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Bici, cibo, trekking e barca: 4 giorni alla scoperta dell’Abruzzo

Bici, cibo, trekking e barca: 4 giorni alla scoperta dell’Abruzzo

Il tour coordinato dall’impeccabile Claudio Di Dionisio di Bikelife si è svolto in 4 giorni e ci ha visti percorrere parte della regione partendo da L’Aquila, attraversando l’entroterra fino a raggiungere la Costa Adriatica.

L’idea alla base del progetto Active Abruzzo è quella di riscoprire borghi, riserve, boschi, valli fino ad arrivare alla parte costiera, in un’ottica di sviluppo del turismo attivo, outdoor e più integrato con le comunità locali.

L’Abruzzo è una regione meravigliosa che ha moltissimo da offrire paesaggisticamente.

Abruzzo Active

L’Aquila

La prima tappa del tour è stata L’Aquila, tra le maggiori città del centro Italia e tra i capoluoghi di provincia più alti con i suoi 721 metri sul livello del mare. Città medievale, il suo centro storico è definito da cinta murarie e le sue vie e piazze facilmente percorribili in bici.

La leggenda narra che il numero simbolo della città sia il 99 perché nata dall’unione delle popolazioni di 99 castelli. Sembra che in città ci siano in egual misura 99 piazze, chiese e fontane.
Tra le attrazioni principali della città abbiamo potuto vedere la chiesa di San Vito e la fontana della Rivera o delle 99 Cannelle, a forma trapezoidale e dal forte impatto visivo. Appena fuori dal centro storico invece abbiamo avuto modo di visitare la stupenda Basilica di Collemaggio, recentemente ristrutturata in seguito alla tragedia che ha colpito la città nel 2009 con il terremoto, sede tra l’altro di un giubileo annuale chiamato Perdonanza Celestiniana.

Custode di un’importante ed antica tradizione culinaria regionale, il nostro tour non poteva non passare in rassegna un assaggio (per usare un eufemismo) di cucina locale e la preparazione a mano dei tradizionali maccheroni alla chitarra, preparati in un telaio di legno con al suo interno dei sottili fili metallici simili appunto alle corde della chitarra.

Abruzzo Active in bici

La Valle Subequana e Scanno

Il secondo giorno siamo partiti in treno da L’Aquila per un breve tratto per poi salire in sella alle nostre bici e percorrere circa 42 km della Valle Subequana in ebike che ci hanno portato a Castelvecchio Subequo.

Dopo i primi 3 km di asfalto abbiamo iniziato a costeggiare il fiume Aterno su sterrato, tratturi molto verdi fino ad arrivare su in cima a 1050 metri. Il percorso è stato di media difficoltà, adatto quasi a tutti, dagli appassionati dell’avventura in mountain bike ai cicloturisti non esperti alla ricerca di pace e tranquillità. La bici a pedalata assistita ci ha facilitato molto il compito data una pendenza che a tratti raggiungeva il 20%.

Profumi di sottobosco, muschio, funghi, i caldi colori autunnali e le caratteristiche pietre nere di Bauxite (la zona è stata fino alla seconda guerra mondiale area di miniere), ci hanno accompagnato lungo tutto il cammino in salita fino alle suggestive e uniche Pagliare di Tione nel parco regionale Sirente-Velino.

Le Pagliare costituite da un centinaio di casolari, sono villaggi agropastorali stagionali, utilizzati fino a metà 900 dai pastori del borgo di Tione per pascolare e coltivare la terra. Ora sono mèta di interesse turistico: gli appassionati stanno tornando a rivivere i casolari ed in alcuni casi ad acquistarli per utilizzarli nei periodi in cui le temperature sono più miti.

Il cammino verso le Pagliare e la loro scoperta insieme al picnic in natura in uno stato di totale silenzio e contatto con la natura è stato probabilmente il momento di questo mini tour outdoor che ricordo con più emozione.

La discesa verso Castelvecchio Subequo poi regala oltre a visioni indimenticabili dall’alto, una pedalata agile e rapida per chi ama spingersi in discese più avventurose. In questo borgo abbiamo potuto gustare il tipico dolce abruzzese, le ferratelle (dette anche pizzelle o neole a seconda della località) cotte nel tradizionale Ferro e farcite a seconda delle varie zone con diversi ingredienti.

