Il lato veneto del Lago di Garda è uno dei territori più interessanti del nord Italia dal punto di vista turistico ma, complice l’autostrada del Brennero che vi passa accanto, è spesso preso di assalto da turisti di mezza Europa desiderosi di concedersi una giornata con i piedi a mollo mentre ci si gode un paesaggio che davvero non ha pari.
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Il Parco Termale di Colà di Lazise è un buon punto di partenza (ma soprattutto un perfetto punto di arrivo) per scoprire un territorio fatto di morbide colline dove le strade attraversano i vigneti del Bardolino e uliveti centenari, ma anche i luoghi delle storiche battaglie della prima e della seconda guerra di indipendenza.
Il nostro percorso è iniziato da Villa dei Cedri per poi scendere verso il lago. Da qui ci siamo diretti verso nord per qualche km sfruttando il controflusso del traffico (sulla sponda veneta del Lago di Garda il traffico si sposta generalmente verso sud durante la mattina e verso nord nel pomeriggio) attraversando i comuni di Lazise e Bardolino. Giunti a Garda abbiamo scartato verso est per dare l’assalto alle prime pendici del Monte Baldo.
Poco prima di Costermano inizia a farsi sentire una salita con un paio di tornanti che ci fanno aumentare il battito cardiaco, presto compensato dalla visione del lago dall’alto.
A Costermano sul Garda si lascia l’SP8 per continuare con una salita morbida e regolare verso Castion Veronese.
Da Castion la salita inizia a mordere, ma gli 8 tornanti che ci portano al centro di San Zeno di Montagna consentono di riprendere fiato. La strada è un viavai di ciclisti che esibiscono qualunque tipo di bicicletta, dalle specialissime in carbonio, passando per MTB e pedelec.
San Zeno di Montagna, a dispetto del nome, si trova a un’altitudine di 550 metri sul livello del mare ed è il luogo ideale per fermarsi alla fontana all’ingresso del paese dove è possibile riempire la borraccia con l’acqua della fonte del Monte Baldo o, poco più avanti, in uno dei bar con vista sul lago, concedersi una bibita ghiacciata.
Da qui si può decidere di continuare l’ascesa fino ai 1000 metri di Prada o, come nel nostro caso, si può scendere nuovamente verso il lago con una veloce discesa con tratti anche tecnici in cui mettere alla prova le proprie capacità di discesisti.
Da Torri del Benaco si costeggia il lago e, superata la penisola del monte Are, ci si trova nuovamente a Garda lungo la Gardesana che ci riporta a Lazise e, da qui, a Colà dove ci aspettano le terme per trascorrere una giornata di relax come Dio comanda.
L’hotel Villa dei Cedri è il nostro punto di appoggio. Lasciata la bicicletta nella bike room predisposta, ci facciamo una doccia veloce utilizzando la struttura del parco termale e, da qui, ci godiamo un pranzo nell’atmosfera bucolica della Country House Le Palazzole a base di bigoli con la Luganega e altri prodotti del territorio.
Nel Parco Termale adiacente non c’è che l’imbarazzo della scelta per chi ha voglia di rilassarsi: massaggi, fanghi e le terme fatte di saune di ogni tipo e bagno turco. Data la bella giornata, scegliamo invece un’alternativa low cost: le piscine esterne dove si può godere dell’acqua termale in un parco a cui neppure Napoleone seppe resistere.
Per chi decide andare oltre la toccata e fuga in giornata, l’hotel Villa dei Cedri mette a disposizione stanze molto esclusive, ma anche soluzioni più abbordabili come gli appartamentini adiacenti, ricavati in una struttura del XVI secolo, ciascuno accessoriato con una Jacuzzi alimentata con l’acqua termale.
Un sogno, insomma.
All’indomani, dopo la colazione nel giardino dell’hotel partiamo per una nuova sgambata, questa volta alla scoperta della ciclabile lungo l’Adige che, secondo l’associazione tedesca ADFC, è la terza più gettonata dai cicloturisti tedeschi. E un motivo sicuramente c’è.
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