La visita medico sportiva per il ciclismo

La visita di idoneità agonistica è obbligatoria per tutti gli atleti italiani che desiderano partecipare a competizioni agonistiche e i ciclisti non fanno eccezione. Se si vuole partecipare a una granfondo, a una marathon o a un evento all’interno di un circuito promosso da una federazione, si dovrà essere in possesso decato medico di idoneità agonistica. In questo articolo andremo a vedere come funziona la visita medico agonistica per il ciclismo.

Indice
La visita medico sportiva agonistica
Come si svolge la visita
Idoneità
Concludendo

Concetti base della visita medico sportiva agonistica


Visita medica per ciclismo

La legge italiana impone a “chiunque pratichi sport agonistico di sottoporsi a una visita medica per l’accertamento dell’idoneità”. La visita medica è dunque obbligatoria per tutte le competizioni agonistiche mentre per le attività ricreative o ludico-motorie (comprese le palestre) è stata sostituita da un certificato di buona salute, che può essere emesso dal medico di famiglia.
La visita medico sportiva può essere effettuata solo presso i centri specializzati in medicina dello sport e alla presenza di un medico specializzato. L’obiettivo di questa procedura è determinare se l’atleta possiede le condizioni necessarie a svolgere l’attività agonistica ad elevato impegno fisico e non presenta patologie invalidanti.

Anche nel ciclismo è obbligatoria ed è a pagamento per i maggiorenni e gratuita per i minorenni. La richiesta della visita medica può essere fatta solo dalla società di appartenenza dell’atleta. Un ciclista che non sia iscritto presso una società sportiva ciclistica non può effettuare la visita medica sportiva. Quindi è obbligatorio per prima cosa tesserarsi e poi far compilare il modulo alla società e solo allora prenotare una visita presso un centro medico sportivo.

Come si svolge la visita


Visita medica per ciclismo

La visita d’idoneità sportiva per il ciclismo è definita per legge e prevede una serie di passaggi:

Anamnesi

Il medico raccoglie tutti i dati dell’atleta, comprese le patologie famigliari, lo storico di infortuni e patologie, eventuali operazioni chirurgiche o ricoveri e se l’atleta fuma o beve alcolici con regolarità.

Prima valutazione

Il medico poi valuta il ciclista, con una breve visita posturale, una visita all’apparato genitale (se il ciclista è uomo) e la rilevazione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca a riposo.

Individuazione BMI

Si determina poi l’indice di massa corporea, per capire se il ciclista è normopeso oppure in condizioni di sottopeso o sovrappeso.

Valutazioni approfondite

Si effettua poi una spirometria, che serve a calcolare l’efficienza dei polmoni e dei parametri vitali come la capacità polmonare, il flusso d’aria e il volume residuo che rimane nei polmoni dopo un’espirazione forzata. Si effettua poi un test delle urine e una valutazione delle capacità visive sia con tavola ottoptica luminosa che con le tavole di Hishiara (per valutare un eventuale daltonismo).

Test da sforzo

Il ciclista si sottopone poi a un test da sforzo. Si applicano gli elettrodi per effettuare un elettrocardiogramma (prima lo si effettua a riposo). Il test può essere effettuato su un cicloergometro (di solito per atleti che hanno superato i 40 anni) o con un gradone da salire e scendere. E’ obbligatorio che il ciclista effettui 90 ascensioni in 3 minuti. Si effettua poi una ECG dopo sforzo.

Calcolo dell’IRI (indice rapido di idoneità)

Il medico moltiplica la durata dell’esercizio in secondi per 100 e poi divide il tutto per le pulsazioni dal secondo 60 al 90 moltiplicate per 5,5. Da qui si ha un’indicazione immediata dell’idoneità allo sforzo;
In caso di problemi si possono svolgere esami approfonditi come ulteriori ECG, holter cardiaci, ecocolordoppler cardiaci ecc..

Idoneità


Visita medica per ciclismo

Il ciclista che viene reso idoneo all’attività agonistica riceve un foglio di certificazione (il certificato medico sportivo) che ha validità di un anno. Il referto con tutti i dati della visita invece viene redatto in tre copie che vengono inviate rispettivamente alla federazione di appartenenza, alla squadra presso la quale è tesserato (che deve custodirle per 5 anni) e all’ASL di riferimento.
Se invece l’idoneità viene negata, l’atleta viene avvisato e questi può fare ricorso al comitato regionale, richiedendo che venga effettuata una nuova visita di controllo.

Concludendo


Abbiamo visto come si svolge una visita medico sportiva per il ciclismo, una pratica obbligatoria ma che diventa anche necessaria per comprendere le proprie reali capacità, al fine di far diventare il pedalare, anche quando lo si fa per gareggia, un piacere e non un pericolo.

Commenti

  1. Avatar Maurizio Lucioli ha detto:

    Per fare granfondo non completive è necessario il certificato del medico sportivo oppure è valido anche quello del medico di famiglia?

    [Bisogna informarsi direttamente presso gli organizzatori della granfondo a cui si è interessati sui loro canali ufficiali e consultando le faq sui loro siti – Bikeitalia.it]

  2. Avatar Alessandro ha detto:

    Come si può fare una visita approfondita se non si è parta di una società? Sembra serva avere una “Richiesta visita medico-sportiva per l’idoneità alla pratica agonistica”.

  3. Avatar Cristian ha detto:

    Salve,dal 2020 sono cambiate le linee guida per rilascio certificati agonistici all’attività ciclistica,e per gli individui in possesso di STENT coronarici non è più possibile competere a manifestazioni agonistiche.Volevo chiedere se esiste un modo per arginare tale novità.Ci si potrebbe tesserare con una società all’estero ?Come ci si può muovere!?
    Grazie

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