Sono un ambientalista, attento alle questioni energetiche e alle emissioni generate dal mio stile di vita e questo significa che anche io, come molti altri, dopo aver letto l’appello del prof. Parisi a cuocere la pasta a fuoco spento, ho deciso di fare un tentativo.
Rientrato a casa dopo il lavoro, ho messo la pasta sul fuoco e, poco tempo dopo aver gettato la pasta, ho spento il fuoco lasciando che l’acqua ogni minuto meno bollente portasse a cottura le mie amate casarecce Garofalo.
Il risultato finale è stato molto deludente – molle fuori e duro dentro – e con un certo malumore ho terminato il mio piatto di pasta. Al momento del caffè, ho approfondito le mie ricerche per capire il mio sacrificio per il bene dell’umanità quanto beneficio avesse portato.
Così ho scoperto che rinunciando a un piatto di pasta cucinato come Dio comanda, potrei risparmiare la bellezza di circa 44,6 kWh in un anno per cucinare 23,5 kg di pasta.
Ma la domanda di fondo è: “44,6 kWh sono tanti o sono pochi?”
Per capirlo, ho cercato di paragonarlo a qualcosa che conoscessi meglio e così ho scoperto che un litro di benzina corrisponde a 8,9 kWh di energia.
In buona sostanza, il comune sentire oggi mi chiede di mangiare male per un anno per salvaguardare meno di 5 litri di benzina, cioè metà dell’energia che personalmente risparmio ogni settimana andando al lavoro in bicicletta invece che in auto.
Ma la cosa più preoccupante è la pletora di giornalisti che invece di fare fact checking e di mettersi a fare i conti, riporta pedissequamente la notizia, lasciando credere al popolino che mangiando male salverà la patria e il pianeta senza chiedersi, invece, quanto potrebbe fare la differenza fare due passi per portare i propri figli a scuola invece che andare in auto.
E allora mi dico che se il sistema attuale è arrivato a chiedere a noi Italiani di sacrificare la cosa più sacra che abbiamo, la pastasciutta, la situazione deve essere molto grave. Ma ancor più grave è che non riesca a mettere in discussione il rapporto tra gli Italiani e l’automobile che, evidentemente, è più forte del rapporto tra gli Italiani e la pasta.
Insomma, la pasta cotta nell’acqua fredda, mangiatevela voi ché tanto vi bevete tutto.
Dopo aver spento il gas metto coperchio e un canovaccio sopra. Penne , maccaroni e spaghetti vengono bene, bucatini , farfalle , ruote e fusilli li lascio a voi. Con l induzione il risparmio e’ minimo in quanto la pura energia per mantenere il bollore e’ minima. Ma sul gas sono proprio 10 minuti di fuoco sprecati per la mia pigrizia di dover andare a cambiare la bombola che notoriamente finisce sempre mentre si cucina.
Definire sacro un piatto di pasta…… Mah….. Parisi non fa altro che spiegare che la pasta cuoce comunque a fuoco spento… Sul risultato finale si val sul personale…. Con il famoso detto
E chi la vuole cotta… E chi la vuole cruda…. Ecc. Ecc… Farne una questione….. Ambientale… Viva la pasta al dente
ho iniziato a fare la cottura passiva durante il lockdown e continuo regolarmente. con alcuni tipi di pasta occorre avere l accortezza di lasciare un paio di minuti in più, con altro basta un minuto. il risultato è il medesimo, la pasta è ottima. non so quanto risparmio, ma comunque il risparmio c’è e se lo facessimo tutti forse si creerebbe un risparmio significativo sulla bolletta energetica e sulle emissioni di co2. Inoltre non fare parte del gregge significa proprio non fare ciò che fanno tutti.
A parte il fatto che si deve tenere un minuto in più e soprattutto con il coperchio sempre sopra, così da evitare la dispersione di calore… ma questo atteggiamento da “voi fate pure il gregge scemo, io non seguirò mai il sistema” ha veramente rotto. Nessuno qui é gregge, la società é una cosa molto molto variegata, e il fatto che qualche persona consigli questo metodo (metodo tra l’altro vecchio di secoli, mica inventato ora) per risparmiare un po’ non ha niente a che fare “col sistema attuale che arriva a chiedere agli italiani di sacrificare la cosa più sacra.. ect ect”. Giuro che nella vita si campa bene anche senza tutta questa arroganza, giuro. Ma le persone che vedono ogni cosa che non gli piace come parte di un sistema a cui bisogna assolutamente ribellarsi per non essere “parte del gregge”, sanno che cazzo é un sistema? sociale, culturale, politico ect. ect?
Consiglio spassionato per chiunque ragioni ancora in questo modo “voi gregge, io intelligente che ect.ect”: uscite fuori di casa. parlate con le persone. basta stare sempre a leggere gli articoli “anti-sistema”, o a scriverli, che poi finite a ragionare sempre in questi termini antagonistici generici e abbastanza ingiustificati. E inoltre, rispetto ai metodi per cucinare a risparmio, consiglio i canali social di Dario Bressanini, che é un chimico divulgatore e queste cose le spiega bene.
Grazie del commento.
La prossima volta legga per favore anche il contenuto e non solo il titolo.
Sennò è un attimo a finire per essere quelli che “voi gregge, io intelligente”.
Buone cose
Bravo, condivido tutto.
Sono anni che pratico la cottura passiva e vi garantisco che la pasta è ottima, il fatto è che non bisogna esagerare con lo spegnimento del fuoco troppo presto ma solo circa due minuti prima della cottura vera e propria!
