Le biciclette di ultima generazione hanno ormai abbandonato le sfere libere o le gabbiette e hanno adottato i cuscinetti industriali sigillati. I vantaggi sono molti, come una maggior resistenza all’ossidazione, una durata e una resistenza meccanica maggiori (anche se non è sempre così). D’altro canto la manutenzione è diventata più rara ed è sorto il concetto del cuscinetto che si usa fino a quando è possibile e poi si sostituisce. In termini di costi questa soluzione è svantaggiosa, perché un cuscinetto industriale ha comunque un prezzo non banale, che può diventare anche importante quando ci troviamo a doverne sostituire più di uno allo stesso momento. In questo articolo ci occuperemo di una tecnica per rigenerare dei cuscinetti sigillati della bicicletta che non scorrono al meglio, in modo da allungarne la vita utile, con un risparmio di tempo e soldi, che non fa mai male.
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La rigenerazione di un cuscinetto industriale in pillole
Cosa significa rigenerare un cuscinetto? Vuol dire riportarlo alle condizioni di scorrevolezza iniziali, eliminando tutte le tracce di ossidazione, il grasso inquinato e lo sporco, consentendo alle ralle di ruotare fra loro liberamente. Per farlo bisogna aprirne le tenute, pulirlo a fondo e lubrificare nuovamente. Ma quali cuscinetti possono essere rigenerati? Praticamente tutti quelli che sono montati su una bicicletta di nuova generazione, tra cui:
• Serie sterzo;
• Movimento centrale;
• Mozzi;
• Carro e snodi biammortizzata;
Il problema nasce dal fatto che un cuscinetto industriale non può essere rigenerato all’infinito, al contrario delle sfere ingabbiate o libere, dove basta una pulita e un’ingrassata ogni tanto per renderle quasi eterne. Dato che il cuscinetto non è manutenibile, per cui non si possono aprire le ralle o sostituire le sfere, la rigenerazione può essere fatta solo una volta e poi, quando si ripresenteranno gli stessi problemi, bisognerà per forza sostituirlo.
Quali sono i casi in cui si può procedere alla rigenerazione di un cuscinetto? Vediamoli insieme:
• Diminuzione della scorrevolezza: quando mettiamo mano ai mozzi, al movimento centrale o alla serie sterzo, se notiamo che la scorrevolezza del sistema è diminuita e non migliora neppure con una revisione generale, allora il problema è nei cuscinetti, che vanno rigenerati;
• Uso intenso o in condizioni gravose: se usiamo la bici anche durante i mesi invernali, con umidità, freddo o pioggia, al termine della stagione è bene programmare la rigenerazione dei cuscinetti, per non arrivare all’estate con la scorrevolezza della bicicletta compromessa;
• Inquinamento del grasso o presenza di sporco: se, durante la revisione di uno dei componenti prima indichiati, ci accorgiamo che il grasso è diventato di colore marrone o nero, con presenza di polverino o di tracce di ruggine, significa che l’aggressione degli agenti atmosferici è stata davvero importante e quindi è bene considerare di rimettere in sesto i cuscinetti;
A ogni modo, se vogliamo davvero essere sicuri che un cuscinetto abbia bisogno di essere rigenerato, dobbiamo prenderlo in mano e farlo ruotare con le dita. se avvertiamo che la scorrevolezza non è fluida e si sente un rumore come di sabbia all’interno, significa che la sporcizia ha superato le tenute e si è infiltrata, inquinando o dilavando il grasso. In questo caso la rigenerazione è un’ottima soluzione prima di pensare a sostituire il cuscinetto.
La rigenerazione di un cuscinetto: tempistiche difficoltà e attrezzatura
Rigenerare un cuscinetto è un’operazione non difficile, che impegna per circa venti minuti (dipende poi dal grado di usura e di inquinamento del cuscinetto stesso). Serve attenzione quando si tolgono e si montano le tenute laterali, per evitare di piegarle e quindi danneggiarle irrimediabilmente.
L’attrezzatura necessaria è la seguente:
• Sgrassatore: del tipo idoneo per bicicletta, serve per pulire tracce di sporco, ruggine e grasso vecchio;
• Straccio: per la pulizia;
• Grasso: per ingrassare nuovamente le sfere. Meglio usare un grasso di qualità, che resista al dilavamento e offra tenuta alla forza centrifuga durante la rotazione. In questo caso noi abbiamo scelto il “Premium Grease”, prodotto dalla casa giapponese Shimano, che ha ottime caratteristiche di resistenza all’inquinamento da acqua e polvere;
• Cacciavite: per aprire le tenute laterali del cuscinetto e per spandere il grasso. In alternativa sono ottimi gli “uncini” da dentista. Se riuscite a recuperarne uno si rivela un utensile perfetto per questo genere di lavori.
