Abruzzo in bici: la Rete Ciclabile dei Trabocchi
Rete Ciclabile dei Trabocchi: non solo mare per questa parte d’Abruzzo, con la sua Costa dei Trabocchi diventata ormai iconica e mèta di cicloturismo. Dalla dismissione della linea ferroviaria adriatica sono passati davvero tanti anni – era il 2005 – e tanti ne sono stati impiegati per la realizzazione di questa Via Verde: le gallerie lungo l’ex tracciato ferroviario sono state aperte e illuminate solo nell’estate 2021 e il percorso non è stato ancora inaugurato in via ufficiale. Resta il fatto che qui ormai si conta il passaggio di migliaia di ciclisti e cicloturisti, con una crescente possibilità di guadagno per il territorio.
La Rete Ciclabile dei Trabocchi
All’agevole pedalata sul mare, poi, si è aggiunto da poco un progetto molto interessante e fatto bene, quello della Rete Ciclabile dei Trabocchi. Mette insieme, a sistema, in maniera intelligente e coerente, percorsi già presenti e li offre ai pedalatori. A chi voglia, in particolare, andare oltre la costa e pensare a collegamenti, ad anelli, verso la campagna: vista mare sì, ma anche vista Maiella. Ecco quindi le aste fluviali, le strade bianche di campagna, tratti poco frequentati dagli automobilisti, le intersezioni con il Cammino di San Tommaso, fino a momenti anche più impegnativi con sterrati che richiedono Mtb o gravel, o la scoperta di percorsi che portano verso una valle che custodisce esempi di mulini ad acqua risalenti ai primi anni del 1400.
Il tutto per un totale di ben 263 Km proposti in 12 percorsi, con le nove stazioni ferroviarie di riferimento, all’insegna di bici più treno dalle molteplici possibilità. La traccia è disponibile su https://reteciclabiletrabocchi.it/ e lungo il percorso si incontrano la segnaletica con la mappa e il Qr code, oltre ai segnavia. Ho pedalato lungo tutti gli itinerari proposti e va riconosciuto un lavoro meticoloso, preciso, con indicazioni reali e di facile consultazione, dalla scheda tecnica di partenza ai momenti lungo la pedalata.
Guardiamo la mappa nel dettaglio. Con riferimento alla linea della ciclabile costiera, indicata in blu, ci sono i percorsi perpendicolari indicati in rosso, per un andata-e-ritorno o per un anello che interseca il successivo o il precedente. La lunghezza di questi percorsi non supera mai i singoli 20 chilometri – raddoppiati ovviamente con andata e ritorno – o moltiplicati con l’unione di un altro giro. I due punti di riferimento sul territorio, gli estremi insomma, sono Francavilla al Mare a nord e la Marina di San Salvo a sud.
Una nota: quando si indica la ciclabile della Costa dei Trabocchi va specificato che la stessa si intende come il percorso che va da Ortona a Vasto-San Salvo, con i suoi 42 chilometri. Nelle Rete Ciclabile dei Trabocchi è stata inclusa anche Francavilla al Mare, dopo la quale però, fino ad Ortona e per circa 9 Km la ciclabile manca del tutto, sebbene ci sia la possibilità di sfruttare una strada vecchia poco trafficata, tranne qualche tratto di SS16 dal quale non si scappa.
I percorsi perpendicolari sono suddivisi in tre aree. Partendo da nord, vale a dire da Francavilla al Mare, ecco Valle del Foro, via dei Mulini e Cammino di San Tommaso. La bretella area centro include gli itinerari del Torrente Feltrino, Crinale Frentano e Fiume Sangro e quella sud i tre giri di Stazione Fs di Casalbordino-Pollutri, Valle del Sinello, Torrente Lebba.
A fare da collante su tutto c’è il mega anello interno, segnato in verde, indicato come Colline e vigneti, per un totale di 124 Km divisi in tre:
- 1A per Francavilla al Mare-Lanciano
- 1B per Lanciano-Scerni
- 1C per Scerni-stazione di Vasto-San Salvo
Dell’intera rete questi sono i tratti più lunghi e quelli che richiedono una buona attitudine alla pedalata, se fatti in direzione mare-monti, al contrario ci si gode delle belle discese. Quello nel quale si sale di più è il Francavilla al Mare-Lanciano: 50.5 km con un dislivello in salita di 990 m e 740 m in discesa.
La Rete Ciclabile dei Trabocchi è un’ottima occasione per unire mare e collina, passando per sterminate coltivazioni di uliveti e vigneti, visitare città d’arte come Lanciano – l’antica Anxanum, capitale del popolo dei Frentani – scoprire la dolce storia del Santuario della Madonna dei Miracoli di Casalbordino, una narrazione di contadini d’altri tempi, passare per Rocca San Giovanni, fra i borghi più belli d’Italia, trovarsi al cospetto del Castello ducale di Crecchio con il Museo dell’Abruzzo Bizantino ed Altomedievale. O, fra altri esempi, visitare il Parco Archeologico del Quadrilatero a San Salvo, con reperti risalenti a 3000 anni fa. Tra l’altro per salire a San Salvo dalla costa c’è una bella ciclabile che evita di passare per la strada a scorrimento veloce.
E poi i sapori, dall’olio al vino oltre a, per dirne alcuni, il celebre Bocconotto – dolce di pasta frolla con cioccolato fondente, mandorle e cannella – e il carciofo di Cupello. La Rete Ciclabile dei Trabocchi, peraltro, è in espansione e si prevede l’aggiunta di altri percorsi, con ulteriori possibilità di scoperta del territorio.
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