Amsterdam potrebbe chiudere alle bici “le nove stradine”
Le biciclette potrebbero essere bandite da una famosa zona commerciale di Amsterdam dopo un picco di collisioni tra ciclisti e pedoni durante la chiusura alle auto. Lo scrive il sito road.cc.
Il divieto di circolazione delle bici dall’area delle famose De Negen Straatjes (le nove stradine, ndr) è ancora soltanto un’ipotesi in esame da parte dell’Amministrazione, visto che dopo la rimozione delle auto dall’affollato quartiere commerciale di Amsterdam durante l’estate si sono verificate più collisioni tra le persone a piedi e quelle in bicicletta.
Da quel che si dice, gli abitanti del posto sono stati contenti per la riduzione del traffico e per le strade più tranquille durante il periodo senz’auto, ma i pedoni dopo che le auto sono state eliminate tendevano a spostarsi dal marciapiede fino a camminare in mezzo alla strada, specie i turisti, portando a più collisioni con le bici di passaggio.
Il giornale locale Parool ha scritto: “Si cammina zigzagando attraversando le strade come se si fosse in un villaggio”, e in questo modo i ciclisti che pedalano in linea retta, magari a centro strada, possono ritrovarsi all’improvviso un pedone che attraversa senza guardare o si ferma nel mezzo della carreggiata.
Da questi episodi qualcuno potrebbe arguire che lo ‘spazio condiviso’ tra pedoni e ciclisti non funziona nei centri abitati. Ora per risolvere la situazione sul tavolo ci sono diverse opzioni: divieto di circolazione alle bici e alle auto (rendendo quindi esclusivamente pedonale l’area delle Negen Straatjes, ndr); riapertura alle auto come prima; oppure – e questa potrebbe essere la soluzione più saggia – creare una divisione più netta tra spazio riservato alle bici e spazio per i pedoni.
D’altra parte Amsterdam ha un ottimo modello in casa, inaugurato di recente: il tunnel ciclopedonale della stazione diviso in due – da una parte le bici, dall’altra i pedoni – potrebbe essere la soluzione per dirimere la questione e far fare la pace a chi cammina e a chi pedala. Anche nel quartiere delle nove stradine di Amsterdam.
spostandomi in bici ogni giorno, sono abbastanza “nazista” per quanto riguarda il modo in cui ci spostiamo (sono tremendamente pro bici e penso che le auto siano i mezzi con meno diritto ad occupare le strade).
In questo caso, peró, avendo visitato Amsterdam, sarei del tutto d’accordo col blocco, almeno in situazioni di forte movimento pedonale: i pedoni ad Amsterdam sono i peggio considerati della strada, così come qua lo sono i ciclisti.
Non vorrei che, volendo in buona fede privilegiare un mezzo agli altri, si releghi il pedone a marciapiedini angusti o soluzioni frustranti.
“Qualcuno potrebbe arguire?” Chi ha davvero provato a occuparsi concretamente di mobilità sostenibile sa da sempre che pedoni e ciclisti in sella non possono normalmente condividere lo stesso spazio viario. Non almeno, nei centri affollati delle grandi città.
Eppure la retorica dello spazio condiviso è dura a morire perché promette bassi costi e scelte reversibili.
E la soluzione, invece è…