Un viaggio in Romania è stato l’occasione per prendere la bici ed esplorarne una delle regioni più affascinanti, la Transilvania, che da sempre suggestiona i suoi visitatori per la storia misteriosa dei suoi castelli, su tutti quello di Bran, meglio conosciuto come il castello di Dracula.
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È proprio Bran la destinazione di questa escursione in bici in giornata, che vede come punto di partenza Brasov, una cittadina della Transilvania meridionale situata a 200 km dalla capitale Bucarest.
Brasov merita senz’altro una visita di almeno un giorno, cosa che ci siamo concessi il giorno precedente la partenza per Bran. La sua piazza principale è circondata di case basse e colorate, mentre in un angolo svetta la famosa Black Church, la Chiesa Nera, che ha preso questo nome per il colore dei muri esterni anneriti dalle fiamme di un incendio divampato nel 1689. Si tratta di una delle chiese gotiche più grandi dell’est Europa.
Il clima in questa stagione, fine marzo, è ancora abbastanza rigido, considerando che Brasov si trova nell’interno a circa 550 metri di quota e l’arrivo a Bran è a 750. Sui bordi delle strade la neve è ancora visibile mentre abbonda decisamente sulle montagne dei Carpazi tutto attorno.
Per il noleggio della bicicletta ci siamo rivolti all’agenzia Active Travel, che fornisce delle discrete mountain bike ammortizzate in buone condizioni. Quelle da noi noleggiate avevano freni, cambio e sospensioni regolate di tutto punto, mentre abbiamo dovuto provvedere da noi per il gonfiaggio delle ruote. Insieme alla bici viene fornita anche una pompa, dei cacciagomme per l’estrazione dei copertoni e un minitool per le regolazioni base. Il costo è di 9 euro al giorno per bici e viene richiesto un deposito di 50 euro che viene poi restituito alla riconsegna delle bici.
La strada che da Brasov va verso Bran è un po’ trafficata e le macchine corrono abbastanza per cui bisogna prestare molta attenzione, soprattutto nel primo tratto; non vi è una corsia di emergenza per pedalare in totale sicurezza ma a volte vi sono tratti sterrati in cui rifugiarsi e pedalare a maggiore distanza dalle auto, seppure più lentamente per la presenza di terra e fango.
La prima località che si incontra dopo Brasov è Cristian, dove si può uscire per ammirarne la piazza principale raggiungibile da un piccolo ponte di legno che la collega alla chiesa del paese.
Dopo Cristian il traffico è notevolmente ridotto e si può pedalare con un minimo di tranquillità in più, ma pur sempre prestando la dovuta attenzione.
A circa due terzi del percorso si passa per Rasnov, un’altra località interessante ai piedi delle montagne. La piazza sta subendo dei lavori di rifacimento e dalla stessa è possibile ammirare la vecchia cittadella appena sotto la quale è indicato il nome della città con una scritta a caratteri cubitali che ricorda un po’ quella di Hollywood.
A Rasnov si sarebbe potuti arrivare percorrendo una strada alternativa di montagna che passa per la stazione sciistica di Poiana Brasov, allungando di qualche chilometro ma soprattutto svalicando un passo di oltre 1000 metri, che ci siamo risparmiati. Il vantaggio è che questa seconda strada è molto meno trafficata e, visti i tornanti, le auto sarebbero andate senz’altro più piano.
Naturalmente questa zona della Transilvania non è solo cittadine e castelli ma anche aperta campagna e, a volte, carretti di contadini trainati dai cavalli, fattorie e allevamenti di pecore.
Il dislivello, fin qui costante ma minimo, si fa sentire di più nell’ultimo tratto prima dell’arrivo a Bran, dove arriviamo nel primo pomeriggio appena in tempo per la visita del castello di Dracula, che in bassa stagione chiude i cancelli alle 4.
Il castello, che ha ispirato la descrizione del castello di Dracula nel romanzo di Bram Stoker, è assalito da visitatori ad ogni ora del giorno e forse la visita potrebbe essere organizzata meglio; ad ogni modo ne vale sicuramente la pena ed è possibile all’ingresso (costo 8 euro circa) noleggiare degli auricolari con l’audioguida anche in italiano.
Al suo interno ci sono diverse stanze che dal 1920 in poi sono state abitate dai sovrani del Regno di Romania, essendone diventata il castello di Bran la residenza ufficiale.
Per fare ritorno a Brasov è possibile prendere un taxi, molto economico, in cui riporre la bici opportunamente smontata delle ruote (noi siamo riusciti ad infilarne due) oppure uno dei tre pullman giornalieri.
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