Appassionati di cicloturismo arrivano da tutto il mondo per compiere questo percorso, attirati dalle sue caratteristiche.
Introduzione
La pista ciclabile dell’Elba è la più frequentata in Germania. Appassionati di cicloturismo arrivano da tutto il mondo per compiere questo percorso, attirati dalle sue caratteristiche: è completamente pianeggiante; scorre quasi sempre su piste ciclabili, o comunque lungo strade con pochissimo traffico; è perfettamente segnata; gode di una fitta rete di servizi ai cicloturisti. La pista ciclabile dell’Elba è insomma il paradiso per chi viaggia in bici!
Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, è consigliabile compiere questo percorso risalendo il fiume. Il tratto tedesco dell’Elba infatti è interamente pianeggiante; a fare la differenza sono i venti prevalenti, che soffieranno in favore del cicloturista se si dirige dalla foce, nei pressi di Amburgo, verso la Repubblica Ceca, dove l’Elba nasce.
Il percorso fino alla frontiera con la Repubblica Ceca è lungo circa 750 km. Impossibile descrivere nel dettaglio tutti i numerosissimi punti di interesse che si incontrano pedalando. Ci limiteremo ad alcuni cenni generali, e a menzionare attrazioni particolari.
L’Elba è uno dei fiumi più lunghi dell’Europa centrale. Con la sua grande portata e facile navigabilità, ha giocato un ruolo importante nella storia commerciale europea, e diverse grandi città sono nate lungo il suo corso, prime fra tutte Amburgo e Dresda. Più recentemente, per colpa dell’uomo, il fiume è stato un elemento di divisione, invece che di condivisione: parte del confine fra Germania Ovest e Germania Est era segnato proprio dal corso d’acqua. Paradossalmente, proprio per questo motivo le rive del fiume non sono state edificate, e hanno potuto così mantenere le loro caratteristiche naturali. Gran parte del corso del fiume in area tedesca è oggi ricompreso entro una riserva naturale, per proteggere gli ambienti ripari dalla speculazione edilizia. I motivi di interesse di questa pista ciclabile sono quindi natura e cultura.
Mappa
Profilo altimetrico
La pista ciclabile dell’Elba: il tratto tedesco
La pista ciclabile dell’Elba parte ufficialmente da Cuxhaven, una cittadina affacciata sul mare del Nord a 80 chilometri in linea d’aria da Amburgo. Cuxhaven può essere facilmente raggiunta in treno da Amburgo, il cui aereoporto è ben collegato con quelli italiani. A Cuxhaven si comincia a pedalare a pochi metri di distanza dal fiume, fra distese di campi coltivati a perdita d’occhio. In questo tratto vicino alla foce l’Elba ha una larghezza impressionante, che arriva a sfiorare i 3 km.
Fra i villaggi che si incontrano in questa prima parte possiamo menzionare Stade (80 km), famosa come centro di produzione e distribuzione del legname da costruzione nei secoli passati. Da lì, qualche altra pedalata porta ad Amburgo (115 km), una delle più grandi città tedesche; è sempre stata una città molto ricca, ed era fra le più potenti di quelle che costituivano la Lega Anseatica. Fra i monumenti più caratteristici della città vi è il municipio, che domina la piazza antistante.
Usciti da Amburgo, i campi coltivati continuano, anche se in questo tratto della pista ciclabile dell’Elba capita anche di passare per foreste. La città vecchia di Hitzacker (215 km) sorge su un isolotto alla confluenza del fiume Jeetzel con l’Elba. Questa posizione strategica giustifica la sua antica storia: sono stati trovati nei dintorni dei segni di insediamenti umani risalenti al 3000 avanti Cristo. Oggi la città vive principalmente di turismo.
Poco più avanti si arriva a Lenzen (257 km), centro visita della riserva naturale del fiume Elba. Vale la pena di interrompere per una giornata il viaggio lungo il fiume, per esplorare un po’ la cittadina (in particolare il centro storico e la fortezza) e i suoi dintorni, magari facendo il periplo del lago di Rudower. Tornando sul fiume, si arriva in poco tempo a Wittenberge (285 km), con il suo particolare municipio.
La residenza reale di Tangermünde (370 km) merita una breve visita, ma la parte più interessante di questo tratto di Elba è senza dubbio Magdeburgo (435 km). Durante il x secolo, la città fu scelta da Ottone I come sede del suo palazzo imperiale. La fortificazione serviva a difendersi dagli attacchi delle popolazioni slave e magiare che abitavano al di là dell’Elba, con le quali comunque erano attivi anche scambi commerciali; gli appassionati di jazz potranno organizzarsi per arrivare a Magdeburgo in giugno, quando la città ospita il New Orleans Jazz Festival.
