Alpe Cimbra: Lavarone in bici
Proseguo nel mio ritorno alle origini festeggiando i miei 25 anni di mountain bike nei luoghi che me l’hanno fatta conoscere, con un bellissimo breve ed abbastanza impegnativo giro ad anello attorno a Lavarone, sull’Alpe Cimbra. In questo enorme altipiano trentino che ospita grandi competizioni come la “100km dei forti”, vi sono svariate possibilità per il biker e oggi presento un tour che io e la mia combriccola percorriamo chi spingendo con le proprie gambe, chi facendosi dare un aiutino dal motore elettrico. Per noi che abbiamo come obiettivo di passare delle ore in compagnia alla scoperta di montagne, boschi, forti militari e forse anche un po’ noi stessi, questo luogo è perfetto.
Seguiamo la traccia gps che troviamo sul sito dell’APT dell’Alpe Cimbra.
Mappa
Altimetria
Prendiamo tre-bike a noleggio alla frazione Bertoldi, nel grande ski center che gestisce anche il Bike Park di Lavarone, con un’offerta a 360° estate e inverno di tour in mtb, fat bike, anche con tour guidati, e downhill sfruttando l’impianto sciistico di Tablat.
Lavarone è un “comune sparso” con 19 frazioni, quindi non deve sorprendere se si cerca il paese di Lavarone e non lo si trova.
Noi lasciamo Bertoldi per immetterci subito nel bosco e ritrovarci divertiti nella nostra inusuale veste di “e-bikers”. Quello che maggiormente colpisce di queste bici, oltre al fatto di poter decidere quando fare fatica, è la sensazione di velocità in salita. Qui anche Martina, la più scettica tra noi oggi, si ricrede e si entusiasma. In un tour così, con diverse salite molto ripide, la bici elettrica è ottima perché non ti toglie nemmeno la fatica, se vuoi farne.
C’è una strada nel bosco con installazioni artistiche che ricordano quelle della Val di Sella, fatte tutte con elementi naturali (prevalentemente alberi) e anche se il nostro itinerario non lo prevede, grazie alle e-bike decidiamo di fare una breve deviazione al punto panoramico da cui si può godere di una vista magnifica sul laghi di Caldonazzo.
Tornati sul nostro percorso, saliamo ripidamente alla Tana Incantata, uno dei “bike chalet” di Alpe Cimbra, dove si trovano alcuni pratici servizi per il biker, come un punto di ricarica esterno per la batteria della e-bike e una micro officina self service.
I nostri due compagni con la bici “normale” sono un po’ provati dalla pendenza della salita e ci fermiamo per una pausa.
Senza mai tornare sull’asfalto, scendiamo per un divertente sterrato ed arriviamo a Forte Belvedere Gschwent, uno dei meglio conservati esempi di fortezze militari austro ungariche costruite sul confine italiano nella Prima Guerra Mondiale.
Oggi la fortificazione è stata riconvertita in un museo sul primo conflitto mondiale, con annesso un bar ed una serie di allestimenti esterni in stile contemporaneo sapientemente accostati al manufatto storico con grande stile e sensibilità. L’interno del forse è stato lasciato molto grezzo, come allora. Oggi è una giornata estiva molto calda anche qui a 1200m ma dentro il forte fa quasi freddo ed è umido e non oso immaginare cosa dev’esser stato trovarsi qui 100 anni fa…
Rispetto ad altre fortezze di quel periodo, questa presenta interessanti particolarità e sicuramente salta all’occhio l’impianto complessivo, concepito non come un unico edificio ma piuttosto come un articolato sistema attorno al corpo principale, con cunicoli, punti di avvistamento, batterie, una casamatta, ecc.
Come tutte le fortificazioni militari, anche questa è collocata in una posizione strategica, che in termini pacifici significa semplicemente con panorami spettacolari. Raggiunto l’abitato di Oseli, uno dei tanti semplici paesini che mi piacciono da matti da queste parti, ancora intatto e vero, percorriamo un breve tratto di asfalto per poi riprendere ancora il bosco e i prati fino al lago di Lavarone.
Qui possiamo fare un bagno d’estate o fare un salto con l’immaginazione nel passato, se ne abbiamo voglia, e vedere Sigmund Freud passeggiare sulle sponde di questo piccolo delizioso specchio d’acqua alpino.
Dopo l’ultima salita ed attraversate le frazioni Chiesa e Rocchetti, torniamo al punto di partenza, chi poco stanco, chi molto, tutti contenti e soddisfatti!
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