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Sacche per trasportare la bici in aereo e treno

Sacche per trasportare la bici in aereo e treno

Marco ha risolto così il problema del trasporto della sua Appaloosa per il viaggio aereo a Santiago via Lourdes.

trasportare bici in aereo

Sotto, invece è come ha risolto il suo arrivo in Francia il vincitore del Tour 2013.

trasportare bici in aereo

Ci deve essere qualcosa in mezzo da capire ovviamente. Entrambi però hanno raggiunto il loro scopo. Farò quindi una breve escursione nei modelli esistenti di borse illustrando prezzi e caratteristiche, e alla fine ci divertiremo anche ad arrangiarci. Arrangiarsi è una parola che serve per capire ma che non onora una qualità fondamentale del ciclo viaggiatore: la parola giusta è capacità di improvvisare. Improvvisare non è una necessità conseguente ad una incapacità organizzativa. Un viaggio in bici lo si deve organizzare nei dettagli, ma l’imprevisto è talmente presente e improvviso che si può tranquillamente affermare che in un ciclo viaggio esiste solo un imprevisto: l’assenza di imprevisti. La capacità quindi di improvvisare è l’intelligenza veloce e, a volte, feroce sull’attimo.

Improvvisare è rispondere all’imprevisto con una altrettanto imprevedibile decisione che sconfigge e atterra con ferocia l’imprevisto: se non c’è questo l’imprevisto demoralizza e paralizza. Le due foto contrastanti sono una specie di icona di quanto affermato: Marco si arrangia, improvvisa e sta sul sedile dell’aereo con il pensiero di come ritroverà la sua bici, è comunque pronto a tutto, Froome non può e non deve avere sorprese. Inoltre vivono una condizione totalmente diversa: quando Marco arriverà a Santiago non avrà un pullman che gli ha portato alla meta la sua borsa vuota. Fatta questa premessa sull’arrangiarsi (anche le bici dei cicloviaggiatori assai spesso sono “arrangiate” all’uopo), iniziamo questa breve indagine sui modelli di borse in giro per il mondo.

THULE

Questa azienda da sempre produce strumenti per il trasporto della bicicletta. Suoi sono degli ottimi portapacchi da applicare a macchine e camper e costruisce anche questo autentico guscio protettivo. Vengono prima messe sul fondo le ruote che vengono coperte con due pannelli di polietilene. Poi non si fa altro che smontare pedali, manubrio e sella. Quindi si appoggia il telaio e si provvede ad inserire in apposite borsette quanto abbiamo smontato. A questo punto con cinghie apposite di tensionamento di legano telaio e le altre parti smontate.

Thule – Sito web

HELIUM BIKE CASE

helium
Biknd Helium

Misure: 125 x 75 x 32 cm
Peso: 9.74 KG
Extra: supporto metallico per agganciare la forcella e il telaio, protezione dei mozzi.
Biknd – Sito web

Il peso contenuto di questa borsa è dovuto al fatto che non ci sono protezioni rigide o con pannelli, ma bensì le pareti esterne sono gonfiate con la pompa in dotazione. Le parti esterne sono in materiale rigido ed inoltre ci sono rotelle per poterla trascinare in aeroporto. Ci stanno fino a 4 ruote e sono molti gli scomparti dove inserire anche casco, scarpe e parti metalliche smontate. Ecco un tutor che spiega benissimo. Sicuramente rappresenta per le soluzioni un passo in avanti rispetto a tutte le borse tradizionali. E’ una sorprendente via di mezzo tra una borsa rigida e morbida.

SCICON AEROTECH EVOLUTION

scicon

È sicuramente una borsa originale nella forma ed è anche imitata dalle cinesate. Le ruote sono avvitate ad un coperchio con lo sgancio rapido ed hanno protezioni che la dividono dal telaio. Il manubrio viene lasciato attaccato ma smollando la pipa viene solo piegato. Ha inoltre diverse borsettine per inserire le solite parti che si montano in questi casi. Il telaio è appeso e risulta sospeso ma trattenuto in basso da cinghie. Sicuramente tra le borse rigide è la migliore, ma il prezzo in più non si giustifica rispetto a concorrenti come il prossimo che andiamo ad illustrare.