I fiumi non sono ambienti adatti solamente a quegli strani animali chiamati cicloturisti. Ce lo ricorda il prossimo tratto di Elba, quello compreso fra Dessau e Oranienbaum (495 km), dove è possibile, con un po’ di attenzione e fortuna, osservare i castori che lavorano alla costruzione di dighe.
Qualche chilometro dopo si arriva a Wittenberg (533 km). Ma come, non ci eravamo già stati? No, quella di prima era WittenbergE, con una “e” finale. Meglio non confondersi. Wittenberg è famosa soprattutto grazie a Martin Lutero, che qui insegnava teologia: nell’ottobre del 1517 affisse le sue famose 95 tesi alle porte della chiesa di Tutti i Santi, un gesto che segna l’inizio della riforma Protestante. Qui inoltre la pista ciclabile dell’Elba va a coincidere con Eurovelo 7, proveniente dalla Norvegia.
Uscendo da Wittenberg ci si avvicina all’ultima grande città tedesca lungo l’Elba, Dresda. Prima però è necessario segnalare Meissen (663 km), famosa in tutto il mondo per la produzione di porcellana: un viaggio in bici non è forse l’occasione migliore per acquistare oggetti così fragili, ma se qualche statua o qualche servizio da tè colpisce la vostra fantasia, potete sempre farveli spedire in Italia. Meissen è praticamente un sobborgo di Dresda (686 km), la “Firenze sull’Elba”, purtroppo quasi completamente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale.
Molti monumenti, come accaduto in altre città tedesche, sono comunque stati ricostruiti in maniera fedele all’originale, e la città conserva un fascino particolare. Consigliamo di fermarsi un po’ più a lungo per visitare bene anche i dintorni. Ad esempio il castello di Moritzburg è molto particolare: eretto negli anni Venti del 1700 su un isolotto in mezzo a un lago, serviva principalmente come base per godere della riserva di caccia che lo circondava.
Da Dresda sono pochi i chilometri che mancano per la frontiera con la Repubblica Ceca.
Il tratto ceco della pista ciclabile dell’Elba
Fino a qualche anno fa, una descrizione della pista ciclabile dell’Elba avrebbe dovuto terminare qui. Negli ultimi anni però anche in Repubblica Ceca ci si è attivati per realizzare tratti attrezzati, avendo compreso il potenziale del cicloturismo. Dopo aver percorso più di 700 chilometri in bici in Germania, perché non continuare?
Il tratto boemo dell’Elba inizia nella catena dei monti Sudeti, la cui annessione fu una delle prime tappe dell’espansionismo della Germania hitleriana. L’Elba scava una profonda valle all’interno di questi monti, e il dislivello resta per il momento contenuto. Il cambiamento di paesaggio è sicuramente benvenuto, dopo le infinite pianure tedesche.
All’altezza di Litoměřice (790 km), le montagne finiscono, e si apre la pianura boema, cuore industriale dell’impero Austro-Ungarico. Poco più avanti, a Melnik (831), le strade della pista ciclabile dell’Elba e di Eurovelo 7 tornano a dividersi, con quest’ultima che si dirige verso la vicina Praga arrivando infine in Italia. L’Elba invece comincia a piegare verso est e poi verso nord, per tornare infine nei Sudeti da cui era nato. In questa zona si attraversano luoghi a volte scarsamente popolati, con lunghi passaggi dentro foreste e boschi.
Gli ultimi 50 km sono in leggera salita, mentre ci si inoltra nuovamente nei Sudeti. L’allenamento fatto nei precedenti 1000 km renderà facile superare queste leggere pendenze (in media al 2%). Il paesino di Špindlerův Mlýn è la fine ufficiale del percorso. Se si vuole continuare a risalire l’Elba fino alle sue fonti sarà necessario andare a piedi…o dotarsi di una buona mountain bike!
Ah! sono ancora in viaggio verso Magdeburgo, sono partito il 29 di luglio da Galliera Veneta in provincia di Padova e sono oggi a Torgau mercoledì 7 agosto . Se hai suggerimenti ben vengano
Seguendo la traccia ho trovato pendenze del 17 per cento!!!! Ma tu hai seguito questa traccia in Repubblica Ceca? perché io ho seguito Google per trekking ( cum grano Salis ) e ho fatto un percorso alternativo davvero spettacolare soprattutto la tappa da Pisek a Praga soprannominata la strada dei laghetti. comunque la scoperta è il quid più importante in questa passione !!!