[Test] Ruote Shimano WH-RS500
Abbiamo provato l’ultima ruota in alluminio progettata da Shimano per il 2018, il nome commerciale è WH-RS500. E’ una ruota nata per durare nel tempo, robusta e precisa si trova fin da subito un buon feeling, ha un’ottima scorrevolezza e una buona reattività. Per tutte le uscite abbiamo utilizzato compertoncini Mavic Yksion Pro Powerlink (23mm a 8 bar), il telaio è invece un Colnago CX-Zero in carbonio, un monoscocca progettato per l’endurance con geometrie non troppo spinte. Gruppo Shimano Ultegra meccanico.
Indice
• Caratteristiche tecniche
• Come valutare la differenza di spinta
• Concludendo
Caratteristiche tecniche
Le ruote Shimano WH-RS500 esteticamente si presentano in colorazione nera con grafiche grigie e la pista frenante di tipo tradizionale in alluminio. Anche per il cerchio è stato scelto l’alluminio con profilo da 24mm sia per l’anteriore sia per il posteriore.
Il canale del cerchio è progettato per tubeless da strada ma è compatibile anche con i classici copertoncini. Questa caratteristica permette di avere maggiore flessibilità sul tipo di gomma da montare e non obbliga ad una scelta in fase di acquisto: è un dettaglio di cui tenere conto, soprattutto per i ciclisti meno esperti ed indecisi. Precisiamo che la larghezza esterna del cerchio di ben 20.8mm permette di supportare copertoncini fino a 32mm.
La lunghezza dell’asse anteriore è di 108mm mentre quella dell’asse posteriore è di 141mm e rende la ruota compatibile con cassette a 11v e, con opportuno distanziale, può essere utilizzata anche con trasmissioni da 9 o 10v.
Le peculiarità dei mozzi di queste ruote Shimano sono sia il sistema con sfere che ruotano su coni posizionati sull’asse centrale sia la tecnologia straight-pull. Quest’ultima caratteristica consente inoltre di alleggerire il materiale presente e quindi il peso complessivo, oltre che ottenere ruote più rigide e reattive rispetto a quelle tradizionali. Tutto ciò significa avere un sistema performante, di lunga durata e di una più semplice manutenzione ordinaria.
I raggi sono in acciaio inossidabile: per la ruota anteriore è stata proposta una raggiatura (n. 16 piatti) radiale a sinistra e a destra mentre per la ruota posteriore ne è stata scelta una tangenziale (n. 20 tondi) sia per il lato sinistro sia per il alto destro. I nipples sono esterni e, in linea teorica, ciò significa meno aerodinamicità ma gli effetti sono reali sono ad alte velocità e le crono non sono chiaramente il target per questo tipo di ruota.
Infine, quando si parla di ruote, sappiamo bene che il peso è uno dei fattori più importanti, in questo caso non siamo davanti ad un peso piuma ma è certamente uno tra i migliori per prodotti di questa categoria. Il peso complessivo dichiarato dalla casa giapponese è di 1649g, 705g (F) e 944g (R). Il prezzo di listino è di € 540,00.
La nostra prova
Durante i primi 50km, fatti tra la periferia ovest di Milano e la pista ciclabile che porta ad Abbiategrasso, le ruote hanno dato subito delle buone sensazioni: la scorrevolezza è alta, la guida è decisamente confortevole e danno immediatamente la sensazione di scaricare sull’asfalto tutta la potenza che imprimiamo sui pedali. Il terreno sconnesso del ciglio stradale permette immediatamente di avere una prova anche di come vengono trasmesse le vibrazioni e dobbiamo dire che la rigidità in questo caso non gioca troppo a vantaggio della comodità ma con un copertoncino da 25mm o addirittura da 28mm, compatibili da scheda tecnica, le condizioni dovrebbero migliorare. Approfittiamo dell’uscita infrasettimanale con poco “traffico” sulla ciclabile del Naviglio Grande per spingere sul lungo rettilineo che da Gaggiano porta ad Abbiategrasso, pur non essendo ruote da crono la stabilità e la precisione sono buone anche sopra i 40 km/h.
Nella seconda uscita, a distanza di pochi giorni dalla prima, portiamo a casa una decisa conferma di tutte le sensazioni provate. Questa volta ci concentriamo però soprattutto sulla frenata e mettiamo a dura prova la pista frenante in alluminio: le condizioni atmosferiche con molta umidità sono un ottimo test per capirne la vera efficienza. Il percorso è inoltre in gran parte cittadino e questo permette innumerevoli frenate, anche improvvise: non abbiamo mai avuto la percezione di una frenata poco affidabile, sempre lineare ed adeguata alla pressione posta sulle leve. Le aspettative sono mantenute: anche la frenata è senza dubbio all’altezza della casa giapponese.
Finalmente alla terza uscita riusciamo a provare la ruota in salita: per l’occasione ne scegliamo una tanto cara ai varesini, il Campo dei Fiori: le pendenza sono di tutto rispetto, la media supera il 7% con punte del 9%-10%. I primi chilometri scorrono via tranquilli senza stressare troppo ne le ruote – ne le gambe – ma appena passiamo l’incrocio con Santa Maria del Monte decidiamo che è giunta l’ora di divertirci, ci alziamo sui pedali e affrontiamo gli ultimi 5 km con continui rilanci ogni tornante: è qui che tutta la rigidità delle ruote viene fuori, l’accelerazione ad ogni uscita di curva è agile e rapida. I raggi in acciaio e la tecnologia straight-pull offrono quindi una guida reattiva e scattante. Nei tratti con pendenze del 10% per fare la differenza ci vogliono le gambe ma certamente le ruote WH-RS500 fanno tutto il loro dovere.
Anche in discesa le ruote si comportano egregiamente, buona stabilità in entrata di curva a velocità sostenute, nei tratti più tecnici la guida è facile ed agevole ed i cambi di direzione sono ben sopportati.
Dati del test | |
Uscite effettuate | 7 |
Km totali | 440 |
Uscita più lunga | 85 |
Dislivello totale | 1300m |
Ore totali test | 15h circa |
Dati del tester | |
Nome | Paolo Tarantino |
Età | 32 |
Km/annui | 10.000 |
Disciplina | Strada |
Test FTP | 200w |
Test soglia lattacida | 151 bpm |
Follow on Instagram | @paoltarantino |
Concludendo
La nuova coppia di ruote Shimano sono probabilmente uno dei migliori set di ruote all-around per ciclisti che cercano la giusta via di mezzo e una ruota versatile: le caratteristiche le portano ad affrontare con risultati eccellenti sia percorsi veloci e pianeggianti sia percorsi vallonati, se poi la strada inizia a salire sul serio tirano fuori li meglio di sé. Affidabili sia per la fattura sia per le prestazioni, la reattività è sopra la media di categoria. Decisamente sono uno dei migliori compromessi sul mercato per l’amatore che vuole il giusto comfort in allenamento e nelle uscite infrasettimali ma anche la performance durante le granfondo.
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