La rigenerazione di un cuscinetto industriale passo-passo
Step 1: Pulire il cuscinetto
Rimuovete il cuscinetto dalla sua sede e poggiatelo sullo straccio sopra il vostro banco di lavoro. Spruzzate un abbondante velo di sgrassatore e rimuovete tutto lo sporco esterno strofinando con lo straccio;
Step 2: Aprire la tenuta
Con la punta del cacciavite (meglio con l’uncino da dentista) fate leva sulla tenuta a labbro laterale e sollevatela, scoprendo così le sfere ingabbiate nella ralla;
Step 3: Pulire le sfere
Spruzzate un abbondante velo di sgrassatore, coprite il cuscinetto con lo straccio e passate sopra il cacciavite, in modo da assorbire e rimuovere tutto lo sporco senza rischiare di danneggiare le sfere. Se la scorrevolezza dovesse essere davvero ridotta e le tracce di ruggine molto pesanti, potete mettere a bagno il cuscinetto in un bicchiere con un filo di WD40 e lasciarlo a bagno una notte;
Step 4: Ripetere dall’altro lato
Capovolgete il cuscinetto e ripetete le operazioni dall’altro lato. Estraete la tenuta e pulite bene le sfere;
Step 5: Ingrassare le sfere
Prendete una punta di grasso e cospargetene le sfere, riempiendo tutto lo spazio libero, stando attenti a non graffiare con il cacciavite.
Capovolgete il cuscinetto e ripetete dall’altro lato;
Step 6: Montare le tenute
Spruzzate un velo di sgrassatore sulle tenute e rimuovete con lo straccio lo sporco. Siate delicati e fate attenzione a non piegare le tenute, altrimenti dovrete buttarle. Posizionate la tenute sopra al cuscinetto (solitamente non hanno un verso di montaggio, comunque controllate sempre le diciture stampigliate sopra) e premete con il dito, sempre facendo attenzione a non piegarla. Infine spingetela in sede con il cacciavite.
Ripetete dall’altro lato;
Step 7: Pulizia finale
Spruzzate un velo di sgrassatore e passate lo straccio sul cuscinetto, per eliminare il grasso che è fuoriuscito durante il montaggio;
Step 8: Controllo della scorrevolezza
Prendete in mano il cuscinetto e provate a far ruotare tra loro le ralle: la scorrevolezza dovrebbe essere ritornata come in origine e i rumori di sabbia spariti. Se così non fosse, significa che il cuscinetto è compromesso e va sostituito.
Concludendo
Abbiamo visto come rimettere a nuovo un cuscinetto sigillato per la nostra bicicletta. Si tratta di un’operazione non lunghissima, che però consente un bel risparmio. Fate conto che in una bici biammortizzata il numero di cuscinetti può arrivare a 14-16 (contando anche i mozzi), per cui allungare di un intervallo il momento della sostituzione è un gran bel risparmio. La manutenzione serve proprio a questo, a farci risparmiare.
Buongiorno, mi piaciono molto i vostri articoli: li trovo interessanti.
Essendo nel settore dei cuscinetti vorrei dare un mio parere riguardo la rigenerazione del cuscinetto: rigenerarlo è sfantaggioso.
Perché:
. Il cuscinetto, anche con sfere in ceramica non costa quanto il tempo a smontarlo, pulirlo, ingassarlo, ecc.
. Le tenute, una volta smontate, per quanto uno abbia gli attrezzi adeguati o abbia una perfetta manualità, esse si rovinano e bisogna sostituirle.
. La tipologia di grasso all’interno del cuscinetto ( ad esempio skf) ha delle caratteristiche specifiche che bisogna conoscere: viscosità, addensante, temperatura di esercizio ecc.
. Il quantitativo di grasso da inserire nel cuscinetto non deve superare il 40% dello spazio libero, perché quando gira veloce si scalda e va in pressione: risultato esce il grasso dal cuscinetto sollecitando le guarnizioni e sporca le sedi dove lavora.
Scusate la mia prolissità, ma volevo rendervi partecipi della mia esperienza.
Grazie Giovanni