Smirne, prove tecniche di velorution

cover-3-trUna settimana dopo la pubblicazione in turco del manuale di ciclocospirazione di #salvaiciclisti si è verificata una cosa molto interessante.
Il regolamento della metropolitana della città di Smirne vieta espressamente il trasporto delle biciclette; attorno a questo punto si combatte da anni una lotta impari tra l’azienda dei trasporti e la sparuta comunità ciclistica locale che chiede che le biciclette siano ammesse almeno in orario serale e nel fine settimana.

L’azienda dei trasporti è sempre stata molto netta e decisa: le biciclette non possono essere accettate a bordo della modernissima metropolitana per motivi di sicurezza e di incolumità dei passeggeri.

Poi un giorno capita che un ragazzo che si chiama Cem decida di portare la ruota anteriore della propria bici a riparare in un negozio in centro città. Ma arrivato ai tornelli dell’ingresso della metropolitana viene fermato dall’addetto alla sicurezza che gli fa sapere che la ruota non è ammessa. Cem fa notare che quella che ha in mano non è una bicicletta, ma solamente una ruota, ma, niente, non si passa. Questo assurdo scambio di vedute viene registrato in un video che, in pochi giorni, inizia a girare in rete e basta veramente un niente perché si sviluppasse una reazione di protesta.

Oggi pomeriggio un gruppo di 50 ciclisti si sono radunati davanti alla sede dell’azienda dei trasporti smirniota e, dopo aver letto un comunicato molto critico rispetto alle politiche di trasporto adottate, ciascuno con la ruota anteriore della propria bicicletta in mano, ha cercato di entrare in metropolitana, dopo aver rigorosamente comprato il biglietto.

Ad attendere i ciclisti c’erano gli addetti alla sicurezza delle grandi occasioni che hanno ribadito la posizione dell’azienda: le biciclette in metropolitana non ci entrano, le ruote, neppure. (Il tutto avveniva sotto gli occhi increduli di un signore in sedia a rotelle).

Uno dei manifestanti ha cercato quindi di passare insieme alla propria bicicletta pieghevole accuratamente riposta nell’apposita sacca (non più grande di un normale trolley da viaggio), ma anche lui è stato bloccato perché all’interno della borsa trasportava una bicicletta (non un lanciagranate o della dinamite, no, una bicicletta).

L’assurdità della situazione ha attirato numerosi organi di stampa che hanno riportato la notizia.
Aspettiamo l’evolversi della vicenda.

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