Nel precedente itinerario in Salento abbiamo pedalato lungo le torri costiere a nord di Gallipoli. Sempre partendo da Matino, pochi chilometri a est di Gallipoli, stavolta pedaliamo costeggiando le torri del sud.
Mappa
A Matino facciamo base presso la dimora storica A’ Locanda tu’ Marchese, che in collaborazione con Bikeitalia ha intrapreso un percorso di trasformazione in struttura specializzata nel cicloturismo.
Quelle che seguiamo sono le strade del SAC (Sistema Ambientale e Culturale) Salento di Mare e di Pietre – un progetto di rete cicloturistica nel basso Salento.
Torre del Pizzo
Attraversato il centro storico di Matino, per andare un direzione di Torre del Pizzo occorre seguire il percorso del SAC verso Macchiaforte e Baia Verde, non la più breve ma molto meno trafficata, a volte quasi per nulla, rispetto alla provinciale. Il fondo è a tratti sconnesso, e alcuni tratti sono vere e proprie strade agricole costeggiate da muretti a secco e ulivi secolari. Arrivati al mare un paio di chilometri a sud di Baia Verde, si scende ancora verso Lido Punta della Suina, dove nei dintorni sorge la Torre del Pizzo.
La torre si erge a circa 50 metri dalla costa, a quasi 20 metri di altezza. Attualmente è stata restaurata ed è un’abitazione privata. Possiede una scala di accesso e in passato comunicava a vista con Torre S. Giovanni la Pedata a nord e Torre Suda a sud.
Le torri, infatti, sono state costruite lungo la costa ad una distanza che permettesse l’avvistamento, in ogni torre, di quelle vicine, in modo da realizzare un sistema connesso e difficilmente penetrabile. L’obiettivo era infatti di difendere le coste dagli attacchi dei Turchi e dei Saraceni.
Il percorso in bici che facciamo per giungere a questa torre è uno dei più suggestivi, con un panorama unico,
abbiamo seguito infatti una stradina secondaria conosciuta a pochi, priva di traffico e incontaminata che ci ha portato sulla spiaggia e poi direttamente alla torre.
Torre Suda
Si procede quindi in direzione sud ancora all’interno del Parco di Punta Pizzo, seguendo i diversi sentieri fino in località Marina di Mancaversa, in cui riprende la strada asfaltata e il percorso segnalato del SAC fino alla Torre Suda.
Di forma circolare e alta 13,5 metri, è stata costruita nel 1500 secolo per monitorare gli attacchi dei turchi dal mare. Una volta venuto meno il suo impiego militare, è stata usata come cisterna d’acqua per
gli abitanti della località di Suda, da cui prende il nome. Da poco è divenuta sede di una parrocchia.
Torre San Giovanni
Si continua lungo l’itinerario del SAC che adesso lambisce la costa, ma occorre prestare un po’ di attenzione in quanto si tratta di una strada mediamente trafficata. Il percorso del SAC, termina ufficialmente in località Posto Rosso. Pochi chilometri più a sud si trova la Torre San Giovanni, conosciuta anche come Torre Carlo V, che ne decide la costruzione a difesa degli assalti dei saraceni.
Nel corso degli anni ha ricoperto diverse funzioni, compresa quella di un faro di supporto alle imbarcazioni di passaggio ad evitare le secche ed incagliarsi.
La Torre San Giovanni faceva parte del cordone di torri costiere difensive del sud-ovest salentino, collegandosi a vista con Torre Mozza a sud e con Torre Mammolina (andata distrutta) a nord.
Per fare rientro a Matino, si torna per un breve tratto fino a Posto Rosso e si procede quindi lungo l’itinerario del SAC verso Racale, Alliste, Felline.
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