La temperatura dell’acqua non scendere sotto gli ottanta gradi…
confermo quanto già scritto da altri, il metodo del fuoco spento funziona basta regolare un minuto in più, oppure assaggiare prima di scolare. la Garofalo è dura da cuocere anche con il fuoco alzato, quindi va da sé che un minutino i più glielo darei. il metodo comunque l’ho già sperimentato anni fa e funzionava. Saluti a tutti
Se proprio si volesse dare la colpa della crisi energetica alla pastasciutta, al limite meglio mangiarla cotta bene ma una volta meno alla settimana, sostituendola magari con una insalatona greca o un buon carpaccio, che quanto a cottura costano poco…
Buongiorno, condivido in pieno le Sue perplessità in merito al fatto di risparmiare sul cuocere la pasta…..se dobbiamo risparmiare evitiamo gli sprechi presenti ogni gg con le luci accese e l acqua calda inutile….magari evitiamo di prendere l auto quando non serve….teniamo un po’ meno caldo in casa….19 gradi sono già molti….ma soprattutto invece di dire agli altri di mangiare la pasta scotta perché non seguiamo un cultura diversa di interesse comune…..ad esempio se si liberalizzasse completamente l utilizzo ai privati dei pannelli fotovoltaici o delle turbine idroelettriche nei posti ove possibile si ridurrebbe il carico complessivo….penso che ogni persona potrebbe essere autonoma e gestire i suoi consumi senza dazio provvedendo nei luoghi lontani a produrre liberamente energia solo x se stesso…..magari si eviterebbe di comprare l energia elettrica delle centrali nucleari francesi….magari ognuno avrebbe modo di autoeducarsi e diffondere una cultura più costruttiva sul risparmio energetico…..insomma abbiamo le possibilità di migliorarci…basta solo che tutti insieme vogliamo la stessa cosa……ma purtroppo questo obiettivo va contro i singoli interessi di qualcuno a cui non interessa l Italia ed il suo popolo ma solo il suo portafoglio…..meglio tassare e comprare corrente da altri paesi che tenere il denaro nelle famiglie? ci sono tanti modi per produrre energia se si dà modo alle persone di averne convenienza.
Sono anni che lascio cuocere la pasta a fuoco spento, e uso 0.2- 0.3 litri acqua per 100 gr , qualsiasi viaggiatore (bici, trekker) che si rispetti sa che si fa così per risparmiare acqua e combustibile prezioso, e la pasta esce buona comunque.
Poi per carità se sono a casa metto magari 0.4 litri così non risotta, ma non vedo differenza a cuocerla con metodi tradizionali.
Ah, la mia pentola che viaggi o sia a casa è da un litro.
Come qualsiasi cosa serve esperienza , se no si passa per superficiali.
38 anni fa (quando mi sono sposato) mi hanno regalato una batteria di (buone) pentole corredate dal libretto di istruzioni in cui era descritto ciò che oggi viene spacciato come “novità “: la cottura della pasta a fuoco spento. Il metodo funziona benino purché si tenga conto dello spessore della pasta, della giusta quantità di acqua in rapporto al peso della pasta e, non ultimo, alla qualità della pentola (soprattutto allo spessore del fondo-pentola).
Io, con pentole adeguate, lo faccio da 40 anni.
Dopo il normale tempo di cottura basta accendere il ? per 15 secondi per portare la giusta temperatura.
Il gusto della pasta resta lo stesso.
Caro Paolo Pinzuti, anch’io ho fatto chcking
, come scrivi tu (ma perché non “ho provato”?) e dopo un paio di prove, darò che non me le bevo tutte, ma anche per sfida, faccio sempre delle verifiche quando possibile, ho sperimentato che calata la pasta, fatta bollire per circa tre minuti e lasciata poi in pentola coperta per tutto il tempo di cottura indicato sulle confezioni, la cosa ha funzionato; quindi si tratta di allungare di circa 2/3 minuti il tempo totale di cottura. Ora, se con un po’ di pazienza, si riesce ad ottenere lo stesso risultato, la pasta cotta e non male, con qualche litro di benzina in meno, in termini di risparmio ed emissioni, direi che sarebbe un risultato non trascurabile, se fatto da tante famiglie. Quindi, prova a fare un paio di tentativi con un po’ più di metodo, prima di sparare su ciò che gli altri si bevono
Ho provato anch’io ……….. devo confermare che il risultato è stato deludente. Medesima situazione : fuori molle e cruda all’interno. Evidentemente chi afferma che il risultato sia identico non sa cosa sia uno gustosissimo piatto di pasta al dente……..forse è ” tedesco”
Anch’io da 15 anni cucino la pasta col fuoco spento e il coperchio e nessuno che viene a mangiare da me se ne è accorto
Salve purtroppo con bollette gas raddoppiate il triplo pagavo l’anno scorso 80 euro a bimestre oggi circa 240 a bimestre ma in realta’ lo so che si risparmierebbe poco ma se lo facesse tutta la popolazione risparmieremo sul gas che ci rimane.
D’accordo su tutto e AGGIUNGO IL VERO PROBLEMA DELLA AUTOMOBILE E PORTARE I FIGLI A SCUOLA:
SONO LE STRADE:SENZA MARCIAPIEDI,SENZA REGOLE,STRETTE BUCATE E FREQUENTATE DA AUTOTRENI FURGONI DATATI E SIMILI…A VELOCITÀ FOLLE. SE IL SINDACO TI RISPONDE-NON SERVE NEMMENO METTERE RALLENTATORI…NE CARTELLI,…DA CHI VAI?VAI IN MACCHINA.
Fatto cucinato pasta a fuoco spento dopo ebollizione messo coperchio e lasciato cucinare x tempo cottura…devo dire che il risultato e’ stato ….ottimo…provate !!!!
sono perfettamente daccordo. discorso ragionato e ragionevole.
Hai messo il coperchio sulla pentola? ?
Ma voi ultimi vi bevete di tutto veramente!!!!
Bellissimo articolo!!
Buon appetito..
vorrei andare a casa di questi signori per vedere cosa mangiano, come si lavano e soprattutto se hanno delle bollette da pagare!! come diceva Toto’ :ma mi faccia il piacere!!
questi politici ci porteranno al disastro economico. fanno proposte tecnicamente assurde perché incapaci di risolvere i problemi dell’energia che l’Italia ha da anni.! Dopo la pasta dovremo rinunciare anche al ragù che deve cuocere per ore???
