Coi bimbi sulla Claudia Augusta tra Rovereto e Avio

Coi bimbi sulla Claudia Augusta tra Rovereto e Avio

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Complice una giornata marzolina di caldo straordinario, inauguriamo la stagione ciclistica di famiglia con una facile e classicissima pedalata su una bella pista ciclabile delle nostre zone: quella che collega Rovereto ad Avio. Interamente dedicata alle due ruote, tranne pochi tratti in cui si condivide la strada con trattori e pochi altri mezzi agricoli, è ben segnalata e perfetta per pedalare in sicurezza, partendo in tre, su sei ruote, ma due bici e un carrellino, trainato da uno di noi due genitori. Partiamo da Rovereto, dove prima di partire prendiamo un caffè nella storica caffetteria Bontadi del centro storico e ci dirigiamo, in direzione sud, prima sulla ciclabile della città e poi, sempre nella stessa direzione, costeggiando il torrente Leno sulla sponda sinistra lungo il suo corso cittadino.

Bicigrill di Avio (4)

Mappa

Traccia gps | Mappa kml

Attraversiamo il torrente e lo lasciamo al suo termine naturale di confluenza nel fiume Adige, fiume che poi ci accompagnerà per quasi tutto il resto del tracciato. Da quando siamo in tre in famiglia, la nostra concezione di “bici e pista ciclabile” è decisamente cambiata: le esigenze del più piccolo di casa sono la priorità, quindi la presenza di strade sicure (quindi assenza di auto) prima di tutto, ma anche di parchi gioco, aree sosta, fontanelle sono le prime in lista nella scelta di un percorso adeguato alle sue richieste. Beh, la ciclabile che percorriamo non ci delude in questo: nel tratto che vi ho appena descritto, troviamo molte aree sosta e pic-nic, alcune anche con gazebo, e una piccola fonte dove rabboccare la borraccia. L’acqua lungo il percorso è un elemento che ci fa compagnia e rende la pedalata rilassante sia per noi che per il nostro bimbo, che immancabilmente si addormenta poco dopo la partenza, e si risveglierà a destinazione.

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Seguendo il corso del fiume non possiamo sbagliare strada quando la ciclabile all’altezza del paese di Mori si dirama in due, noi tiriamo dritto e poco dopo attraversiamo per la prima volta il corso d’acqua che in questo tratto è chiuso in un canale artificiale, superiamo l’enorme edificio neo coloniale che ha ospitato fino al ’83 la triste e indimenticabile storia della fabbrica di alluminio, la Montecatini. Da qui la pista si getta nella campagna tra vitigni e frutteti, è tutta asfaltata, ed è decisamente adatta per le prime uscite in bici per la quasi assenza di pendenza (tranne in alcuni e brevissimi tratti in zona Ala tra Pilcante e S.Lucia in cui troveremo due o tre strappetti in pendenza negativa all’andata, ma positiva al rientro).

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Volendo fare una sosta intermedia, ci si potrebbe fermare al Bar Amicizia, che si trova nella località Pilcante di Ala, appena fuori dalla nostra strada, dove il nome del punto di ristoro non delude di certo! Qui degna di nota è il paese di Ala, detta città della Seta per la sua antica tradizione cinquecentesca di produzione e lavorazione del prezioso tessuto.

Bicigrill di Avio (3)

Proseguiamo quindi lungo il nostro percorso, concepito sull’antica via romana Claudia Augusta, che collegava tradizionalmente il “mondo romano con quello germanico”, la nostra strada è sempre immersa nel verde tra il fiume e le campagne ed i boschi che sovrastano la valle. Quasi arrivati a destinazione il pupo si sveglia e chiede a gran voce “siamo arrivati? Ho fame!” ed in effetti, eccolo là, subito dopo un gruppo di case, ci imbattiamo nel Bicigrill Ruota Libera, dove ci accolgono con estrema gentilezza i gestori. Dal punto di vista gastronomico, il bicigrill è una vera chicca. Propone piatti abbondanti, stagionali e a prezzi decisamente abbordabili, una vasta scelta di dolci preparati e serviti con cura, squisite centrifughe, vasta scelta di birre. Insomma, abbondiamo. Poi un fornitissimo angolo per far giocare i bimbi in tutta sicurezza, dove il nostro bambino gioca e si diverte per quasi due ore.. e così noi ci riposiamo, godiamo del panorama sul castello di Sabbionara sul fiume e e siamo pronti a ripartire. Volendo, potremmo decidere di tornare a casa approfittando della stazione ferroviaria di Avio, dove alcuni dei treni regionali permettono il trasporto biciclette, ma decidiamo di rimetterci in sella e smaltire l’abbondante pranzo.

Bicigrill di Avio (1)

Bicigrill di Avio (5)

Di ritorno a Rovereto, concludiamo il nostro giro in bellezza poiché ci concediamo un ottimo gelato artigianale alla Gelateria Bistrot Zenzero nel centro storico di Borgo Sacco. Ci arriviamo attraversando il torrente Leno al ponte delle Zigherane (termine dialettale che traduco con “sigarettaie” poiché Rovereto ha ospitato a lungo la Manifattura Tabacchi dove a fine ‘800 iniziarono a produrre sigari, occupando circa 500 donne locali nella lavorazione del tabacco), ripassando per la foce del torrente sul suo argine destro per tornare ancora una volta lungo il fiume Adige, attraverso un breve tratto in salita, il Colle Ameno, che poi porta attraverso un piccolo ponticello in località Borgo Sacco, grazioso sobborgo di Rovereto, che non ha perso nel tempo il suo aspetto di villaggio fluviale. La gelateria si trova a due passi dall’antico Porto degli Zattieri, dove attraccavano zattere che trasportavano merci e legname attraverso il grande fiume.

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