Sicilia occidentale in bici

28 Giugno 2017

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Maggio è un buon mese per andare alla scoperta della Sicilia occidentale, lontano dalla folla e dal caldo torrido, per scoprire le bellezze di questa parte dell’isola. Scorci incredibili, mare turchese e una cucina ricca di sapori che mai lasciano delusi. Partendo da Terrasini, in direzione ovest si arriva al paese di Castellamare del Golfo, che sorge alle pendici del complesso montuoso del Monte Inici e dà il nome all’omonimo golfo prospiciente il castello. Ed ancora il caratteristico paesino di Scopello, Custonaci centro marmifero da cui si estrae il celebre marmo denominato “perlato di Sicilia” e Scurati borgo molto originale. Seguendo la strada provinciale mi dirigo verso San Vito lo Capo, rinomata località balneare della Sicilia.

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Dopo un rinfrescante bagno inforco nuovamente la bici e ripercorro a ritroso la provinciale in direzione Trapani. La città ha sviluppato nel tempo una fiorente attività economica legata all’estrazione e al commercio del sale, giovandosi della sua posizione naturale, proiettata sul Mediterraneo, e del suo porto, antico sbocco commerciale. Visitare la città di Trapani è come immergersi in diverse epoche storiche. Il cuore pulsante della città continua ad essere rappresentato dal porto, che si trova nel centro storico. L’estrema punta della città è caratterizzata da Torre di Ligny. Sopra Trapani si trova Erice, uno stupendo villaggio medievale arroccato su un picco a 750 metri di altezza con i suoi vicoli ed i suoi cortili, da visitare con calma gustando delle ottime paste di mandorla.

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Partendo da Trapani in direzione Marsala, si incontrano le suggestive saline con i mulini a vento che servivano per pompare acqua da un bacino all’altro. Qui il tempo sembra essersi fermato, infatti le tecniche utilizzate per la raccolta del sale sono quelle tradizionali in uso da secoli. Le saline sono, inoltre, un importantissimo luogo di sosta per migliaia di uccelli durante la migrazione sia autunnale che primaverile, pertanto la zona risulta essere di particolare interesse ornitologico. Continuando a pedalare si incontra la riserva naturale delle “Isole dello Stagnone”, nel comune di Marsala.

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La riserva comprende una laguna caratterizzata da acque basse e con una temperatura sopra la media, in presenza della bassa marea si intravede, in parte, la vecchia strada lastricata usata dai carrettieri per raggiungere Mozia, antica città fenicia, che è la più famosa tra le isole dello Stagnone. Dopo alcuni chilometri si giunge a Marsala città punica di Lilibeo, la città è famosa per lo sbarco di Garibaldi e dei Mille e per la produzione dell’omonimo “vino di Marsala” prodotto con uve eccelse e lasciato invecchiare in botti di legno. Ancora qualche colpo di pedale ed ecco Mazara del Vallo città affacciata sul mar Mediterraneo, alla foce del fiume Mazarò, e distante solo 200 km dalle coste tunisine del nord Africa. Il vecchio centro storico, con i suoi vicoli, presenta i tratti tipici dei quartieri a impianto urbanistico islamico tipico delle Medine chiamato Casbah.

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Si prosegue in direzione sud verso la costa meridionale e si arriva alla antica città greca di Selinunte che con i suoi templi domina il mare e la costa. L’ultima tappa è un coast to coast. Partendo da Selinunte sul canale di Sicilia ed attraversando la valle del Belice mi dirigo verso Terrasini sul Mar Tirreno. Tutti parlano della costa siciliana ma vi assicuro che attraversare l’interno dell’isola dona emozioni di grande livello. Partanna, Santa Ninfa, Poggioreale vecchia. La catastrofe del terremoto del Belice viene raccontata in eterno dalle vie deserte del paese e dai suoi edifici sventrati. Descritta in più occasioni come la più suggestiva tra le città fantasma siciliane, Poggioreale antica è un monumento alla memoria che affascina e perturba l’anima del visitatore.

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Proseguo verso Gibellina ed ancora risalendo verso nord, ubicata tra le colline coltivate a vigneti ed uliveti, la bella città di Salemi. Seguendo il cammino di Garibaldi si raggiunge Calatafimi dove la spedizione dei mille affrontò, in una celebre battaglia le truppe borboniche. A Segesta, il tempio in stile dorico, mi accoglie con tutta la sua bellezza a ricordo di antichi splendori passati. Ed infine Alcamo, paese tra le provincie di Palermo e Trapani, che sorge ai piedi del Monte Bonifato. Ancora qualche chilometro e giungo a Terrasini dove finisce il mio viaggio.

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Commenti

Un commento a "Sicilia occidentale in bici"

  1. Giovanni ha detto:

    Ciao, in quanti giorni e per un totale di quanti chilometri?

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