A volte non si riesce a eliminare lo sfregamento tra disco e pastiglie nemmeno con la più precisa centratura possibile. Questa situazione è sinonimo di un rotore piegato per via di un impatto con una radice o una roccia o per una caduta dalla bici. In questo articolo andremo a vedere come controllare se il disco è storto e come raddrizzarlo.
Disco storto: cause e come rendersene conto
I rotori per impianti freno a disco sono decisamente più esposti dei tradizionali freni a pattino: rocce, radici, impatti con il terreno o cadute dalla bici possono provocarne il piegamento. Solitamente, a meno di colpi davvero decisi e immediatamente riconoscibili, le piegature dei rotori sono nell’ordine dei millimetri e spesso non sono riconoscibili a occhio nudo.
Come si può dunque capire se un disco si è piegato? Alcuni sintomi sono:
• Il disco sfrega a intervalli regolari: se quando la ruota gira si avverte un rumore di sfregamento tra le pastiglie e il disco a intervalli regolari, con una pausa di silenzio tra i vari suoni, allora il disco è piegato e sfrega solo in un determinato punto;
• Le pinze non si centrano sui dischi: se, nonostante tutta la calma e la pazienza certosina del mondo, non si riesce a centrare la pinza sul disco e ad eliminare il rumore probabilmente il disco si è piegato;
• La ruota si blocca: se mettendo in rotazione la ruota con le mani, questa si blocca, può significare che il disco è piegato e l’attrito con le pastiglie in quel punto è tale da fermarne la rotazione;
• Il manubrio vibra in frenata: il livello della vibrazione può variare ma se quando si frena si avverte come una “scarica” sul manubrio, una delle possibili cause può essere un disco piegato.
Si può riportare in dima un disco piegato? Essendo molti rotori composti da più strati di materiali diversi (solitamente alluminio all’esterno per dissipare il calore e acciaio all’interno per dare solidità), possono essere raddrizzati per correggerne la planarità solo facendo davvero attenzione. Essendo i metalli soggetti allo snervamento (ovvero alla deformazione plastica permanente) raddrizzare più volte o con troppa forza un disco può creare una cricca nel materiale che s’indebolirà per via delle frenate e darà vita a una rottura per fatica. Il consiglio è dunque di raddrizzare solo dischi leggermente piegati una volta soltanto e di sostituire quelli molto storti per via di un grande impatto o quelli già raddrizzati in passato.
Raddrizzare il disco: tempistiche, difficoltà e attrezzatura
Raddrizzare un disco storto è una procedura semplice, che non impegna più di cinque minuti.
L’attrezzatura necessaria è la seguente:
• Centraruote: per posizionare la ruota e controllare meglio la planarità;
• Riscontro: se non integrato nel centraruote si può usare una matita ben appuntita;
• Chiave a rullino: per raddrizzare il disco. In commercio esistono delle chiavi apposite per raddrizzare i dischi ma il mio parere è che non valgano la spesa;
Raddrizzare un disco storto passo-passo
Step 1: Montare la ruota sul centraruote
A meno di dischi decisamente piegati (e quindi da sostituire) è molto più pratico controllare la planarità usando un centraruote che con la ruota installata sulla forcella. Per cui conviene rimuovere la ruota e fissarla al centraruote;
Step 2: Controllare la planarità del disco
Posizionate un riscontro sulla spalla del centraruote (a meno che non sia integrato).
Fate girare il disco e controllate se il disco non tocchi il riscontro.
A volte la piega è talmente minima da richiedere pazienza per individuarla;
Step 3: Raddrizzare il disco
Una volta che avete individuato il punto piegato, bloccatela con i becchi della pinza a rullino.
Usatene una con un manico lungo, in modo da imprimere molta forza senza dover sforzare eccessivamente.
Cercate di riportare il disco in dima senza dare troppi colpi bensì con un’unica mossa, per evitare di piegarlo dalla parte opposta;
Step 4: Ricontrollare la planarità
Fate girare nuovamente la ruota e controllate la planarità. Raddrizzare un disco storto non è una scienza esatta e difficilmente riuscirete a riportarlo perfettamente in dima. Per cui quello che dovete trovare è il giusto compromesso che consenta di montare il disco e di eseguire una corretta centratura. Se raddrizzare un disco storto diventa un’operazione lunga e complicata e non riuscite a trovare una quadra, il mio consiglio è di sostituirlo anziché continuare a “spiegazzarlo”.
Concludendo
Abbiamo visto come raddrizzare un disco storto, un’operazione che può diventare frequente per gli appassionati di discipline mtb come l’Enduro o il DH, dove colpi, botte e cadute non sono certo infrequenti!
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