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Parchi della Calabria: in bici tra i santuari dell’uomo e della natura

Parchi della Calabria: in bici tra i santuari dell’uomo e della natura

Ci immergiamo nei Parchi della Calabria: da Mongiana a Tiriolo è una tappa lunga ed impegnativa dal punto di vista ciclistico. Nei primi 40 chilometri si pedala prevalentemente in discesa, con ben 1.000 metri di dislivello negativo si arriva a livello del mare nei pressi del Lago dell’Angitola, da qui comincia la risalita verso la dorsale della Calabria. Dal Lago 30 chilometri e 900 metri di dislivello portano al passo Fosso del Lupo, da qui si scende nuovamente a livello del mare nella località Martelletto, vicino la superstrada E848 che collega Lamezia Terme a Catanzaro, e si risale definitivamente a Tiriolo, una salita da 400 metri in 14 chilometri.

È un itinerario immerso nel Parco Regionale Naturale delle Serre che attraversa moltissimi borghi di estremo interesse storico e culturale. Le possibilità di dividere l’itinerario sono molteplici non mancando lungo il percorso agriturismi e B&B in prossimità dei centri abitati

Ciclovia Parchi della Calabria Parco Regionale delle Serre

Posizionata nell’alto corso dei fiumi Allaro e Ninfo, Mongiana è circondata da corsi d’acqua e boschi che la resero un punto ottimale per la fondazione del complesso siderurgico da parte dei Borboni nel secolo XVIII.

Al centro del paese si trova il Museo delle Reali Ferriere Borboniche, dove un percorso guidato permette di scoprire la storia delle ferriere dalla loro costruzione nel 1700 fino al declino post unificazione d’Italia. Mentre ai margini dell’abitato, nei pressi del fiume, è possibile visitare la fonderia vera e propria dove sono ancora visibili gli altiforni in mattonato. Un meraviglioso esempio di archeologia industriale.

Serra San Bruno

Da Mongiana si segue la strada provinciale SP8, che diventa SS110 con conseguente aumento del traffico veicolare, che dopo 3 km dal paese lascia le case per addentrarsi in una spettacolare foresta di abete bianco che accompagna i cicloviaggiatori fino all’ingresso del paese di Serra San Bruno.

Un chilometro prima del paese si devia a sinistra verso la Certosa di Santo Stefano. La Certosa di Santo Stefano è la prima certosa fondata in Italia nonché una delle poche che ancora ospita i monaci dell’ordine. Non è possibile visitare gli ambienti interni della Certosa ma per avere un’idea della vita monastica si può visitare il Museo, al suo interno sono infatti ricostruiti fedelmente gli ambienti della quotidianità certosina. Sono inoltre presenti una serie di pannelli che illustrano il viaggio di San Bruno da Grenoble fino a Serre, ovvero fino alla fondazione della Certosa. 

Parco delle Serre | Ciclovia Parchi Calabria

Dal complesso una pista ciclabile sterrata conduce attraverso una piacevole area verde al Santuario di Santa Maria del Bosco. Si tratta di un detour di un paio di chilometri, tra andata e ritorno, che vale la pena fare per immergersi nell’atmosfera mistica del santuario. Nella natura dei Parchi della Calabria.

Un luogo di pace

È il luogo dove visse gli ultimi decenni della sua vita San Bruno da Colonia, fondatore dell’ordine certosino in Italia. A testimonianza della sua permanenza restano il “laghetto di San Bruno” dentro il quale il Santo si immergeva per offrire a Dio la sua penitenza. E il “dormitorio di San Bruno”, probabilmente ricovero del Santo, ma certamente il luogo dove il monaco fu seppellito. Il complesso è davvero suggestivo, completamente immerso nella pace di un bosco secolare di abeti bianchi e giovani faggi

Si può tornare sulla traccia sempre tramite la ciclabile oppure sulla poco trafficata strada asfaltata. 

L’itinerario porta poi all’interno del piccolo e curato centro storico di Serra San Bruno. Tra i suoi vicoli si trovano molte chiese, tra le più importanti. Come appunto: Chiesa Matrice, Chiesa di Maria Santissima dei Sette Dolori, Chiesa dell’Assunta in Cielo di Spinetto, Chiesa di Maria SS Assunta di Terravecchia. L’insieme della Certosa, del santuario e delle chiese fanno del paese un polo di attrazione religiosa per la Regione.

Da Serra San Bruno si segue ancora lungo un altopiano per una decina di chilometri. Poi finalmente, in vista del borgo di San Nicola da Crissa si comincia a scendere più decisamente verso valle in direzione della costa tirrenica della Calabria. Il paesaggio cambia radicalmente, i boschi di abeti bianchi e faggi lasciano spazio ad uliveti ed ai fichi d’india. 

Pendenze vertiginose portano nei vicoli stretti di San Nicola da Crissa. Questo piccolo paese arroccato sulle pendici del Monte Cucco gode di una vista mozzafiato sulle colline sovrastanti la Costa degli Dei. Da qui in volata sulla SS110 ed attraverso campi coltivati si giunge al Lago dell’Angitola. La discesa di 1.000 metri di dislivello è seguita da un brusco cambio di temperatura. E l’aria fresca delle montagne è sostituita dal caldo umido dell’entroterra marittimo. 

Ciclovia Parchi Calabria
Ciclovia Parchi Calabria | Belvedere

L’oasi naturalistica del Lago dell’Angitola

Lungo la Ciclovia dei Parchi della Calabria, il Lago dell’Angitola è un’oasi naturalistica del WWF ed una delle riserve più importanti del mediterraneo. Vero e proprio santuario della natura, il lago è un bacino d’acqua artificiale. che durante tutto l’arco dell’anno ospita centinaia di specie di uccelli, sia migratori che stanziali. