Itinerari

La Vélodyssée, in bici lungo l’Atlantico tra Francia e Gran Bretagna

La Vélodyssée, in bici lungo l’Atlantico tra Francia e Gran Bretagna

“Mesdames et messieurs, bienvenue sur la Vélodyssée!”

La Vélodyssée è il nome che i francesi hanno voluto dare al tratto di EuroVelo 1 che corre lungo il loro territorio.

Eletta “Ciclopista dell’anno 2013” dalla giuria del Fiets En Wandelbeurs di Amsterdam, la Vélodysée è un itinerario di 1245 km che si sviluppa per gran parte su ciclabili e greenway (circa l’80%) prevalentemente lungo la costa atlantica francese, attraversando quattro regioni (Bretagna, Loira, Poitu-Charentes e Aquitania) e dieci dipartimenti. Non presenta particolari asperità ed è consigliabile a tutti, bisogna solo fare un po’ attenzione nei punti non transitanti lungo le ciclabili e interessati dal traffico locale o caratterizzati dai passaggi a livello.

Mappa

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Altimetria

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Questi 1245 km hanno un preludio nei 163 km della Velodyssey, il tratto inglese della ciclovia; il gemellaggio si giustifica grazie alla figura dei Onion Johnnies o in Bretone (l’antica lingua del nord della Francia e unica lingua celtica ad essere ancora parlata al di fuori delle isole britanniche) Johniged. Il Johniged è un contadino vestito con i tradizionali abiti della regione che in sella alla sua bicicletta va in giro per la Gran Bretagna per vendere uno dei prodotti più famosi della regione: la cipolla rosa. Dopo un’epoca dorata, tanto che il Johniged divvene lo stereotipo con cui gli inglesi immaginavano i francesi (si stima che a cavallo tra gli anni ’20 e gli anni ’30, 1400 Johniged importarono 9000 tonnellate di cipolle!), dalla seconda metà del ventesimo secolo questa professione ha subito un lento declino. Ad oggi solo una ventina scarsa di Johniged continua nel suo operato.

Johnniesww

Il tratto inglese è il più difficile per quanto riguarda le pendenze (massima 11,9%; media 1,9%) da affrontare lungo numerose salitelle; il percorso corre lungo la contea del Devonshire da Ilfracombe a Plymouth, la città da cui salparono nel 1620 i Padri pellegrini alla volta del Nuovo Mondo. Chi vuole semplicemente partire verso la Francia per intraprendere un viaggio sui luoghi della Vélodysée può prendere il traghetto che porterà in circa 8 ore al porto di Roscoff, in Bretagna. Se si decide di evitare di pedalare in Inghilterra, si può raggiungere Roscoff in treno, in aereo (usando il vicino aereoporto di Brest), o magari in bici, sfruttando Eurovelo 4.

Plymouth

L’itinerario bretone è caratterizzato da un clima con temperature miti tutto l’anno (ma si consiglia di portare qualcosa per proteggersi dalle piogge che cadono con molta frequenza specialmente durante l’inverno) e da strade alla portata di tutti con pendenze poco impegnative (massima 4,5%; media 0,6%); si arriva a Redon (263 km) per entrare nella regione dei Paesi della Loira, conosciuta per i castelli situati nella valle omonima e residenze estive dei re di Francia fino all’avvento di Luigi XIV, il Re Sole, che ordinò la costruzione del castello di Versailles.

Nantes

Il percorso continua nell’entroterra. Arrivati a Nantes (365 km), capoluogo della regione e città natale del grande scrittore Jules Verne (autore di alcuni romanzi come “Ventimila Leghe Sotto I Mari” e “Il Giro Del Mondo In Ottanta Giorni” e da molti considerato il padre della moderna fantascienza), la strada inizia a procedere verso la costa atlantica fino a Saint-Brevin-Les-Pins (425 km), punto di partenza di Eurovelo 6 nel suo viaggio verso il Mar Nero. Da qui l’itinerario si svilupperà, ad eccezione di alcuni tratti nella regione dell’Aquitania, completamente lungo la costa atlantica. Il percorso lungo questa regione non presenta alcun tipo di difficoltà per quanto riguarda le pendenze (la media è al di sotto dell’1%) ma bisogna prestare attenzione in alcuni tratti caratterizzati dal traffico locale come ad esempio intorno all’abitato di Nantes. Superati alcuni bei centri marittimi come Les Sables D’Olonne (uno dei posti più famosi al mondo per quanto riguarda il mondo della vela) si arriva in prossimità del Pont du Brault, nei pressi di Marans; qui si lascia la regione della Loira per entrare nella regione del Poitou Charentes, una delle regioni “storiche” della Francia: a Poitiers, capoluogo della regione, nel 732 Carlo Martello sconfisse gli arabi fermando le loro mire espansionistiche mentre La Rochelle (670 km), città portuale attraversata dalla ciclopista, fu sede di una delle più grandi battaglie avvenute durante le guerre di religione francesi avvenute durante la seconda metà del Cinquecento.

Bataille_de_Poitiers

Anche qui le pendenze sono scarse e il clima è mite tutto l’anno grazie alle correnti del Golfo provenienti dall’Atlantico. L’itinerario corre lungo la costa Atlantica e all’interno del “Marais Poitevin”, uno dei più grandi parchi regionali, popolato da piante, animali (come il martin pescatore, rane, libellule e lontre) e leggende come quella del gigante affamato Gargantua.

Le_Vanneau-Passerelle

Arrivati a Royan (1053 km), se si vuole proseguire verso sud, bisogna prendere un traghetto che ci condurrà a Le Verdon-Sur-Mer, in Aquitania, regione contesa tra inglesi e francesi fino alla metà del XV secolo.
Da qui parte la Véloroute des Deux-Mers che “unisce” nel suo percorso l’oceano Atlantico e il mar Mediterraneo e l’ultimo tratto della Vélodyssée che troverà il suo capolinea a Hendaye, nei paesi Baschi, al confine con la Spagna. Qui c’è forse il tratto più impegnativo dell’itinerario, non tanto per le pendenze (sebbene siamo nei Pirenei la pendenza massima è del 2,9% mentre la media è dello 0,4%) quanto per il fatto che la ciclopista in questi luoghi spesso abbandona le ciclabili per unirsi a strade ad elevata quantità di traffico, in particolar modo negli ultimi 40 km, fra Biarritz (una delle città più importanti per quanto riguarda il surf in Europa) e Hendaye stessa.

Biarritz-Grande

Se la voglia di pedalare ha preso il sopravvento e si desidera continuare lungo Eurovelo 1 o Eurovelo 3, sarà necessario tornare a Bayonne e inoltrarsi nella regione dei Pirenei verso sud-est, fino a superare il confine con la Spagna.

Commenti

  1. Alba ha detto:

    A quale organizzazione ci si può rivolgere per affitto bici e assistenza durante il percorso, alberghi, trasporto bagagli, ecc?

  2. daniela ha detto:

    Un posto vicino bordeaux dove noleggiare le bici?? Magari one way… grazie

  3. francesco prandi ha detto:

    qualcuno l’ha fatta? avrei alcune domande:)

    1. Raffaele Punturiero ha detto:

      fatta giusto un mese fa ma con partenza da Nantes… percorso fantastico! Se hai bisogno chiedi pure

      1. michele spiller ha detto:

        Ciao Raffaele, mi piacerebbe farla ad Agosto quest’anno ? c’è un po di strada bianca o è tutto asfalto ?

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