La Valcamonica, in Lombardia, è un’ ampia valle che collega il lago d’Iseo al passo del Tonale e a quello dell’Aprica. Il suo svilupparsi da nord a sud la rende molto diversificata; partendo dalle località della sua parte meridionale, affacciate sul lago, salendo verso nord il paesaggio diventa sempre più montano. Gli itinerari da percorrere in bicicletta sono quindi i più diversi, dai percorsi all-mountain delle grandi cime, alle placide biciclettate sul fondovalle, agli innumerevoli sentieri single track nei boschi.
Circa a metà della Valcamonica si trova Bienno, un bel borgo medievale che, trovandosi nella parte centrale della valle, possiamo considerare un ottimo punto di partenza per le nostre escursioni sulle due ruote.
Da Bienno si può salire direttamente al Passo Crocedomini (1941m.), per proseguire su un itinerario già descritto in questo articolo; precisiamo che l’itinerario citato non è da farsi in giornata, ma può essere parte di un viaggio in bicicletta che si innesti sul tratto Lago di Garda – Valcamonica. Da Bienno inoltre si può ridiscendere sulla pista ciclabile fino al Lago d’Iseo (e di lì affrontare il periplo del lago, lungo circa una settantina di km) oppure affrontare la suggestiva Via Mala che sale in Valle di Scalve. Spostandosi verso nord, si segnala la pista ciclabile in sede protetta da Vezza d’Oglio a Ponte di Legno, con la possibilità di salire al Passo del Tonale anche con la cabinovia. Oltre a questi, sono possibili molti altri percorsi, anche per chi pratica mountain bike. Il limite è solo il tempo che avrete a disposizione.
Ci concentreremo qui su un percorso che si snoda da Bienno verso nord, fino a Capo di Ponte, per poi ridiscendere la valle con altre deviazioni fino a tornare al punto di partenza, toccando diversi luoghi di interesse anche culturale. L’itinerario è quasi integralmente su asfalto (con pochi e brevi tratti su terra battuta), ma vediamolo nel dettaglio.
Mappa
Partiti da Bienno si scende verso il fondovalle per innestarsi sulla Ciclovia della Valle Camonica che passa per Cividate Camuno, dove si transita in prossimità del Parco archeologico del teatro e dell’anfiteatro romani (informatevi preventivamente sugli orari di apertura, tel. 0364-344301) e dove è presente la sede del Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica (ingresso gratuito mar-sab 8,30-19, dom 8,30-14).
Si percorre la ciclovia in direzione nord (attraverserete una galleria ciclabile) fino alla deviazione per Losine (siamo a circa 10 km dalla partenza). Da qui si salirà a mezza costa sulla sinistra della valle, arrivando a 544 metri, attraversando vigneti e suggestivi borghi ai piedi del massiccio della Concarena, come lo stesso Losine, Cerveno, Ono S.Pietro, per poi scendere a Capo di Ponte. Qui potrete visitare il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri (ingresso 4 euro, orario estivo mar-dom 8,30-19; aperto anche festivi).
A Capo di Ponte la ciclovia finisce e si torna quindi verso sud, scegliendo in questo caso di percorrere il fondovalle, costeggiando in alcuni tratti il fiume Oglio, che terrete sulla vostra sinistra, fino a ricongiungervi alla parte di ciclovia già percorsa in precedenza (in prossimità del bivio per Losine). Transitati per Breno, dove attraverserete il fiume, proseguirete fino a Cividate Camuno e qui, dopo la galleria ciclabile già citata e se ne avrete voglia, riattraverserete il fiume per imboccare la strada che porta a Ossimo Inferiore (Altopiano del Sole); altrimenti proseguirete sul percorso fatto all’andata fino a tornare a Bienno.
