CTC (The national cycling charity), organizzazione britannica di promozione del ciclismo, sta sollecitando il Ministero della Pubblica Istruzione per modificare il sistema scolastico inglese (National Curriculum) ed introdurre l’insegnamento dell’uso della bicicletta. La proposta di CTC è di ritagliare alla nuova disciplina una parte delle ore di educazione fisica, all’interno dei cicli scolastici (Key Stage) 2, 3 e 4, vale a dire per bambini e ragazzi dai 7 ai 16 anni. Attualmente durante l’orario di educazione fisica viene insegnato il nuoto, e alla fine del corso i bambini devono essere in grado, chi più chi meno, di compiere una vasca da 25 metri. Così come il nuoto – spiega Chris Peck – anche andare in bici è una competenza di importanza vitale. Se i bambini non si abituano presto ad andare in bici è molto improbabile che lo faranno dopo. Purtroppo – continua Peck – l’uso della bici tra i bambini è crollato negli ultimi trent’anni, principalmente a causa dell’aumento del traffico motorizzato e di conseguenza della paura dei genitori. Nel grafico sotto sono illustrati alcuni dati che confermano le dichiarazioni della CTC.
La soluzione per incentivare gli spostamenti in bici non passa soltanto per l’educazione dei bambini, è necessario innanzitutto mettere in condizione le persone, tutte, di farlo in sicurezza, ma formare i più piccoli è sempre un primo passo. Ogni anno in Gran Bretagna si investono circa 11 milioni di sterline per programmi scolastici in favore della ciclabilità, ma non sono regolamentati, così ci sono alcune scuole attive, alcune poco, altre per niente. Per questo la richiesta della CTC non è un ulteriore stanziamento di fondi ma un “semplice” richiamo all’interno del National Curriculum, così che l’insegnamento del ciclismo diventi obbligatorio e di qualità per tutti.
La CTC ha infine spiegato che non si tratta di una richiesta semplice: è nota infatti la posizione di Michael Gove, attuale Segretario di Stato per l’educazione, il quale pare abbia riferito al gruppo parlamentare All Cycling Group di non avere intenzione di incaricare le scuole di insegnare il ciclismo. “Sarà necessaria un po’ di persuasione“, sostiene Chris Peck, che come prima iniziativa ha invitato i cittadini britannici che hanno a cuore la causa a scrivere tramite un modulo al Ministero della Pubblica Istruzione, in consultazione fino ad aprile, chiedendo la modifica del National Curriculum.
Foto hillsnapshot.blogspot
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