Eppure basterebbe un po’ di educazione scientifica per contenere gli sprechi, ma gli italiani sono ignoranti, compresi i giornalisti che confondono i KW con i KWh.
Hai ragione, mio marito da un po’ di tempo fa la stessa cosa ma io ho sempre sospettato che abbia nelle vene un’influenza maligna Vikinga ( di origine calabrese ma con occhi azzurri e capelli biondi, fa abbinamenti strani e mette nei piatti classici italiani sempre qualche spezia che non c’entra niente) …insomma io sto attentissima all’ecologia ma la pasta va cotta come Cristo comanda.
È da decenni che cuocio la pasta a fuoco spento e non ho mai trovato differenza, anzi, la mia viene anche più buona. Se lo si fa bene, sono gli stessi chef a consigliarlo. Per la questione energetica, è ovvio che una persona sola non fa differenza, ma il calcolo si deve fare sui milioni di famiglie italiane che ogni giorno cuociono la pasta. Allora sì, che comincia a fare la differenza! Ciò non toglie che anche l’indicazione che ha dato lei, di usare meno l’automobile, sia sacrosanta…
Primo la pasta non esageriamo…non è la cosa più sacra che c’è se no mi vengono dei dubbi sullo scrittore.
Maggiori dubbi mi vengono quando qualcuno tenta di opporsi a delle argomentazioni scientifiche di un premio nobel.
Detto ciò la pasta mi è venuta perfetta e non solo la pasta.
Credo che l’ autore dell’ articolo non abbia capito proprio la procedura. .
a me è venuta meglio rispetto alla cottura normale.poi voi siete miliardari quindi non vi rendete conto che la gente deve risparmiare
??
Io uso questa tecnica da anni e mi trovo benissimo.
Dopo aver buttato la pasta copro la pentola, lascio che il bollore faccia la schiuma fino al colmo è spengo il gas. Conteggio un minuto in più e il gioco è fatto.
Non notò differenze di cottura col sistema tradizionale.
Il problema è che siamo abituati bene, i nostri nonni hanno una visione del risparmi più virtuosa rispetto alle nuove generazioni di viziati.
Scusate .. . ma ne sono convinta!!!
Meglio mangiare la pasta come Dio comanda e lasciare perdere tutte le guerre e le armi di questo folle mondo. Sforziamoci di migliorare. Siamo al mondo per questo.
Concordo che 5 LT di benzina l’anno sono ridicoli, ma se li moltiplichiamo x 20 milioni di famiglie il risparmio energetico aumenta. Se poi oltre alla pasta (dove consiglierei di spegnere il gas e coprire la pentola a metà cottura per evitare l’effetto morbido fuori/crudo all’interno) si applica anche a uova, verdure lessate e altri alimenti di breve cottura mi pare potremmo contribuire al risparmio su scala nazionale. Poi ognuno è libero di comportarsi come meglio crede
1- non devi salvare il mondo te da solo… ma se tutti diamo un piccolo contributo si può fare qualcosa
2- hai lasciato il coperchio sulla pentola quando lo hai spento? Per cuocere, la pasta deve stare sopra gli 80 gradi, meno di 100 dell’acqua bollente al livello del mare; ma per avere 80 gradi per gli 8-10 minuti della cottura devi evitare che il calore si disperda e quindi mettere il coperchio. Se hai un termometro, controlla la temperatura dell’acqua a fine cottura: se è sopra 80 gradi la pasta è cotta, se no no! Io uso questo metodo da anni e non trovo differenza con la pasta cotta in acqua bollente per tutto il tempo.
almeno sulla pasta non rompete le scatole
Esattamente come dice lei riguardo a certi giornalisti, ogni cosa per essere fatta bene andrebbe appunto fatta bene. È un sistema per cuocere alimenti non certo scoperto oggi. Ma come tutti i sistemi va eseguito con alcune regole, esattamente come altri metodi di cottura per qualunque altro cibo. Non sarà certo un sistema per risolvere i problemi energetici, chi lo vende come tale prende in giro l’intelligenza dei cittadini, ma il metodo in sé funziona. Un saluto
Teniamo le lampadine inutili spente e mangiamo pasta come si deve.
La guerra NON è Ucraina – Russia.
La guerra è Usa – Europa ( per distruggerla commercialmente ) quando i migliori ed i geni l’avranno capito sarà troppo tardi.
Se non vogliono capirlo è perché fanno parte del problema e sono alleati con il nemico.
se la pasta non si è cotta l hai cotta in modo non corretto.
io lascio che l acqua bolla coprendo la pentola, quando bolle butto la pasta, ricopro la pentola e dopo 10 secondi spengo il fuoco. dopo 14 minuti la mia pasta è cotta perfettamente. me la mangio si la pasta cotta a fuoco spento come dici
la pasta cuoce benissimo se si butta a perfetta ebollizione, si copre con coperchio aderente, si riporta ad ebollizione e spegne quando le bollicine raggiungono il coperchio, facendo leggera pressione sullo stesso coperchio; del le pentole sono adeguate i tempi di cottura sono esattamente quelli indicati in etichetta, è facile adeguare la cottura ai gusti, basta scolare un po’ prima se la si vuole più al dente. io faccio così da più di 20 anni, più per comodità che per risparmio. e nessuno dei Mieli ospiti ha mai notato la diversità di metodo.
Invece di perseguire queste stupidaggini ipocrite, dall’uso dell’auto alla pasta, iniziate a pensare a quanto inquina in 10 minuti un caccia da guerra oltre a massacrare uomini, donne e bambini scopo per il quale è costruito e alle decine di migliaia di morti ogni anno in conflitti di ogni genere.
