Il Piemonte in bici tra Roasio, Noveis e Valle Mosso

Bici: Road
Lunghezza: 113 km per 1200 mt di dislivello.
Livello tecnico: medio, discreta preparazione atletica per gli amanti della salita.
Zona: Prealpi Biellesi – fra le provincie di Vercelli e Biella, Fa parte della Comunità montana Val Sessera, Valle di Mosso e Prealpi Biellesi.
Quando: dalla primavera all’autunno, l’estate è il periodo migliore.

noveis-bici

Roasio, Roasio, l’ombelico del mondo! Da qui si sviluppa un universo di strade e sentieri da percorrere a due ruote, da terra o da bitume con itinerari bellissimi che possono spaziare per centinai di chilometri senza mai annoiarsi con la monotona pianura e ben riparati dal vento.

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Noveis

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Oggi ho deciso di attaccare l’Alpe Noveis, la prima delle tre salite della 14° tappa del prossimo Giro d’Italia 2014, e mi sarei gustato volentieri anche la salita di Bielmonte, ma purtroppo la giornata non era delle migliori e una serie di nubi scure e poco promettenti imperavano su Bielmonte lasciandomi poche speranze.

Come campo base per la partenza scelgo ormai in modo univoco Roasio, da qui la direzione è quella di Sostegno ma passando per una strada secondaria salendo a Casa del Bosco, un po’ di sali scendi immersi nei vitigni del Bramaterra che, senza traffico, ci porta a Sostegno. Ancora non scelgo la via diretta per scendere ad Azoglio in Valle Sessera, oggi ho deciso di fare salita e così sarà, quindi la direzione è quella della Colma di Curino, immersa in un bosco fittissimo di faggi, castagni e betulle su una strada strettissima dal fondo devastato, che fortunatamente in salita non si avverte, ci si inerpica sino a sbucare a Colmo, lo si oltrepassa e si prosegue ora su una strada a due corsie e dal manto omogeneo fino a scollinare alla colma per scendere in direzione Pray e portarsi a Crevacuore per iniziare la salita di Noveis.

L’ascesa all’alpe è sempre una bella coltellata nelle gambe, il suo tratto al 17% e uno degli ultimi tornanti al 20% con tratti costanti fra il 10 e 11% lasciano poche speranze a chi crede che sia una salita scorrevole, salita facendo si passa ilSantuario della Brugarola . Raggiunto l’Alpeggio non resta che buttarsi in discesa, il tratto che va dall’alpeggio al piccolo abitato di Biolla presenta una carreggiata piuttosto stretta dal manto stradale rovinato e sconnesso, molto sporco e insidioso, quindi si deve prestare particolare attenzione, superato quel tratto il resto per raggiungere Coggiola.

Cambio di programma causa nubi basse e minacciose proseguo comunque imperterrito con l’intento di fare salita e mettere fieno in fienile, la direzione presa arrivato a Coggiola sarà Trivero, una salita costante pedalabile puntando in direzione Mosso Santa Maria, con una piccola deviazione al Santuario Madonna della Brughiera, rientrato in carreggiata mi dirigo verso Mosso S. Maria e proseguo verso Valle Mosso, ora la strada scende sulla SP232 che mi porterà fino a Lessona.

E non finisce qui, si ritorna a salire verso Soprana, si susseguono molti piccoli centri abitati e si deve fare molta attenzione a non sbagliare gli incroci poiché vi sono moltissime varianti e strade che possono riportarvi in Valle Sessera, noi invece procediamo in salita, a tratti anche impegnativa, per scollinare in prossimità del rifugio la Sella, il rientro non è lontano e quasi tutto in discesa verso Curino, San Martino fino a Brusnengo, e qui per evitare la statale Cossato-Gattinara si prosegue sulla SP67 fino a Sant’Eusebio, Portiglie e prima di San Giorgio si svolta a destra per tornare a Roasio.

Buon divertimento, alla prossima!

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