Biomeccanica

Perché la visita biomeccanica va eseguita sulla tua bici

Perché la visita biomeccanica va eseguita sulla tua bici

La visita biomeccanica va eseguita sulla tua bici e in questo articolo andremo a vedere perché. Noi di Bikeitalia ci occupiamo di visite biomeccaniche dal 2015 nei vari Bikeitalia LAB sparsi sul territorio nazionale. Una delle domande più comuni da parte dei nostri clienti, al momento della prenotazione, è: “Ma devo venire con la mia bici?”. Questo perché si è davvero abituati a pensare alla biomeccanica eseguita su un toro meccanico. In questo articolo andremo a vedere perché la visita biomeccanica va eseguita sulla tua bici.

Visita biomeccanica con toro meccanico

Toro meccanico

Molti sistemi di biomeccanica, soprattutto quelli forniti dalle aziende produttrici di bici o componenti, prevendono l’utilizzo di un toro meccanico. Si tratta di una bici statica, dove il biomeccanico riporta le misure iniziali della bici del cliente e lo fa salire, per poi aggiustare la posizione del toro al fine di trovare l’ottimizzazione e poi riportare le misure del toro sulla bici del cliente.

Criticità di questo approccio

Detta così sembra una procedura ottimale ma in realtà nasconde numerose criticità:

Feeling di pedalata

  • Il feeling di pedalata è diverso: noi eseguiamo la visita biomeccanica sulla bici del cliente, installandola su un ciclomulino e molto spesso in ciclisti che non hanno esperienza, il feeling di pedalata è diverso anche se si tratta della medesima bicicletta. Questo perché si tratta di una pedalata che è davvero differente, come abbiamo raccontato in questo articolo. Il feeling di pedalata su un toro meccanico, dove spesso i rapporti, la guarnitura e il manubrio non è il medesimo della bici del cliente, è differente e questo può alterare lo schema motorio del ciclista;

Differenze di regolazione

  • Vi sono differenze tra le possibilità di regolazione della bici e del toro: a volte ci capitano ciclisti che ci portano report di visite biomeccaniche eseguite sul toro meccanico dove le misure rilevate con il toro sono diverse da quelle presenti sulla bici. Questo perché, per esempio, il manubrio sul toro è stato alzato di 10 mm rispetto alla posizione di partenza ma questa soluzione sulla bici non è attuabile, perché il tubo forcella è già stato tagliato. Oppure l’arretramento sella è maggiore sul toro, perché il carrello della sella è più lungo rispetto a quello della sella installata sulla bici. Questo fa sì che vi siano discrepanze tra la posizione rilevata con il toro e quella poi realizzabile sulla bici del cliente;

Elevato margine di errore

  • La replicazione delle misure ha un elevato margine di errore: a volte ci capitano bici dove le misure scritte sul report e rilevate sul toro sono diverse. Questo perché a volte non è il biomeccanico a riportare le misure ma il meccanico del cliente, che può incappare in errore. Oppure le misure inserite sul report sono di difficile rilevazione sulla bici stessa e questo porta a una leggera ma significativa discrepanza tra la posizione che “dovrebbe essere” e la posizione reale sulla bici;

Difficoltà di replicazione

  • Difficoltà di replicazione della realtà: con l’aumentare degli standard costruttivi le biciclette presentano manubri, stem, leve freno, pedali, guarniture particolari che non possono essere replicate sul toro. Per esempio gli ultimi modelli di bici da corsa di alta gamma presentano un manubrio integrato che non può essere modificato, cosa che invece è possibile sul toro. L’ergonomia delle leve freno del cambio Campagnolo EPS è completamente diversa da quella delle leve freno del Di2 Shimano e questa cosa sul toro non è replicabile, a meno di dover smontare l’intera bicicletta;

Perché la visita biomeccanica va eseguita sulla tua bici

la visita biomeccanica va eseguita sulla tua bici

Il toro è sicuramente un elemento scenografico e molto utile per valutare la posizione “ideale” del ciclista ma spesso ha più limiti che benefici, come abbiamo visto nel paragrafo precedente. È per questo che noi di Bikeitalia sosteniamo che la visita biomeccanica va eseguita sulla tua bici: il biomeccanico non deve valutare una situazione ideale, deve lavorare con quella che è la realtà delle cose. Una realtà delle cose fatta di reggisella ad arretramento zero che non consentono di arretrare la sella, di manubri integrati che non permettono di inclinare le leve, di tubi forcella tagliati a livello dello stem che impediscono di alzare il manubrio o di ciclisti che si presentano con bici di taglia sbagliata o inadeguata.

Schema motorio e posizione “ideale”

La visita biomeccanica è già di per sé una situazione “innaturale”, perché il ciclista si trova a dover pedalare su un ciclomulino e questo produce delle differenze nello schema motorio (a volte ci capitano clienti che presentano fastidi pedalando sui rulli che poi spariscono appena pedalano su strada). Il compito del biomeccanico non è quello di rendere “scenografica” la visita o di mostrare una posizione “ideale” in cui il ciclista sprigiona più watt ma che poi non può essere replicata sulla bici, bensì di creare un ambiente che sia il più naturale e realistico possibile.

Infatti il ciclista, una volta terminata la visita, pedalerà su strada con la sua bici, il suo manubrio di tipo compact o ergonomico, con le leve freno con l’ergonomia dettata dalla casa, con gli angoli del piantone e del tubo sterzo definiti dall’azienda e così via. Il compito del biomeccanico quindi è quello di ottimizzare quella che è la posizione del ciclista sulla sua bici, adattandola alle sue capacità, caratteristiche e a ciò che permette di fare la bici e non di valutare solo condizioni “ideali” ma che poi non sono replicabili.

Concludendo

Abbiamo quindi visto perché la visita biomeccanica deve essere eseguita sulla tua bici. Quindi il toro è completamente inutile? Come in tutte le cose, polarizzare non va mai bene: il toro è molto utile nel caso in cui il ciclista non abbia la bici e debba capire quale sia la taglia più idonea per lui. In questo modo è possibile valutare diversi modelli, con geometrie differenti e capire quale sia la taglia più adeguata. Poi, però, la visita biomeccanica deve essere eseguita sulla tua bici, se desideri che abbia un riscontro con la realtà che andrai ad affrontare pedalando.

Se desideri rivolgerti a noi per una visita biomeccanica, nei Bikeitalia LAB di Monza, Bergamo, Bologna, Roma, Rimini e Firenze troverai solo personale laureato in scienze motorie e fisioterapia, opportunamente formato per ottimizzare la posizione sulla tua bicicletta. Per prenotare una visita con noi, puoi cliccare nel box sottostante:

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