Ipertrofia muscolare: perché fa così paura ai ciclisti?
Ipertrofia muscolare: un vero spauracchio per i ciclisti. Moltissimi atleti che vediamo per le visite biomeccaniche che effettuiamo nei nostri Bikeitalia LAB sono decisamente impauriti dall’allenamento della forza, poichè hanno il timore che allenare i muscoli accresca la massa e quindi il peso. Vediamo se è vero.
Indice
• Ipertrofia muscolare: cosa ci dice la fisiologia
• Ipertrofia muscolare: serve anche al ciclista
• Ipertrofia muscolare: conviene anche al ciclist
Ipertrofia muscolare: cosa ci dice la fisiologia
Con il termine ipertrofia muscolare identifichiamo un processo fisiologico nel quale il volume dei muscoli aumenta in seguito a uno stress metabolico. L’ipertrofia muscolare è dunque una risposta compensatoria del muscolo a uno stimolo. Il problema è che moltissimi ciclisti correlano la parola ipertrofia al body builder classico, che mostra muscoli enormi e pompati e immediatamente si spaventa, poiché ha paura di prendere peso con una successiva riduzione della prestazione. Inoltre l’eccessiva ipertrofia dei body builder li rende spesso goffi (e soprattutto incapaci di compiere movimenti funzionali nella vita reale che non siano correlati a quelli che eseguono in palestra). Quindi per il ciclista “medio” il termine ipertrofia rimanda a persone grosse, pesanti e goffe. Il che è vero ma fino a un certo punto.
Ipertrofia muscolare: serve anche al ciclista
Esistono due tipologie di ipertrofia: sarcoplasmatica e delle miofibrillare. La prima è quella dei bodybuilder, la seconda migliora la coordinazione intramuscolare, con muscoli più sviluppati, potenti ma non più grossi. La seconda è l’obiettivo dell’atleta di resistenza.
Entriamo più nel dettaglio:
- Ipertrofia sarcoplasmatica: aumenta il volume del sarcoplasma e delle strutture che lo compongono ma non vi è un impatto sulle fibre muscolari in sé. E’ quindi il tipo di ipertrofia che aumenta il volume del muscolo ma non cambia di una virgola la sua forza. E’ l’ipertrofia estetica, inutile ai fini di un ciclista.
- Ipertrofia miobrifillare: è dovuta all’aumento delle proteine contrattili del muscolo, che sono actina e miosina. Il muscolo acquista forza senza aumentare di molto il proprio volume.
Il ciclista che vuole diventare più forte e resistente agli infortuni da sovraccarico deve sviluppare l’ipertrofia miofibrillare (che per dirci è quella dei sollevatori di pesi o dei ginnasti).
Un atleta di resistenza, come il ciclista, può e deve sviluppare una certa ipertrofia muscolare e tendinea per migliorare sia il gesto specifico che anche la resistenza agli infortuni
Ipertrofia muscolare: conviene anche al ciclista
Se allenata in modo corretto, l’ipertrofia muscolare non rende goffi, non rende grossi, non rende pesanti o mastodontici, bensì permette di elevare la propria performance in bici.
Da un lato parliamo della potenza espressa in bici, ovvero i famosi “watt”. La potenza è il risultato della forza impressa sui pedali moltiplicata per la velocità di rotazione del pedale.
P = F x V
Per aumentare la potenza possiamo fare due cose: o incrementiamo la frequenza di pedalata (che però è elevabile fino a un certo) oppure aumentiamo la forza muscolare con ogni singola contrazione. Per farlo dobbiamo allenare la forza muscolare e quindi ottenere un buon livello di ipertrofia miofibrillare.
L’ipertrofia muscolare non deve spaventarci bensì è un utile alleato per diventare più forti e soprattutto più resistenti agli infortuni da sovraccarico
Impara ad allenare la forza con il nostro corso online
Se volete imparare ad allenare la forza in maniera corretta e scientifica e soprattutto con il giusto focus sul gesto della pedalata, noi di Bikeitalia abbiamo creato il corso online “L’allenamento della forza nel ciclismo”. Un videocorso online di 3,5 ore per capire come funziona la forza, come allenarla per il ciclismo e come creare un piano di allenamento annuale. Il corso è accompagnato da slide e da due libri di testo: “L’allenamento della forza nel ciclismo” e “Allenamento funzionale per ciclisti”. Il relatore del corso è Omar Gatti, biomeccanico, laureato in scienze motorie e direttore della formazione Bikeitalia.
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