Partiamo da Trebon il mattino presto, direzione Nova Bystrice perchè abbiamo un trenino antico da prendere e con il quale copriremo parte del percorso di oggi.
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Trebon – Nova Bystrice, 48 km Scarica Traccia GPS
Uscire dal centro cittadino di Trebon significa trovarsi subito immersi nella natura della riserva naturale del Trebonsko, zona caratterizzata dall’alternarsi di pianure, boschi, fiumi e stagni. La strada all’inizio è sterrata ma ben battuta, risulta facile da percorrere anche senza bici particolari e si snoda tra gli stagni più o meno grandi dell’area, spesso risultano separati da piccole strisce di terra che altro non sono che le ciclabili da percorrere, viaggiare in mezzo a questi vasti specchi d’acqua circondati da una ricca vegetazione è rilassante, il ritmo rallenta e ogni angolo offre scorci differenti su cui soffermarsi per fare una foto o semplicemente guardare il panorama.
Ci lasciamo alle spalle la zona del Trebonsko e ci avviciniamo al confine con l’Austria, qui le ciclabili sono belle, asfaltate e come sempre ben segnalate, la natura cambia e ci si ritrova ad attraversare chilometri di rigogliose pinete ma si sa che spesso il confine tra due paesi porta con se tante storie, il più delle volte affascinanti ma spesso anche di battaglie o cruente separazioni.
La ciclabile che percorriamo è la n°322 ed in tutti i suoi aspetti risulta una placida, bucolica stradina per cicloviaggiatori, famiglie che fanno la scampagnata domenicale o runners che amano fare attività in mezzo alla natura ed a tutti gli effetti oggi è questo, una bellissima ciclabile che corre in mezzo alla natura ma diversi anni fa questa zona corrispondeva alla famigerata cortina di ferro, quel confine che voleva separare il mondo occidentale dal mondo comunista durante la guerra fredda. Nulla lascerebbe pensare a questo passato se non qualche tratto lasciato intatto di filo spinato e cartelli ammonitori ma per fortuna solo a scopo turistico. La ciclabile 322 fa parte dell’Eurovelo 13, ossia l’intero percorso della cortina di ferro.
Completati i 42 km giungiamo nella piccola stazione di Nova Bystrice dove prendiamo il treno a scartamento ridotto per Jindrichuv Hradec, c’è da sapere che in Boemia meridionale, tra i laghetti e i boschi della Vysocina viaggiano ancora, su rotaie a scartamento ridotto, gli storici treni della Local Railways che con una velocità massima di cinquanta chilometri orari e trasportano turisti e pendolari tra Nova Bystrice e Obratan. Funzionano anche per il trasporto di legname ed effettuano fermate in stazioncine d’epoca, che spesso offrono anche alloggio. Durante il percorso ci sono trenta stazioni e fermate disponibili.
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J.Hradec – Tabor, 58 km – Scarica Traccia GPS
La città da cui partiamo, J. Hradec, è una piccola perla di bellezza, con il suo castello rinascimentale che si specchia sulla superficie della peschiera Vajgar, gli edifici elegenti e colorati, i vicoli acciottolati e buoni ristoranti, un insieme che contribuisce a renderla un’interessante meta per una visita in giornata.
L’eccezionale posizione all’incrocio d’importanti vie di comunicazione la aiutò a diventare centro di commerci internazionali, inoltre, grazie alla tradizione secolare ed ai monumenti edili ed artistici oggi è diventato un vivace centro di vita sociale e culturale.
Continuando sul percorso ritroviamo il più classico dei paesaggi della Boemia, fatto di dolci colline ricoperte dal giallo dei fiori di colza, romantici castelli, pascoli e piccoli villaggi rurali.
Sicuramente da menzionare, ad una ventina di km da J. Hradec, il caratteristico castello neogotico di Cervena Lhota, colorato di rosso mattone, situato al centro di un lago su un’isola rocciosa risulta meta di migliaia di turisti ogni anno e vista la sua particolare bellezza viene scelto spesso dai registi come set per i loro film.
L’itinerario si conclude nella bella città fortificata di Tabor dove è un piacere passeggiare lungo le sue strette vie lastricate di porfido, costeggiate dai caratteristici edifici decorati con un miscuglio di elementi gotici, rinascimentali, barocchi ed altri stili. Una ragnatela di vicoli medievali, antichi bastioni ed una storia molto affascinante, fu fondata infatti nel XV come modello di città ideale per la vita, dove tutti i suoi abitanti dovevano essere uguali. Tábor venne fondata nel XV secolo da un gruppo di fuggitivi, provenienti da Praga, con l’intento di costruire una fortezza hussita nella Boemia Meridionale. I suoi fondatori, seguaci di Jan Hus, sostenevano la causa hussita proclamando l’uguaglianza sociale, cosicché, inseguendo un principio molto radicale per l’epoca, fu bandita a Tábor qualsiasi attività privata.
Tra le principali attrazioni di Tabor vanno menzionate la torre medievale di Kotnor, gli antichi passaggi sotterranei dove venivano immagazzinati alimenti e birra allo scopo di proteggerli in situazioni di pericolo ed il museo hussita ( tra i più visitati di tutto il pease ), la città conserva inoltre interessanti monumenti tardogotici, tra cui la chiesa della Trasfigurazione ed il municipio, sede del Museo hussita. Per maggiori informazioni clicca qui.
Leggi anche:
Tappa 1: Da Lipno a Cesky Krumlov
Tappa 2: Da Cesky Krumlov a Trebon
[Testi e foto di Paolo Ciaberta]
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