Itinerari

Salento in bici nel luoghi della gastronomia

Il Salento è un territorio incredibilmente ricco di tipicità gastronomiche, a volte raccolte davvero in pochi chilometri, percorribili in bicicletta in una giornata. E’ quello che abbiamo fatto e raccontato di seguito: un tour in bici del basso Salento alla scoperta dei più interessanti luoghi della gastronomia.

Facciamo base a Matino, nella dimora storica A’ Locanda tu’ Marchese, che in collaborazione con Bikeitalia ha intrapreso un percorso di trasformazione in struttura specializzata nel cicloturismo.
Quelle che seguiamo sono le strade del SAC (Sistema Ambientale e Culturale) Salento di Mare e di Pietre – un progetto di rete cicloturistica nel basso Salento.

Mappa

Attraversato il centro storico di Matino, si procede in direzione di Alezio lungo stradine costeggiate da muretti a secco a traffico veicolare quasi nullo. Gli ulivi secolari caratterizzano il territorio ma sono anche evidenti i segni che ha lasciato la xylella, un batterio che ha colpito le piante di questa zona causando danni importanti. Lungo queste strade sorgono tenute e masserie, degli edifici rurali tipici della Puglia oggi divenute in gran parte aziende agricole.

Arrivati ad Alezio, la prima sosta gastronomica d’interesse è Pastore Bruno, una bottega di latticini freschi e stagionati, “riferimento per tutti coloro che, in un mondo sempre di corsa in cui il fast-food domina, continuano a riservare alla genuinità il posto d’onore sulla loro tavola”. I prodotti tipici dell’azienda agricola nascono dalla passione di Bruno, Katia, Luigina e Maria, che lavorano seguendo la semplicità di antiche ricette locali vecchie di secoli.

Da Alezio proseguiamo in direzione Gallipoli, ovviamente evitando la provinciale trafficata e seguendo ancora una volta strade minori, in particolare la sua parallela a sud. La cittadina salentina, affacciata sul mare, meriterebbe una visita di qualche ora, per ammirarne il centro storico ed i richiami del barocco, le architetture militari e le numerose chiese, ma in questo breve paragrafo ci concentreremo sul tema del seguente itinerario, ovvero la gastronomia. Essendo una località costiera, va da sé che a Gallipoli è d’obbligo uno spuntino a base di pesce. In prossimità del porto ce ne sono diversi, dove è possibile assaggiare pesce cotto e crudo freschissimo.

Da Gallipoli, per arrivare nei pressi di San Simone, luogo della prossima sosta, si può seguire la strada del SAC più breve che passa per Alezio, la stessa dell’andata. Se si ha tempo e si vogliono percorrere strade sempre diverse, magari costeggiando ancora un po’ il mare, da Gallipoli si può proseguire veros nord fino a Rivabella e seguire un altro percorso del SAC fino a Sannicola, quindi San Simone.
Qui ci fermiamo presso l’azienda vitivinicola Andrea De Filippo, che ha mosso i suoi primi passi nel secondo dopoguertra e la cui produzione è incentrata soprattutto sui vitigni autoctoni del Salento come Negramaro, Malvasia nera di Lecce e Primitivo.

Senza esagerare nell’alzare il gomito, riprendiamo a pedalare per pochi chilometri fino a Tuglie. In questa piccola località torneremo in un itinerario successivo perché vi sono presenti due importanti musei, ma per ora concentriamoci sulle tipicità gastronomiche e dirigiamoci verso la gelateria pasticceria Provenzano, la cui storia è lunga quasi un secolo. Dalla creatività di nonnno Oronzo, negli anni ’20 e ’30 del ‘900 sono nati i primi dolci e paste di mandorla, mentre al 1965 risale l’apertura del primo laboratorio, dando vita all’attività commerciale vera e propria che prosegue ancora oggi.

Dal centro di storico di Tuglie riprendiamo l’itinerario del SAC in direzione Parabita, l’unica località in cui ci sentiamo di consigliare due soste a tema gastronomico poiché relative ad altrettanti prodotti che rappresentano um must del Salento e di tutta la Puglia: l’olio e la pasta artigianale.
In ordine di percorrenza, incontriamo per prima la Tenuta La Castellana, dove si producono diverse qualità di olio extravergine di oliva di grande pregio. Il legame tra la Puglia, in particolare in Salento, e l’olio, è antichissima e non è riassumibile in questo articolo. Ci interessa solo ricordare che primo dell’uso alimentare, l’olio rappresentava la prinicpale fonte di illuminazione delle lampade di tutta Europa (detto “olio lampante”) e, di conseguenza, una fonte di ricchezza determimante per l’epoca.

Proseguendo di poche centinaia di metri nel centro di Parabita, arriviamo alla nostra ultima sosta, presso il Pastificio del Duca, un piccolo pastificio artigianale nato dalla passione di Daniele Marsano e sua moglie, che dopo essere emigrati sono ritornati a produrre nel loro paese d’origine.

Da Parabita facciamo quindi ritorno pedalando presso La Locanda tu’ Marchese.
Chi volesse cimentarsi in questo percorso cicloturistico-gastronomico del basso Salento può scegliere ovviamente solo alcune delle soste proposte. Il senso non è quello di sedersi a tavola per abbuffarsi, ma piuttosto di vivere un’esperienza entrando in sintonia con il territorio attraverso i suoi sapori tipici e le tradizioni più intime., per questo vi invitiamo sempre a conoscere la storia di ciò che mangiate e bevete.

Vi ricordiamo l’appuntamento al raduno Bikeitalia del ponte del 1° maggio, in cui andremo a Matino, in Salento, per assaporare alcune delle tipicità gastronomiche descritte in questo articolo, pedalare ed inaugurare la dimora storica A’ Locanda tu’ Marchese al termine del suo percorso di trasformazione in struttura ideale per i cicloturisti.

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