No, tutti a sperare di salvare il mondo pedalando come schiavi nubiani per raggiungere vette immacolate con uccellini e caprette, senza vedere che il cielo è arroventato dai massacri del nuovo millennio.
o siete ipocriti o siete ignoranti o, più facilmente, entrambe le cose.
Credo che lei stia dicendo stupidaggini, la pasta resta un po’ al dente e va benissimo, ma perché ogni volta si deve creare un problema?
Ecco un ambientalista attento a cui però non dovete togliere le sue ” casarecce Garofalo” per niente al mondo.Visto che hai fatto approfondite ricerche ti consiglio questo link sulle varie paste Garofalo compresa,.
https://ilsalvagente.it/2020/11/27/butta-la-pasta-7-marchi-su-20-contengono-glifosato-il-nostro-test-in-edicola/#
Detto questo, più che per risparmiare, il metodo di cottura è indicato per favorire la consapevolezza del risparmio energetico, abitudine sconosciuta a quasi tutti, ambientalisti compresi.
Comunque il fatto di paragonare il risparmio ad un consumo cosa c’entra? Gas contro benzina, se risparmi 5 euro di gas, 10 euro di luce, 30 euro di benzina, 10 euro di acqua a fine anno avrai risparmiato 55 euro e fatto bene al pianeta, magari bastasse andare in bicicletta, le macchine ormai, con i motori e marmitte moderne inquinano molto ma molto meno delle caldaie e dei condizionatori a manetta a cui tutti, ambientalisti compresi, non sanno rinunciare, oltre che alle casarecce Garofalo ovvio!
Una mancanza di approccio scientifico purtroppo da entrambe le parti. Spegnere la fiamma quando si butta la pasta richiede che si usa una quantità elevata di acqua in modo che la diminuzione di temperatura sia limitata e non influisca sulla cottura della pasta. Ma in questo caso riscaldare una quantità elevata di acqua comporta un consumo maggiore di una quantità ridotta di acqua, ma mantenendo il fuoco al minimo necessario per evitare che l’acqua si raffreddi.
in altre parole, se non si definiscono esattamente le condizioni rimangono parole estive e si può dimostrare il contrario di tutto
Ed utilizzare una pasta di bassa qualità porta ad una pasta scadente indipendentemente che si spenga o no il fuoco quando si mette
La tecnica della cottura a fuoco spento non è un’idea balzana tirata fuori solo di recente da qualche scienziato con il solo scopo di far risparmiare energia, ma è stata proposta in passato anche da dei cuochi importanti (Sironi, Scabin e addirittura Gualtiero Marchesi, che la chiamavano “cottura passiva”).
Personalmente cuocio la pasta a fuoco piuttosto vivo , che bolla discretamente ma non troppo.
La scolo ancora al dente e finisco di cuocerla in padella ,saltandola in maniera da amalgamare bene l’eventuale condimento.
Mentre mangio non guardo la TV , che non ho.
Ascolto della musica se mi va, altrimenti sto in silenzio e mi evito l’assordante rumore di questa epoca sconclusionata.
Considerato che ho una sonda e ho TESTATO che dopo 10 minuti l’acqua è ancora a 99 gradi (a più di 100 non arriva, nemmeno con un lanciafiamme, visto che evapora), si può cuocere eccome col fuoco spento. Anche se scendesse a 97 o 95 non cambierebbe niente.
È chiaro che sia stato sbagliato qualcosa nella cottura. Gli altri commenti hanno già spiegato come fare e quindi non ripeto.
Io faccio comunque la mia parte, anche per le mie tasche.
Come al solito una pletora di leoni da tastiera, (tranne pochissimi) ha capito cosa voleva dire l’articolista, e giù con consigli su come si cuoce la pasta.
Detto fra noi la pasta senza cuocerla fa schifo; ma il giornalista intendeva dire altro: se serve mangio la pasta anche in questo modo ma il risparmio , si tenga conto in un anno è talmente esiguo ,che uno si chiede se conviene. Allora x risparmiare gas meglio le domeniche a piedi che fanno molto meglio alla salute ed il risparmio è centuplicato per mille .
Ciao Leoni.
Mi spiace non tanto aver letto un semplice parere personale (sicuramente conseguito da un’esecuzione errata del metodo), ma che il tutto fosse condito da tanta arroganza. Da mesi cuocio ogni giorno ogni tipo di pasta a fuoco spento ed è venuta sempre perfetta. Il risparmio? Per me non è solo quello monetario o personale; sono tante le gocce che formano l’oceano…se tutti ci sentissimo delle gocce, potremmo cominciare a pensare di dare un futuro all’oceano. Ci pensi, invece di criticare (con un’inutile retorica) una cosa solo perché a lei non è riuscita!
Utilizzo il metodo con ottimi risultati.
Questa estate grazie soprattutto all’abbassamento della temperatura del boiler acqua calda da 65 gradi a 45 ho consumato la metà del gas di anno scorso.
Nell’inverno entrante risparmierò ulteriormente facendo fare la doccia a moglie e figli a casa della suocera!
Eheh si occorre iniziativa in questi tempi così difficili.
Altro che caldaia ibrida …… maglioni, calzettoni e berrettina così quasi non accenderò il riscaldamento.
Ovviamente aspettando con ansia che costruiscano le nuove centrali nucleari italiote; male che vada le fughe radioattive pare che “scaldino”.
Che altro dire, vi ricordate che nei primi tempi di covid qualcuno ha coniato il motto “Nulla sarà più come prima”?
Altro che Nostradamus!!!
Io lo faccio sempre e funziona. ovviamente con coperchio. Fra i principali vantaggi metterei l’evitare di tenere accesa la cappa, che oltre a consumare energia fa tanto rumore.
Per quanto riguarda il risparmio energetico penso si debba considerare non il singolo individuo ma tutte le famiglie italiane. Certamente non risolverà il problema energetico, ma tante piccole “buone prassi” penso possano aiutare
bravo , anche io penso che sia solo fumo negli occhi. per non parlare dello stand by del tv oppure del Pc. Chissà cosa pensano di risparmiare spegnendo apparecchiature che poi al riavvio consumano molto di più.
