La Spagna non è forse il primo posto che viene in mente, quando si pensa di organizzare una vacanza in bici. Pur avendo una tradizione di tutto rispetto nel ciclismo sportivo (basti pensare alla Vuelta), il ciclismo urbano e il cicloturismo non erano fino a poco tempo fa attività molto diffuse, con l’eccezione del Cammino di Santiago famoso in tutto il mondo, che molti compiono su due ruote.
Eppure, anche qui le cose stanno cambiando, e non è raro incontrare ciclisti nelle grandi città spagnole, come ad esempio Barcellona, dove le piste ciclabili si sono moltiplicate negli ultimi anni. I cicloturisti poi possono beneficiare di una crescente rete di “vias verdes”, dei percorsi ciclopedonali ottenuti dalla riqualificazione di antiche ferrovie cadute in disuso. La promozione della rete europea Eurovelo non potrà che dare un ulteriore slancio al cicloturismo in Spagna, magari a cominciare dalla Catalogna.
C’è da dire che la penisola iberica non gode, come invece accade in Germania o in Olanda, dei favori della natura, almeno dal punto di vista di un viaggiatore in bici: il territorio è spesso montuoso (con i Pirenei al confine con la Francia, la Cordigliera Cantabrica a nord, o la Sierra Nevada a sud), e il centro della Spagna è occupato dall’altopiano della Meseta, semiarido e attraversato da altre catene montuose. Queste informazioni non devono però scoraggiare, in quanto – se si pianifica bene il percorso – è comunque possibile fare dei bellissimi viaggi in bici in Spagna…le possibilità sono numerose.
Informazioni pratiche: visitare la Spagna in bici
La Spagna è parte dell’Unione Europea e aderisce al trattato di Schengen: per entrare in territorio spagnolo è quindi sufficiente una carta d’identità.
Se siete talmente fortunati da avere molto tempo a disposizione, è possibile raggiungere la Spagna dall’Italia direttamente in bici, pedalando lungo l’itinerario Eurovelo 8. In alternativa, il modo migliore per recarsi in Spagna, soprattutto con la bici al seguito, è probabilmente il traghetto, con partenze da Civitavecchia e Livorno verso Barcellona. Per chi abita nel nordovest dell’Italia una valida alternativa può essere il treno.
I periodi migliori per visitare la Spagna sono la primavera e l’autunno. Potendo, è meglio evitare l’estate, molto calda.
Piste ciclabili e percorsi cicloturistici in Spagna
Il percorso più famoso da fare su due ruote in Spagna è senza ombra di dubbio il Cammino di Santiago. Il Cammino è talmente famoso da oscurare in un certo senso le altre possibilità di cicloturismo in Spagna, che pure non sono poche.
Prima di tutto ci sono le città e i loro dintorni. Qui si parla principalmente di escursioni “a margherita”, tornando ogni notte nello stesso albergo in città. Come si diceva, Barcellona ha ormai una fitta rete di piste ciclabili, ed è possibile anche sfruttare il “Bicing”, il servizio di bike sharing della città catalana. Anche Valencia e i suoi dintorni possono essere visitati in bici (Valencia: Tour del Riso e Tour della Paella) sfruttando la via verde de la Xurra e le sue prosecuzioni per addentrarsi nell’interno del paese. La stessa capitale Madrid sta lanciando in queste settimane un interessante progetto di bike sharing elettrico, per non farsi intimorire dalle salite presenti; nei dintorni della città ci sono tre brevi vie verdi utili per gite giornaliere in tutta tranquillità.
Se si preferiscono itinerari più lunghi, dormendo ogni sera in un luogo diverso, le opportunità non mancano. Fra le regioni più adatte vi è l’Andalusia, dove non è difficile organizzare degli itinerari su strade secondarie fra Seviglia, Cordoba e Grenada. Anche la regione Basca è molto adatta al cicloturismo, con un’alta densità di vie verdi, potendo costituire anche una piacevole digressione dal non lontano Cammio di Santiago.
Da non dimenticare infine le Isole Canarie, un vero e proprio paradiso per i cicloturisti e soprattutto per gli amanti della mountain bike (Gran Canaria: Il Nord Verde in MTB), con la possibilità di girarle interamente in bici anche d’inverno (Gran Canaria in bici da corsa), che qui in realtà non arriva mai.
Per una mappa completa delle vie verdi in Spagna cliccate qui.
Se non volete preoccuparvi degli aspetti organizzativi, potete rivolgervi a una delle tante agenzie che offrono viaggi in bici in Spagna, di gruppo o in libertà; utile ad esempio il fatto che si preoccupano loro di trasportare i bagagli da un albergo all’altro.
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ciao Riccardo, a maggio, già prenotato traghetto LI-Barcellona, insieme alla mia amica mi faccio tutta la spagna del sud fino a Tangeri da dove rientro a livorno in nave (alttrimenti vengono troppi Km, troppi giornio e troppi soldi). mi piaceva contattarti per chiederti qualche informazione. Noi viaggiamo ovviamente in bici+ tenda e quindi stop nei campeggi.
marco “Il livornese”
Ciao Livornese!!!!!! Io sono Versiliese!!!! Voglio organizzare un viaggio in spagna in bici hai suggerimenti, sarei dell’idea anch’io di rientrare in nave a Livorno, Marco
È vero, il ciclismo è destinato a crescere di giorno in giorno, abbiamo davvero manca in termini itenerarios lungo raggio, abbiamo le vite verdi (www.viasverdes.com) con piacevoli passeggiate e concordiamo sul fatto che il periodo migliore è la primavera e l’autunno sebbene sud della Spagna, è possibile effettuare percorsi in inverno.
Saluti dalla Spagna
Confermo quanto scritto nell’articolo, la Spagna non è solo il Camino.
A febbraio ho percorso tutta la costa mediterranea partendo da Pavia e arrivando a Gibilterra.
Potete leggere il mio racconto sul blog Cinquecentomilapedalate.blogspot.it
Anche la famigierata N340 (la strada che percorre tutta la costa mediterranea spagnola) può essere evitata per lunghi tratti e quando inevitabile non è comunque il mostro che molti descrivono (spesso è affiancata da larghe corsie di emergenza o addirittura da “via de servicio” che costeggiano la strada principale