Nel caso scegliate di intraprendere la salita per Ossimo, questa vi porterà dai 290 metri di Malegno ai 774 metri, in circa 7,5 km di dolce ma costante salita immersa tra prati e boschi. Arrivati a Ossimo Inferiore (calcolate da una a un’ora e mezza), potrete godere di una splendida vista dal belvedere dietro la chiesa parrocchiale; dopo esservi riposati, proseguirete su Via Nuova per scendere verso il fondovalle, seguendo le indicazioni per il Santuario dell’Annunciata.
Dopo circa 2 chilometri potrete lasciare temporaneamente la discesa, svoltando a destra, per fare una visita al santuario, altro punto privilegiato per ammirare la valle dall’alto (da questo punto si vede, a sud, una porzione del Lago d’Iseo). Finalmente vi gusterete la meritata discesa che in un baleno vi porterà in prossimità di Esine, da qui una leggera salita vi riporterà al punto di partenza.
L’itinerario proposto permette di scegliere tra la versione “lunga”, con la variante che include la salita a Ossimo (per un totale di 56 km) e la versione più leggera, che esclude la salita più impegnativa. In entrambi i casi sono molte le attrattive, a cominciare da quelle naturalistiche ma senza dimenticare le tante testimonianze storiche che questa valle alpina offre, dalla preistoria all’epoca romana, il tutto sotto la maestosità di splendide montagne come, su tutte, il gruppo dell’Adamello, con i suoi 3554 metri.
A Bienno tra le molte strutture ricettive è presente L’Orto di Balù, un B&B gestito con passione da Barbara e Luca, dotato di caratteristiche che possiamo definire bike friendly, come il cyclist corner nelle camere, curate e piene di personalità, una piccola biblioteca con mappe e materiali informativi sulle possibilità “ciclabili” del posto, la possibilità di custodire le biciclette al chiuso, la disponibilità di una piccola ciclofficina allestita da Luca, la sua competenza nel consigliarvi i percorsi migliori, sperimentati e selezionati personalmente. Le colazioni sono abbondanti, e a fine giornata ci si può riposare nel verde, tra i terrazzamenti che circondano la struttura, oppure facendo due passi nel centro storico.
In tutta la Valcamonica l’offerta enogastronomica è ricca, consigliata è la trattoria La Cantina di Esine, paese limitrofo a Bienno, che offre solo piatti della cucina camuna come l’orzotto all’aglio orsino, lo spezzatino di capra, le ricotte e molte altre pietanze rigorosamente locali, in un ambiente tipico ed accogliente.
La Valcamonica costituisce un’attrattiva da promuovere anche, e forse soprattutto, a livello cicloturistico, in quanto capace di collegare su due ruote natura, storia, enogastronomia, lungo numerosi itinerari che stupiscono per la varietà dei luoghi che permettono di raggiungere: laghi alpini, parchi naturali, parchi archeologici, testimonianze storiche, grandi montagne. La scelta la faranno la vostra forma fisica e il tipo di bicicletta che avete a disposizione; ma in ogni caso ricordate, dove ci sono grandi montagne ci sono grandi ciclisti…
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Seguendo le indicazioni Ciclopista dell’Oglio la cicilabile prosegue oltre Capo di Ponte fino a Ponte di Legno senza interruzioni; solo il tratto da Capo di Ponte fino a Forno Allione è pieno di saliscendi piuttosto impegnativi
Prego Fabio e buon viaggio!
La Val Camonica (e il Passo dello Stelvio) faranno parte del mio prossimo cicloviaggio (estate 2014). Grazie delle informazioni!
Finalmente la recensione di un itinerario che rende giustizia ad un territorio ricco di natura, arte, tradizioni, e perchè no, sapori! Complimenti!
Recensione molto bella e dettagliata, con precise e utili informazioni (numeri di telefono, orari, prezzi) per l’accesso ai punti di interesse incontrati lungo il percorso.
Il percorso proposto e’ un buon mix tra luoghi di interesse culturali, enogastronomia e soddisfazioni ciclistiche.