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Tarragona, la città della storia romana

Tarragona è una città della costa catalana che si trova a meno di 100 km dalla capitale, Barcellona, e che affonda le sue radici nella storia dell’impero romano.

La sua fondazione risale al 197 a.C., momento in cui iniziò l’edificazione delle mura che ancora oggi rappresentano un monumento riconosciuto dall’Unesco.
La città si sviluppa da un piccolo promontorio che si getta nel mare ricalcando la forma originaria della città romana, Tarraco.


Nel punto più alto, dove oggi sorge la cattedrale di Santa Tecla, un tempo sorgeva il tempio dedicato al culto dell’imperatore e dal tetto della cattedrale è possibile avere uno sguardo su tutto il territorio circostante.

Nel momento di massimo splendore, la civitas latina di Tarraco poteva contare su una popolazione di ben 30.000 abitanti che la rendeva una delle città più importanti della penisola iberica. Questo ha fatto in modo che l’attuale città sia stata costruita sopra l’urbanizzazione di epoca romana coprendone o cannibalizzandone gli elementi architettonici nel corso dei secoli.

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Ed ecco come le tracce romane hanno finito per fondersi con quelle delle civilizzazioni successive, come nel caso delle mura che ancora conservano la propria imponente struttura e che, in alcuni casi, si fondono nella creazione di edifici senza tempo, come è il caso della Casa Sefus.

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Proprio davanti alla Casa Sefus si trova la Torre de l’Audencia che ospita una ricostruzione dell’antica Terraco che rende perfettamente l’idea della grandezza.

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Dell’epoca romana ancora oggi è perfettamente conservato l’anfiteatro, dove si tengono concerti e rievocazioni dei combattimenti dei gladiatori. Ma il pezzo forte della città è il gigantesco circo dove Ben Hur conduceva in modo spettacolare la propria biga. Si tratta di un complesso di 325 metri di lunghezza per 115 di larghezza che ha finito per ospitare l’edilizia popolare del ‘900. Oggi è possibile percorrere i tunnel che passavano sotto gli spalti e grazie a una certosina opera di scavi archeologici, anche il resto del circo sta lentamente venendo alla luce.

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Ma dai tempi di Tarraco la città si è evoluta passando per civilizzazioni successive che hanno lasciato segni indelebili nel tessuto cittadino. Ed è così che in una stessa piazza si possono trovare richiami anche molto evidenti alle varie epoche che si sono succedute.

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Come nella Plaça del Fòrum, dove, tra i tavoli dei bar fanno bella mostra di se i resti del foro romano. Chiusa al traffico automobilistico, Plaça del Fòrum è il luogo ideale per sedersi nel tardo pomeriggio e sorseggiare un vermouth o una caña (birra piccola) accompagnando il tutto con qualche tapas.


Grazie all’ampio spazio disponibile, non è raro che qualcuno porti casse e amplificatori per ballare in strada come si fa dalla notte dei tempi.

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Ma oltre alle viuzze del centro storico, vale la pena fare una passeggiata sulla Rambla Novauna passerella di 2,1 km che parte dal balcone del Mediterraneo e si spinge verso est, circondata da mirabili esempio di architettura modernista catalana.

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Ma oltre alla storia e all’architettura, a Tarragona c’è dell’altro, come la tradizione dei castellers, le torri umane in cui si sfidano da secoli i Tarragonesi e, ovviamente le dodici spiagge a ridosso della città dove ci si può rilassare e rinfrescarsi nelle più calde giornate estive.


In generale, il momento più suggestivo per visitare Tarragona è dopo il tramonto, quando le luminarie offrono un’atmosfera ancora più suggestiva a questa città dalla storia millenaria.

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