Senza contare che le continue ripetute accensioni riducono la vita del dispositivo. Per risparmiare tagliate i capelli, meno shampoo ,meno acqua calda, meno asciugacapelli. Asciugacapelli =2000W.
Io ho provato anni fa e sono anni che cuocio la pasta a fuoco spento, al dente, perfetta.
Si tratta di imparare.
I tuoi 5 litri di benzina risparmiati, sempre che i conti siano corretti, moltiplicati per milioni di famiglie e centinaia di pranzi all’anno non sono una cosa trascurabile.
Ai commentatori che dicono che la guerra di aggressione russa in Ucraina è una guerra degli americani che ci vogliono vendere il gas dico che non hanno che da scegliere una dittatura a scelta e andarci a vivere. Io non permetterò, per quanto possibile, che quella gente venga a toglierci la libertà.
Aggiungo che gli americani non hanno gas da vendere, basta informarsi e non bersi le baggianate dei fenomeni da bar.
Inutile arrampicarsi sugli specchi, la pasta cotta come suggerisce Parisi non da lo stesso risultato rispetto al metodo classico. Dopo numerose prove con vari formati e marchi il risultato rimane pressappoco identico: molle esternamente e dura all’interno. Per risparmiare gas efficacemente sono altri i metodi. Illudere le persone con queste “notizie” è indegno.
ma voi conoscete davvero la pasta!?sapete cose?siete tutti cuochi dell’insaputo, ingoiate solo per riempirvi !? ma almeno siate compiacenti della vostra ignoranza e non dispensate stupidaggini:un piatto di pasta per dichiararsi tale bisogna tenere a bollorel’acqua per tutto il tempo che si cuoce con la pentola scoperta e chi dice altro si faccia visitare da un psichiatra. camminate a piedi allora si che risparmiate.
Posso anche concordare che il risparmio energetico è limitato, ma la questione è in questo momento soprattutto legata al metano quindi il paragone con la benzina non mi sembra abbia molto senso.
Essere ambientalisti significa poco e nulla .Dovresti comprarti delle pentole che mantengano la temperatura parliamo di (medio buona qualità). Dopo dovresti capire che pasta stai usando per la cottura. ecc…L’ unica cosa che si capisce è che la cucina non è per tutti.
A me, con una buona pasta di semola, ha sempre funzionato (non ho aspettato il prof. Parisi per farlo), ma con il coperchio (utile anche per raggiungere prima la temperatura di ebollizione) ed una buona pentola, con il fondo adeguato che si mantiene caldo a lungo.
Se la pasta non si é cotta bene i casi possono essere svariati
– era un tipo di pasta per la quale serve una tempistica incompatibile con l’abbassamento fisiologico della temperatura
– hai buttato la pasta senza aspettare che riprendesse a bollire
– non hai chiuso la pentola (é indispensabile)
– vivi su un pianeta diverso dalla terra
Non è un’opinione questo sistema
la pasta cotta in quel modo va fatta prima di tutto con pentole adatte, poi bisogna riportare a bollire l’acqua con la pasta dentro con il coperchio, far bollire per circa 3-4 minuti e poi senza alzare il coperchio spegnere e aspettare la cottura indicata sulla busta con 2 min in più.
il gas che c’è sotto l ‘adriatico ha costi di estrazione talmente alti (per la distribuzione e la dimensione ridotta dei giacimenti )che ci conviene prendere il gas da rigassificatori venduto a caro prezzo dai nostri amichetti statunitensi con cui siamo già in affari contribuendo di tasca nostra alla loro guerra.
dovevi mettere il coperchio
Einstein diceva che la stupidità umana è infinita
quello della pasta ecologica cotta male e ‘ un esempio
come il gas che abbiamo in adriatico e sotto la pianura padana ma che gli stupidi non vogliono che si prenda
scusami bene, se tu riesci a mangiare in quel modo significa che hai sempre mangiato male , nemmeno il mio cane oserebbe mangiare una pasta c9tta in quel nodo.
Vergognoso arrivare a sti limiti, voi pensate che i politici o comunque gente che economicamente benestanti o ricche come appunto i politici che andrete a votare, seguano ste norme?
Buon giorno a tutti ,e visto che di questo si parla ,vorrei dire la mia prova fatta ancora due mesi fa ,alla prima notizia letta ,e mi son detto ” perché nn provare “? Allora devono passare tre mt di bollitura effettiva della pasta che sarebbe un quarto grosso modo della cottura …poi mettere il coperchio dopo una bella mescolata e lasciare il temoi descritto della confezione …questo vale anche per il riso in bianco
Io provato qualche minuto in più con coperchio sia pasta che riso il risultato è stato ottimo
chi lo dice allo scienzatone che ha scoperto l’acqua calda? Chi produce birra lo sa , fin dal 1100 o giù di lì, che per la gelitificazione bastano temperature ben al di sotto dei 100°. Per cuocere la pasta bisogna raggiungere la gelitificazione degli amidi.La pasta si può cuocere senza la ebollizione dell’acqua, e questo è già noto da anni! Che poi possa piacere o meno sono gusti personali, per esempio a me piace cotta ,in modo classico, 1 minuto in più della ricetta. Poi c’è l’argomento economico, ed effettivamente pochi euro di risparmio per famiglia moltiplicato milioni di famiglie fanno milioni di euro di risparmio. Ma, in conclusione, come spiegato nell’articolo, ci sono altri modi di risparmiare e continuare a lasciarci il piacere della pasta cotta a puntino, magari spegnendo il fuoco un paio di minuti prima. Personalmente che un premio nobel ci inviti a cuocere la pasta a fuoco spento per risparmiare , come già detto risaputo, mi pare poco nobel, forse ignobel sì.
