Manchester, la fermata dell’autobus è “bike friendly”

Manchester, la fermata dell’autobus è “bike friendly”

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A Manchester è stata inaugurata nei giorni scorsi la prima di 13 piste ciclabili che saranno realizzate a ridosso di altrettante fermate dell’autobus. L’infrastruttura si trova a Oxford Road, nei pressi di Whitworth Park, e come le altre avrà lo scopo di rendere più sicuro il passaggio dei ciclisti durante la fermata dei mezzi pubblici. Fino a ieri infatti chi si muoveva in bici era costretto a superare gli autobus in fermata spostandosi verso il centro della carreggiata, con tutti i rischi del caso che conosciamo anche qui in Italia, dovuti non solo ai mezzi pubblici ma soprattutto alla doppia fila. Oggi invece grazie a questi nuovi tratti di pista ciclabile sarà possibile aggirare la fermata passandovi dietro ed evitando così i pericoli ai quali si era prima esposti.

L’iniziativa rientra nel programma Wilmslow Road Cycleway, un progetto del Comune di Manchester per il miglioramento di tutta la rete ciclistica della città.
Le piste ciclabili di prossima implementazione destinate alle fermate degli autobus saranno dotate inoltre di una corsia anche per i pedoni, probabilmente utilizzando una segnaletica più adatta di quella già testata a Londra e che ha lasciato qualche dubbio.

Nel corso di questa settimana Transport for Greater Manchester (TfGM), l’ente che gestisce i trasporti pubblici nella città inglese, inizierà inoltre un confronto con la cittadinanza per chiedere opinioni e testimonianze rispetto alla prima pista ciclabile di questo genere. I primi commenti sembrano entusiasti, a cominciare da Flora Winstanley, giovane studentessa britannica che al giornale Manchester Evening News ha dichiarato: “passo per Oxford Road in bici tutti i giorni ed era uno dei punti più pericolosi del mio tragitto, adesso è molto meglio“.

L’obiettivo dichiarato dell’amministrazione di Manchester è di completare tutti i 13 tratti interessati entro la fine del 2016, un modo secondo l’assessore ai Trasporti Andrew Fender di “rivoluzionare la mobilità cittadina e rendere più facile l’accesso a tutti i servizi, dall’ospedale all’università“.
Si tratta inoltre di una misura non isolata visto che sempre nella zona di Oxford Road e dintorni sono state applicate limitazioni al traffico in alcune ore (6:00-9:00) con accesso consentito solo a mezzi pubblici, taxi e biciclette.

Commenti

  1. Andrea ha detto:

    Se l’avessero fatta in Italia sarebbero accorse subito Fiab e Bikeitalia a protestare contro le “inutili e costosissime ciclabili su sede propria” e soprattutto contro la soluzione di realizzare la ciclabile togliendo spazio ai pedoni e non alle auto. Purtroppo in Italia siamo indietro in quanto ad infrastrutture ciclabili anche perché molte volte remano contro gli stessi ciclisti. Vi ricordate le proteste nate dagli stessi ciclisti quando il comune di Milano ha deciso di realizzare l’utilissima ciclabile di viale Tunisia? Ora la pista è completata e i ciclisti la frequentano ogni giorno.

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