BIKE BOX

bike-box

Misure: 105X90X30
Peso: 11.74
Extra: sede per borraccie, sede con cinghie per sella e tubosella, corsettina per parti metalliche sciolte.
Sito web

E’ un modello che fa della praticità ed efficacia il suo punto di forza, il tutto ad un prezzo decente per il tipo di oggetto.

Fino ad ora abbiamo visto alcune delle borse rigide più belle sul mercato. Esaminiamo adesso alcuni modelli “morbidi” che normalmente hanno un peso assai inferiore a quelle rigide.

Scicon Aero Comfort

scicon-aero

Questa azienda l’abbiamo già vista prima con una borsa rigida. Ecco il suo modello di punta nelle morbide. Si distingue per la base in acciaio che costituisce anche il telaio su cui di fissa il telaio completo di manubrio lasciato montato in posizione come pure la sella. In corrispondenza dei mozzi delle ruote sono applicati degli scudi di protezione, è fornita anche essa di ruotine per il trascinamento e ha diverse cinghie per compattare il tutto in modo efficace. Ha pure un lucchetto antifurto in dotazione, e le ruote sono all’interno di borse con zip che le separano dal telaio. C’è pure la protezione del deragliatore posteriore. Tra le morbide è sicuramente un punto di riferimento per la categoria. E’ la più cara delle morbide.

Misure: 115 X 87 X 28 CM
Peso: 6.9 KG
Scicon – sito web

Evoc

evoc

Anche questa è sicuramente un borsa molto bella che protegge molto bene la bici ed è molto richiudibile quando non serve.
Ai lati due borse protette per le ruote, rotelle per il trasporto molto scorrevoli, molto stabile e facile da usare.

Misure: 130 X 80 X 39
Peso: 7.4 KG
Sito web

Tutte le borse visualizzate fin ora sono indirizzate al trasporto aereo. Infatti l’aereo è l’unico mezzo di trasporto dove la nostra bicicletta viene manipolata da persone sconosciute, in un modo che non controlliamo e sappiamo benissimo cosa può succedere in questi casi. Per altri casi, come trasporto in autobus, per esempio, normalmente abbiamo il controllo del carico e dello scarico e ci possiamo fidare a comperare delle borse meno costose e protettive ed impegnarci un po’ di più con le protezioni che ci possiamo inventare. Ma anche qui bisogna ragionare.

btwin

Questa della Decathlon è una borsa che costa circa 70 euro. E una volta buttate da qualche parte le protezioni in pluribal si ripiega molto avendo anche un peso contenuto 3,6 kg.

Se devo fare un viaggio che ritorno al punto di partenza posso usare tutte le borse del mondo, da quella da 1400 dollari alla Decathlon di 70 euro. Se invece devo fare un viaggio con l’arrivo molto diverso dalla partenza devo pensare ad una borsa che non pesi molto e sia trasportabile e molto ripiegabile. In questo caso va bene la Decathlon. Al posto delle protezioni in pluribal, che ho eliminato alla partenza, per il ritorno va bene anche la biancheria sporca. Inoltre pagare 70 euro una borsa, che si ripiega molto, la rende indicata per trasportare la bici in treno per viaggi vicini, senza pagare il supplemento e tenerla vicino nel vagone dove ci sistemiamo.

Altrimenti, ed è la soluzione della maggioranza dei viaggiatori, si prende, per il viaggio di andata, un cartone classico da bici da qualche negozio e ci si arrangia per le protezioni. Quando si arriva a destinazione all’aeroporto si butta via in qualche cestino. Alla fine del viaggio in bici si trova un altro cartone e si fa lo stesso lavoro per l’andata.
Stavolta difficilmente si ha a disposizione qualcuno che ci porta in aeroporto e così accade di trovare la scatola a qualche km dall’aeroporto e dover trascinarla fin là, ma in viaggio si fa di molto peggio.
E si può risolvere anche così come ha fatto Marco, rischiando il massimo (ma lui non ha i problemi di Froome) con la sua Koga.

scotch

Ecco alcune delle soluzioni per portare la bici. Attendo altre da parte dei lettori.