1) devi mettere il coperchio quando spegni il gas
2) i tempi di cottura si allungano di uno o due minuti
2) se riesci a sbagliare, significa che non hai mai cucinato in vita tua!
Utilizzo paste di qualità ed in particolare preferisco tra Voiello ed in particolare la Molisana. Mando in ebollizione l’acqua e “calo” la pasta: aspetto quei tre minuti che ritorni l’ebollizione e spengo. LE PASTE DI QUALITÀ OLTRE A TENERE LA COTTURA NON PERDONO AFFATTO LA LORO CARATTERISTICA. Ol risparmio del gas è notevole.
Chapeau, finalmente qualcuno che ragiona con la propria testa e non segue l’onda di qualche Nobel di turno che farebbe meglio ad occuparsi di cose serie. Stendiamo poi un velo pietoso sul lavoro di tanti giornalisti. Grazie di cuore per la ricerca accurata della verità e la sua condivisione.
io è anni che cuocio a fuoco spento e nessuno ha mai notato la differenza. commenti idioti da gente ignorante
Sono d’accordo:la pasta va cotta come Dio comanda a fuoco acceso.
Sinceramente con le pentole che ho a casa, da sempre tengo il fuoco spento dopo aver messo la pasta. E sinceramente è sempre stata cotta correttamente, anche perché quando la mangio anche semplicemente al ristorante non vedo alcuna differenza nella cottura
Io da brava indisciplinata metto tutto a freddo e faccio andare 14 minuti, almeno quando preparo solo per me. Ho una buona dentatura e uno stomaco forte, anche perché condisco con aglio e olio invece di usare i sughi pronti
Se sei così bravo nel trovare a cosa corrisponde, in termini di consumo di energia, il risparmio energetico sarai anche in grado di moltiplicarlo per, facciamo 25 milioni, immagino.
Così come, visto che sei in vena di esperimenti, dovresti sentirti in dovere di provare altre marche di pasta, oltre a quella che hai voluto nominare a tutti i costi, lodandola.
Con questo tuo articolo hai al massimo dimostrato che sei un pessimo recensore che mette i suoi pregiudizi prima di tutto….
io invece penso che risparmiare 44,6 Kwh all’anno sia una cosa più che importante, direi fondamentale pur di mantenere le sanzioni alla Russia brutta e cattiva. Anzi proporrei, al posto della frittata di asparagi, di mangiare un asparago crudo alternandolo a un sorso di uovo da bere; Carne ai ferri da sbranare cruda; spinaci da brucare a 4 zampe direttamente da terra; Parmigiana di melanzane da sostituire con panino composto da: due fette di melanzana cruda con dentro pomodoro crudo da passata, scaglie di parmigiano, foglie di basilico… e alla fine del pasto due bei chicchi di caffè da sgranocchiare e un buon sigaro acceso con un tizzone ardente come saggiamente si faceva nel vecchio west..
sono quasi tre anni che mi metto a cuocere la pasta a fuoco spento dopo 4 o 5 minuti spengo tutto e la pasta cuoce perfettamente ..non lo faccio per risparmiare ma ho notato che il gusto e diverso e mi trovo bene
Sei un polemista di mestiere. È scientificamente dimostrato che si ottiene la stessa cottura spegnendo il fuoco per 10 minuti con il coperchio che tenendo in ebollizione l’acqua. La tua prova è la tua incapacità di fare un piatto di pasta. È come se io mi mettessi a dire che il Passo del Tonale è più facile fare in monomarcia.
Da diversi mesi sia io che i miei familiari abbiamo adottato questo metodo, cucinando con successo la pasta sia integrale che di semola, sempre di ottima qualità. Aggiungendo l’accorgimento di sovrapporre un pezzo di stoffa di medio spessore prima di chiudere la pentola con il coperchio, il calore e il vapore si mantengono perfettamente, creando le condizioni ottimali per la cottura, rispettando la durata complessiva di tempo di cottura indicata nella confezione. Non si comprende pertanto la diffidenza verso questo sistema promosso non a caso dal Nobel Parisi, così come la spocchia da parte di alcuni chef con la puzza sotto il naso.
io ho.provato e non ho.notato nessuna differenza tra le due cotture. Prima di parlare o scrivere, provate veramente.
…. Pensa se si devono lessare le patate….
L’acqua (salata) deve arrivare all’ebollizione, ma quale acqua fredda!? ? Ecco perché è venuta male. Dopo che l’acqua ha raggiunto l’ebollizione, allora ci butti la pasta, spegni il gas e copri col coperchio, attendi i minuti di cottura indicati sulla confezione e la pasta è cotta! Risparmi dai 5 ai 10 min di gas. Certo per una persona è niente ma se tutte le famiglie lo facessero ogni giorno sarebbe un bel risparmio soprattutto per le scorte nazionali. Ma se divulghiamo inesattezze come in questo caso, nessuno lo farà nel modo corretto.
come no non mo sfiora neppure l.idea di provare questa esperienza .
non ci credo , non ne vedo l’utilità. magari lasciate laacxhina in garage e.vedrete che per l ambiente sarà un toccasana ,a quello non viene detto bisogna continuare a fare soldi giusto ?
Per me, possono dire e fare quello che vogliono. Però, io non ascolto nessuno. La pasta la cuocio come l’ho sempre cotta, al dente e con acqua che bolle!
Confermo. Bressanini è chiarissimo al riguardo, con tanto di dimostrazione scientifica. Funziona.
Pasta cotta a fuoco spento e condita con un sugo di blatte come mamma Europa vuole
per cuocere bene a fuoco spento inanzi tutto l’acqua la si porta a bollore si butta la pasta e si aspetta che ritorni a bollire..poi se spegne tutto e si aspetta 15 minuti …la cosa fondamentale è mettere il coperchio e lasciarlo chiuso …si risparmiano 5 minuti di gas ad ogni pastasciutta …non sarà molto ma per un pensionato è molto
Solo perché qualcuno ha avuto risultati insoddisfacenti non è detto che la tecnica della cottura della pasta a fuoco spento sia da buttare in toto. La Garofalo e la Molisana sono due marche di pasta che notoriamente ci mettono tanto a cuocere, ben più dei 12-13 minuti solitamente indicati sulla confezione. Oltretutto bisogna considerare altri fattori: le pentole devono essere di buona qualità con un fondo pesante che non disperda troppo il calore, la quantità di acqua dev’essere adeguata, se si abita in montagna l’acqua bolle ad una temperatura inferiore, ecc.
