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La qualità dell’informazione online al tempo del clickbait selvaggio

La qualità dell’informazione online al tempo del clickbait selvaggio

La qualità dell’informazione online al tempo del clickbait selvaggio: siamo sommersi di link, i mass media si contendono la nostra attenzione puntando spesso su titoli acchiappaclick, l’infodemia nella quale siamo immersi rende difficile filtrare i contenuti e più le maglie della Rete sono larghe più è alto il rischio di pescare una bufala.

Questa riflessione nasce da un “pesce d’aprile” che abbiamo confezionato su Bikeitalia il primo aprile scorso: la famosa “sella uncinata” di Biniam Girmay che gli avrebbe fatto vincere la Gent-Wevelgem. Una bufala pubblicata in data 1 aprile, un’esca succulenta che abbiamo lanciato in Rete anche per mettere in guardia dalle fake news, come avevamo subito scritto nell’articolo svelando lo scherzo: “Che questo sia o meno il segreto della vittoria di Girmay non è dato saperlo, ma sicuramente possiamo dire che dovremmo tutti quanti prestare attenzione alle panzane (come questa) che vengono pubblicate il primo giorno di aprile“.

Clickbait

Incredibilmente – e con un ritardo di ben 11 giorni – questo nostro riuscito pesce d’aprile è stato preso per vero da una testata giornalistica che ci occupa di scommesse e di sport, che il 12 aprile 2022 ha pubblicato un dettagliato articolo in cui prendeva per buona la storia della “sella uncinata” e delineava gli scenari futuri per la carriera di Girmay. Lo ha segnalato a Bikeitalia l’attento collega Guido Rubino di Cyclinside, con un bel post su Facebook che riporto qui:

Ci risulta che l’articolo basato sul nostro pesce d’aprile, il cui link ora dà 404, sia rimasto online per circa 24 ore:

Questo episodio – seppur circoscritto e di nicchia – è indicativo di una deriva dell’informazione online che troppo spesso, per un pugno di click, non fa le adeguate verifiche o, peggio, diffonde scientemente notizie false soltanto per attirare lettori e rubare il loro tempo, esponendoli a banner di basso livello che abusano della credulità popolare. Questo incidente di percorso è capitato a una testata giornalistica (sì, ho controllato: è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma) basata sulle scommesse sportive.

Su Bikeitalia, fin da quando siamo online, per scelta non accettiamo – oltre alle pubblicità di automobili – alcun contenuto legato alle scommesse sportive e al gioco d’azzardo perché riteniamo che la ludopatia sia una malattia da sconfiggere. Cerchiamo di dare ai nostri lettori gli strumenti per comprendere un tema, approfondirlo linkando la fonte (verificata) e farsi la loro opinione informata.

Quanto è difficile cercare di fare informazione online al tempo del clickbait selvaggio.

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