“L’unico ciclista buono è il ciclista morto”

6 Settembre 2012

editoriale-ciclista-morto…as a daily driver on busy roads, I tend towards the temperate view that the only good cyclist is a dead one.

Richard Nye dixit.

Dopo le performance del vicedirettore de La Stampa Marco Bardazzi (il signore dei chiodi ai ciclisti) e quella più recente del direttore di Top Gear Marcello Minerbi (“E perché noi automobilisti che abbiamo pagato le strade con le tasse non riceviamo nemmeno un cenno di gratitudine, quando decidiamo di non falciarvi?“), dopo le sfortunate uscite dei giornalisti di casa nostra dunque, anche dall’Inghilterra, per non essere da meno, l’editorialista della rivista di lusso The Richmond Magazine, in un articolo sulle Olimpiadi di Londra da poco concluse – parlando di ciclismo -, con questa dichiarazione ha eguagliato, e forse superato, perfino i colleghi italiani.
Medaglia d’oro, davvero.

Chi è il prossimo?

Per chi volesse commentare, qui l’account Twitter di The Richmond Mag

Qui l’articolo, a pag 11.

Commenti

Un commento a "“L’unico ciclista buono è il ciclista morto”"

  1. felino ha detto:

    mi pare ovvio che sia un pirla……ma quante occasioni molti di noi ciclisti gli danno per essere ancora più stupido?.
    solo con un bel comportamento possiamo vincere questa stupidità, ma se quando andiamo in bici per strada ci comportiamo come automobilisti aggressivi, siamo stupidi come lui.

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