Diari

La Lombardia che non ti aspetti: l’anello in bici tra le valli dell’Oglio e dell’Adda

La Lombardia che non ti aspetti: l’anello in bici tra le valli dell’Oglio e dell’Adda

Quattro amici in tour in bici in Lombardia alla scoperta dell’anello cicloturistico tra le valli dell’Oglio e dell’Adda. Il diario di viaggio di Eva Nardulli.

Erano diversi anni che avevo letto delle ciclabili della Valtellina e della Val Camonica e volendo organizzare un tour ad anello, consultando mappe e percorsi, ho pensato bene di collegarle per la nostra vacanza estiva.

E così pianificate 7 tappe, calcolati i dislivelli, prenotati gli hotel, convinto il mio compagno e la coppia di amici che ci segue in queste avventure, siamo partiti il 22 luglio da casa in auto in direzione Paratico sul Lago d’Iseo.

Prima tappa: Paratico-Boario 51 km (180 m)

Smontate le bici dall’auto e caricate le borse abbiamo cominciato subito ad assaporare la bellezza del Lago d’Iseo, sempre su ciclabili, attraversando le varie località, come la graziosa Iseo, per poi stupirci della meraviglia del tratto Vello- Toline-Pisogne. Da bravi turisti non ci siamo fatti mancare soste per foto, visite (stupenda la chiesa della Madonna della Neve), spuntini e relax ai tavolini dei bar sul lago, prima di arrivare alle porte di Boario, ammirare il ponte di Montecchio, il bel parco delle terme e concludere la splendida giornata con un’ottima cena (pizzoccheri che passione!)

Seconda tappa: Boario-Edolo 57,5 km (1070 m)

Prima di proseguire con il nostro percorso, siamo saliti di prima mattina al sito delle incisioni rupestri di Luine. Siamo in terra camuna, infatti, e qui ci sono siti patrimonio dell’Unesco! La giornata si è poi sviluppata in modo sinuoso, tra il fiume Oglio e i versanti della valle, tra salite pazzesche e scorci bellissimi sulla valle. Giornata soleggiata e ventilata e al grido di ARACATACA, pensando a Jovanotti, ce l’abbiamo fatta, piuttosto affaticati, ad arrivare a Edolo quasi all’ora di cena!

Diario di viaggio: Boario, crediti di Eva Nardulli
Diario di viaggio: Boario, crediti di Eva Nardulli

Terza tappa: Edolo-Bormio 39 km circa (724 m)

Avevo avvertito i miei compagni di viaggio… oggi tappa breve ma piuttosto faticosa! Pericolo pioggia in giornata; e infatti dopo circa una mezz’ora dalla partenza sono arrivate le prime gocce… ma si va avanti con degli strappi terribili! Tocca mettere i piedi a terra e spingere le bici per diversi tratti e, tra una sosta e l’altra per pioggia battente, ci accorgiamo che, e ce la cantiamo….SIAMO SOLO NOI! A Corteno Golgi un’altra bella scrosciata di pioggia ci invita a fermarci in un bar a prendere qualcosa di caldo (!!) in attesa che smetta di piovere, per poi ripartire alla volta del Passo dell’Aprica tra boschi, piccoli borghi e sentieri solitari. Anche ad Aprica ricomincia a piovere forte e stavolta la sosta pranzo è durata più di due ore. Poi giù in picchiata, senza pioggia fino a Tirano dove abbiamo atteso il nostro bike shuttle per arrivare in serata a Bormio.

Quarta tappa: Bormio-Sondrio 81 km circa (282 m)

Dopo una serata e nottata di pioggia, la mattina MIRACOLO! cielo azzurrissimo, limpido, che ci permette di gustare la bellissima Bormio e i suoi dintorni prima di intraprendere la discesa lungo il sentiero Valtellina (la ciclabile dell’Adda). Pista bellissima, ponti, aree di sosta, steccati, passerelle, tutto incantevole anche se poco frequentato da cicloturisti. Tra i vari borghi abbiamo visitato la bella Tirano e poi a Sondrio, in particolare, abbiamo ammirato il quartiere Scarpatetti.

Diario di viaggio: Bormio, crediti di Eva Nardulli
Diario di viaggio: Bormio, crediti di Eva Nardulli

Quinta tappa: Sondrio-Colico 51 km (127 m)

Altra giornata limpida, temperatura favolosa e ciclabile lungo l’Adda ancora spettacolare. Ci siamo fermati a Morbegno e abbiamo ammirato la strabiliante bottega dei fratelli Ciapponi, gastronomia e specialità alimentari all’ennesima potenza! Poi il bel passaggio sul ponte di Ganda e via giù fino a Colico sul Lago di Como, dove, dopo aver lasciato tutto in hotel ci siamo concessi un bel bagno ristoratore in una delle piacevoli spiaggette.

Diario di viaggio: Morbegno, crediti di Eva Nardulli
Diario di viaggio: Morbegno, crediti di Eva Nardulli

Sesta tappa: Colico-Lecco, 42 km (250 m)

Giornata programmata all’insegna della navigazione, per evitare le strade provinciali e le gallerie, da Colico a Bellagio e da lì a Lecco, ma… il grosso afflusso di turisti nei vari porti ha fatto ritardare il battello con conseguente perdita della coincidenza a Bellagio! E così, un po’ arrabbiati, abbiamo percorso la provinciale e le sue gallerie in modo un po’ traumatico fino a Malgrate che però, con la sua bellezza, ci ha ripagato dello stress subito! Abbiamo poi seguito la sinistra del lago, fino a percorrere i due successivi graziosi laghi di Garlate e Olgiate, per rientrare a Lecco via Pescarenico.

Settima tappa: Lecco-Paratico, 88 km (537 m)

Tappa lunga e faticosa. Ripresa la sponda sinistra del lago, dopo la sosta di contemplazione al bellissimo monastero della Madonna del Lavello, ci siamo diretti sulla ciclabile dell’Adda percorrendo poi la stupenda sponda destra dell’Adda fino al Ponte di Paderno e poi, lungo percorsi non proprio gradevoli, siamo arrivati a Bergamo; dopo la sosta anguria autogestita e un gelato di lusso, gli ultimi 30 chilometri sono stati di vera fatica e siamo arrivati, finalmente a Paratico, all’ora di cena.

E così questo tour di 420 km e oltre 3000 metri di dislivello, in questa parte di Lombardia, si è concluso in modo super positivo, sia per il meteo, sia per le meraviglie dei luoghi attraversati e la cura dei territori. Ho mandato, infatti, i nostri ringraziamenti ai diversi soggetti pubblici e privati perché questi percorsi meritano davvero di essere scoperti ed apprezzati da più cicloviaggiatori.

Eva e Claudio, Paola e Massimo

(di Eva Nardulli)

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