In serata accompagnati da un van locale siamo saliti su nel piccolo borgo di Scanno. Popolato da 2.000 persone, Scanno è una delle località più importanti della montagna dell’Abruzzo, caratterizzata da stradine, scalinate e scorci molto affascinanti.
Sede tra l’altro di un’antica tradizione di arte orafa della famiglia Di Rienzo nella produzione del simbolo dell’Abruzzo, la Presentosa. Fatta di oro e argento e a forma tonda o di stella, questa veniva donata a settembre prima della transumanza dai pastori alle loro donne come fede nuziale.

“Il sentiero del cuore”, un trekking per tutti

Il terzo giorno ci siamo incamminati per un trekking di facile percorribilità di 6 km lungo “il sentiero del Cuore” che ci ha portati in vetta di fronte al monte Genzana ad ammirare lo spettacolo del Lago di Scanno, il più grande lago naturale d’Abruzzo, che in quella prospettiva ottica assume appunto la forma di un cuore.

I sentieri sono percorribili anche in mountain bike, infatti il Lago di Scanno ospita uno dei principali percorsi degli eventi X Terra. A distanza di pochi km abbiamo anche visitato il Lago di San Domenico dai colori dell’acqua cangianti.

Il tour è poi proseguito sempre in van in direzione di Castrovalva, un borgo fortificato situato su uno sperone roccioso associato spesso all’artista olandese Escher che tra le valli impervie era andato a scovarlo. Percorribile in bici ma di alta difficoltà data la pendenza e i vari tornanti.

Lago di Scanno Abruzzo

Dalle alture di Castrovalva ci siamo finalmente diretti verso la costa Adriatica in direzione di Francavilla al mare. Paesaggi e climi completamente diversi a distanza di una sola ora e a dimostrazione dell’incredibile varietà di questa regione. Dalle valli e montagne dell’entroterra siamo passati a lambire la costa e la ciclovia Via Verde della Costa dei Trabocchi.

La Via Verde lungo la Costa dei Trabocchi

La Via Verde lungo la costa dei Trabocchi collega Vasto ad Ortona per 42 km sulla litoranea e in prossimità della ex linea ferroviaria Adriatica. Una ciclovia pianeggiante quindi di facile utilizzo per tutti e soprattutto a ridosso del mare con bellissima vista sui caratteristici Trabocchi che sembrano decorare la costa.
D’Annunzio definiva i Trabocchi come “Ragni colossali” protesi verso il mare. Sono dei tradizionali pontili arcaici nella struttura in legno ma ancora funzionali, inizialmente in ottica di attracco per le piccole barche ed in seguito usati per la pesca. Non poteva mancare per concludere l’intensa giornata un assaggio di gustosa cucina abruzzese di mare.

Abruzzo vista mare

L’ultima giornata siamo partiti in catamarano e abbiamo potuto ammirare la varietà della costa, osservare il Faro di Punta Penna, fare un bagno il 2 Ottobre! di fronte alla Riserva naturale di Aderci, pranzare a bordo; il tutto con sullo sfondo le vette del Gran Sasso da un lato e della Maiella dall’altro quasi a proteggerci ed indicarci la direzione.

Il nostro mini tour ha avuto come degna conclusione una cena pantagruelica nel centro di Pescara dove abbiamo potuto degustare la tradizionale pasta alla mugnaia e gli arrosticini accompagnati da un calice (o forse più) di immancabile Montepulciano d’Abruzzo.

[Davide Leggieri]

Informazioni utili

Bike tour: www.bikelife.it

Dove dormire
L’Aquila – Magione Papale https://www.magionepapale.it
Scanno – Hotel mille pini https://millepiniscanno.com/
Francavilla al Mare: Park Hotel Alcione https://www.phihotelalcione.com/
Pescara: G Hotel https://www.ghotelpescara.it/

Dove mangiare
L’Aquila – Magione Papale https://www.magionepapale.it
Scanno – Bioagriturismo Valle Scannese da Gregorio – https://www.vallescannese.com
Francavilla al Mare: Vittoria Beach https://www.vittoriabeach.it/
Pescara: Margherita https://www.ristorantemargherita.it/ e Di Mare https://www.dimareristorante.com/
Castelvecchio Subequo: Vivendo ristorante e store https://vivendostore.com/
Castrovalva: Locanda Nido d’Aquila – https://www.locandanidodaquila.it/

Da visitare: Antico laboratorio orafo Armando Di Rienzo (Scanno) – https://www.armandodirienzo.com/

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