Meccanica per Bici da Corsa e Gravel

Corso Online

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Commenti

  1. felino ha detto:

    per elisa: la cosa bella è che i cicloviaggiatori le inventano proprio tutte…con questo post ne ho visto di ogni……

  2. Elisa ha detto:

    Io sto con Flavio, sono andata in Nepal con la mia MTB e all’andata ho usato un cartone che una volta usciti dall’aeroporto si è bagnato con la pioggia e si è disfatto!! Per il ritorno ho comprato a Kathmandu un telo plastificato occhiellato avvolto sopra al nylon con le bolle d’aria…tenuta perfetta ed è costato circa 8 euro….lo trovi anche in Italia a basso prezzo.
    x felino: non devi fartelo occhiellare perchè li vendono già fatti!!
    Ciao a tutti…

  3. felino ha detto:

    ritorno a sottolineare l’idea di Marco piefranceschi che è l’unico con la foto nei commenti. montare al contrario il pedale sotto la guarnitura, miglior protezione non c’è per quella parte

  4. felino ha detto:

    bellissimo. una delle doti che vengono richieste ai corpi dei marines più specializzati è la capacità di improvvisare cavandosela con fantasia ed efficace nelle situazioni più pericolose…hai ottime chance di superare i test….buon viaggio

  5. buenaonda ha detto:

    Io sono per l’improvvisazione. Per l’andata nessun problema, trovo una scatola di una bici, metto tutto dentro smontato, proteggendo le parti delicate con pluriball e all’interno metto anche parte delle sacche, così risparmio anche di avere altro bagaglio da lasciare in stiva. Per il ritorno improvviso. Di solito mi trattengo qualche pezzettino di pluriball dell’andata per proteggere solo le parti delicate. Una volta ho imballato il tutto con quei macchinari che si trovano all’aeroporto e comprimono con la pellicola di plastica.
    Un’altra volta ho comprato per pochi euro (meno di 10 e.) un telo copri tavolo con occhielli, del domopack da cucina e nastro da imballaggio. Arrivato all’aeroporto con molta calma ho fatto tutto. E’ utile avere anche della camera d’aria vecchia per legare alcune parti, la trovo anche utile per risolvere delle situazioni di emergenza in viaggio, in fondo è un ottimo elastico. Non è necessario smontare la ruota davanti, almeno Ryanar e Easyjet non lo prevedono: se posso evito di smontarla, la forcella senza ruota diventa molto debole. Non trovo molto conveniente portarsi dietro del peso aggiuntivo come la sacca morbida, che poi non protegge la bici al 100%

  6. Carlo ha detto:

    ciao e tutti,sono giorni che sto pensando a come riportare in Italia dalla Francia in aereo una mountain bike,easyjet la compagnia su cui volerò non specifica che tipo di sacca adoperare,
    quindi dalle vostre esperienze mi sembra di capire che alla compagnia aerea non interessa come la imballi,posso usare sia una sacca che cartone o domopack??,lo chiedo perche la mia non è una bici di gran valore,ma è sempre una bici..grazie dei consigli.

    1. felino ha detto:

      guarda l’ultima foto dell’articolo, quella bici ha volato così e assai spesso volano così. . un pò la devi smontare. ti consiglio di leggere il piccolo trucco per la protezione della guarnitura che ho scritto nel post precedente al tuo. non c’è bisogno di una sacca specifica, va smontata la ruota davanti, allineare il manubrio son il telaio della bici e abbassare la sella. puoi avvolgere il tutto con domopack e cartoni di prozione o fare come tanti fanno, andare da un ciclista e farsi dare il cartone. ma il modo più comodo è il domopac con tamponi per guarnitura e cambio. buon ritorno

      1. Carlo ha detto:

        grazzissime!farò così-per la sella non sarà un problema perche me l hanno fregata!a Parigi devi girare con tre catene perche ti rubano qualsiasi pezzo possibile.un saluto.
        Carlo.

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