Oltretutto non è che si debba per forza scegliere tra spegnere il fuoco subito o a fine cottura. Anche soltanto spegnerlo negli ultimi 5 minuti può portare nell’arco di un anno ad un risparmio tangibile, soprattutto di questi tempi. Io lo faccio spesso e la pasta viene perfetta ugualmente. Alla fine basta fare qualche prova, dando qualche minuto di gas in più in caso di risultati deludenti.
Mi ritengo preparato nel settore, la pasta va cotta solo come facciamo da sempre.
Queste persone vanno mandate a lavorare.
Da tempo cuocio la pasta “risottandola”, risulta più buona e si cuoce in pochissima acqua.
Lo faccio da sempre quando cucino pasta nei trekking per risparmiare la bomboletta, con cappelletti e tortelli va decisamente meglio.
In famiglia, cuocere la pasta col fuoco spento ad un certo punto da che si è buttata è la norma, da anni ( Noi ci proviamo a fare piccole cose quotidiane, per salvaguardare un po’ questo mondo, tipo non prendere la macchina anche per brevissimi tratti) .
Noi siamo forti mangiatori di pasta, e sinceramente la differenza di gusto, fra i due metodi, non la sentiamo.
Quindi penso che forse è da mettere a punto la tecnica .
Immagino che però il focus dell’articolo volesse invitare a verificare sempre le notizie e i suggerimenti, in senso più generale, giusto? E questo è giusto.
Però in questo caso, indipendentemente dal confronto con la benzina, visto quanta tanta pasta mangiamo noi italiani, obbiettivamente tenere la fiamma accesa quando la pasta sarebbe uguale con il sistema suggerito, è uno spreco, secondo noi, e sui grandi numeri, il risparmio ci sarebbe.
Quindi, sarebbe utile provarci.
La pasta a fuoco spento è buonissima TANTO come quella a fuoco acceso io lo faccio NON da ora e NON c’è alcuna differenza!!!
buona sera a tutti funziona solo con quelle ad induzione che i fornelli rimangono caldi per un bel po’ quindi la pasta cuoce a metti il coperchio solo per 2 minuti altrimenti il bollore esce fuori
E vabbè ce ne faremo una ragione.
Anche io ho provato a cuocere la pasta a fuoco spento e non ho trovato alcun problema nella cottura.
Suppongo che importante sia una pasta di qualità, possibilmente di grano nostrano. Ho provato con 4 marche diverse ed una sola mi ha “deluso”. Non fatico a dire che era la meno costosa delle 4.
Tanto vale farla risottare da 0. Non è malvagia. Sta cosa del fuoco spento non mi convince ma tenterò un giorno.
Se non mangiamo, risparmio doppio
io da oltre un ventennio faccio cuocere la pasta a fuoco spento e mai avuto problemi, certo è che è meglio farlo con delle pentole tipo MC o Mundial casa, lo stesso faccio con il riso…vi dirò di più, se prima di cuocere il riso lo si lascia un ammollo un paio di ore, oltre che diminuire li dice glicemico, il tempo di cottura si dimezza almeno
40 anni fa abbiamo acquistato le pentole in acciaio con fondo termico della famosa ditta a tre lettere, durante la dimostrazione hanno cucinato la pasta proprio in questo modo, 1/4 del tempo di cottura a bollore e 3/4 a fuoco spento, al termine l’acqua era limpida ancora a 75 gradi e la pasta cotta al dente, finita di cuocere saltata in padella, da allora (40 anni) mai sbagliato una pastasciutta.
Parli di fact checking? Allora comincia a informarti meglio prima di scrivere cavolate, e impara a cucinare, cuocere a fuoco spento non vuol dire in acqua fredda.
“Mentre l’acqua bolliva ho versato la pasta, ho atteso che riprendesse bollore e ho messo il coperchio abbassando al minimo il gas”, queste le sue testuali parole. Chi scrive l’articolo dice cose diverse da lei ed esattamente:”ho messo la pasta sul fuoco e, poco tempo dopo aver gettato la pasta, ho spento il fuoco lasciando che l’acqua ogni minuto meno bollente portasse a cottura le mie amate casarecce Garofalo”.
Caro Pinzuti,
dopo aver letto il suo articolo mi sono incuriosito.
Mi sono detto: “con questo risparmio non salverò il pianeta ma un piccolo contributo lo posso dare, così come quelli che si muovono a piedi, in bici o monopattino non elettrico.
Tentar non nuoce e così oggi mi sono fatto le conchiglie in bianco (di più non so fare).
Mentre l’acqua bolliva ho versato la pasta, ho atteso che riprendesse bollore e ho messo il coperchio abbassando al minimo il gas.
Ebbene dopo 11 minuti, come dice l’etichetta della pasta, ho scolato e…..miracolo la pasta era cotta al punto giusto con grande mia soddisfazione.
Quindi mi dica pure di mangiarla io la pasta cotta a freddo, perchè è vero…la mangio.
Buona vita.
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Magari ci capisci di più…
Personalmente cuocio la pasta a fuoco piuttosto vivo , che bolla discretamente ma non troppo e la scolo ancora al dente poi finisco di cuocerla in padella ,saltandola in maniera da amalgamare bene l’eventuale condimento.
Mentre mangio non guardo la TV ,che non ho.
Ascolto della musica se mi va, altrimenti sto in silenzio e mi evito l’assordante rumore di questa epoca sconclusionata.
