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435mila nuovi posti di lavoro possibili in Europa grazie alla bici: lo dice l’ONU

Se 56 città europee usassero la bici come Copenaghen, ci sarebbero 435mila posti di lavoro in più.

Sta cominciando a essere quasi difficile riportare tutti gli studi che dettagliano i benefici della bici, attuali e potenziali, per quanti ce ne sono.

L’ultimo in ordine di tempo è stato pubblicato congiuntamente dal Programma Ambientale delle Nazioni Unite, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite.

Sono state prese in considerazione 56 città della regione pan-europea, concetto che include anche il Caucaso e l’Asia Centrale, un po’ come accade per le competizioni sportive.

Basandosi su dati raccolti in 37 città, gli studiosi hanno mostrato che la bici crea posti di lavoro in settori molto diversi fra loro e non sempre ovvi, come ad esempio la progettazione, la vendita all’ingrosso e al dettaglio, la riparazione, il turismo, e servizi (come la consegna di merci e il noleggio). Applicando questi dati alle 56 città prese in considerazione, si è arrivati alla cifra di 435mila nuovi posti di lavoro possibili.

Per arrivare a questi risultati è fondamentale l’impegno del settore pubblico: i suggerimenti riguardo alle politiche da applicare sono relativi all’integrazione della bici nel sistema di trasporti urbano; il monitoraggio dell’uso della bici; sfruttare la bici come mezzo per raggiungere gli obiettivi ambientali assegnati a livello globale.

Gli studiosi hanno inoltre fatto notare l’importanza di raccogliere dati in modo uniforme fra tutti i paesi presi in considerazione, per poter confrontarli al meglio.

Potete trovare altri consigli e idee su come sviluppare l’uso della bici in città nei nostri corsi di mobilità ciclistica.

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