume Mincio

Si ringrazia Alessio Rigoni per il contributo fotografico.

Commenti

  1. Avatar Mauro Marin ha detto:

    Bel giro

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