Condivido?
Il principio dell’attenzione alla sostenibilità è quello che conta. Difendersi dicendo che tanto questo minimo “sforzo” è inutile è il giusto atteggiamento per far andare tutto male. Agire spostando gocce crea il presupposto per spostare fiumi.
Btw la pasta cucinata a fuoco breve è perfetta. Bisogna solo ragionare un minimo per capire come mai e le condizioni che vanno rispettate. Come tutte le cose del resto.
Durante l’estate ho visto sempre più natanti a motore scorazzare nei nostri mari e mi chiedo come sia possibile che una attività del genere, che sicuramente non è qualcosa di necessario, non venga limitata in virtù della crisi energetica, mentre io mi devo mangiare la pasta cotta male!!
Non so sia il titolo un po’ troppo provocatorio, l’analfabetismo funzionale, il non voler capire oppure il dare retta solo a quello che i media principali ci inculcano, senza ragionarci. Ma dai vari commenti mi pare che non sia chiaro che il cucinare la pasta a fuoco spento (magari meglio di Paolo, con il coperchio e solo negli ultimi minuti) genera un risparmio irrisorio. Certo, sempre meglio di niente, ma sarebbe il caso di fare la stessa propaganda per azioni che garantiscono un risparmio energetico (ed economico) molto più tangibile, come la riduzione degli spostamenti su mezzi a motore privati. Oppure l’abbassare di qualche grado il riscaldamento, che a casa o in ufficio si può indossare anche il maglione, e si può usarlo in maniera razionale senza tenerlo acceso tutto il giorno. Ecco, su mobilità e riscaldamento ci dovrebbero essere titoloni e interventi di nobel, scienziati e influencer tutti i giorni. Poi ben venga risparmiare 4′ di gas al giorno per la pastasciutta ma anche l’utilizzare di più le scale invece dell’ascensore, fare docce veloci, regolare la temperatura del frigo, usare razionalmente elettrodomestici energivori come forno, bollitore e phon, non usare lampadine a incandescenza o alogene, etc etc etc
Grazie.
Questo pseudo articolo un po’ semplicistico cerca di avvalorare il banale con una battuta grossolana e mettendoci pure un po’ di pubblicità.
Il fatto di terminare (da metà tempo di cottura circa) la cottura con un coperchio e l’acqua ancora bollente è usato da tempo e non impedisce di avere un risultato ottimo. La pasta nella cottura viene essenzialmente idratata.
L’energia risparmiata 44,6 kWh dice va moltiplicato per tutte le case. Anche lo spegnere una luce uscendo dalla camera non salverà il mondo da solo ma i gesti di tutti sommati tra loro fanno una grossa differenza.
Bene, adesso moltiplica il risparmio energetico di tutti coloro che accompagnano i propri figli a scuola a piedi o in bicicletta invece che in auto, sapendo che 1 litro di benzina (cioè circa 10 km in ciclo urbano) = 8,9 kWh. Qual è la priorità e qual è l’azione sensazionalistica?
Sennò andiamo di panzanella a pranzo e cena, così facciamo prima.
compra una pentola seria e la pasta si cuoce benissimo a fuoco spento…
come detto sopra basta che la temperatura non scenda sotto agli 80 gradi…
e mettiamo anche qlc riferimento scientifico:
https://www.youtube.com/watch?v=_jetYnD_FrE
https://www.youtube.com/watch?v=lpYbB2oakqg
cose note da 5 anni…
buone pedalate a tutti! e buona documentazione
Ma sai, penso che Paolo Pinzuti volesse proprio enfatizzare come “i media” e “la società” tendano a volersi assolvere grazie ad un comportamento virtuoso immediato e facile, il cui apporto è microscopico. Alla stregua del led della TV da spegnere ad ogni costo e di quelle cose li. Il tutto però senza mai mettere in discussione le vere questioni, lo stile di vita e lo stile di “consumo”. Poi sul discorso pasta puoi avere ragione, ma dipende dalla padella. Se mi faccio da mangiare da solo e uso un “padellino”, l’acqua si raffredda velocemente. Se fai bollire tanta acqua in un padellone, rimarrà calda più a lungo. Io con l’induzione, quando calo la pasta, la abbasso a livello 1 o 2 e mi pare che la pasta sia abbastanza buona anche senza tenere il fornello a cannone
che poi chi ha scritto l’articolo, non vedo dov’è il scritto il nome dell’autore o autrice, non ha capito che il fuoco non va spento APPENA buttata la pasta ma dopo che l’acqua ha ripreso a bollire.
Ciao Clara, il nome dell’autore (il mio) dovrebbe essere bene in evidenza per caratteristiche proprie del tema. Comunque sì, certo, ho seguito le procedure, le ho riportate male. Correggo. Grazie per il commento.
Un bel pippone, abbastanza prevenuto, dopo aver sbagliato nel seguire una procedura altrimenti semplice ed efficace…
Cosa c’è di male nel cercare di contribuire in qualsiasi modo a una causa giusta, unendo l’utile a dilettevole?
Ciao, ammetto di aver riportato male la procedura. Forse non sono riuscito a trasmettere il messaggio: siamo sempre alla ricerca del metodo più sensazionalistico di fare le cose, non del modo più efficace e questo è il dramma. Un giorno ci diranno, quando la carta avrà raggiunto prezzi esorbitanti, che dobbiamo usare la carta igienica sui due lati.
La pasta cuoce a 80 gradi. Se al termine del tempo di cottura, dopo aver spento il fuoco, l’acqua è “fredda”, c’è qualcosa che non va: il coperchio era stato lasciato sulla pentola oppure no?
E cosa c’è di male, esattamente, nell’incrementare del 50% l’energia risparmiata durante la settimana, al punto da scriverci sopra un’invettiva?
Tra l’altro, andando in bici o a piedi si consumano le calorie che il carboidrato ci fornisce… un circolo VIRTUOSO non da poco :D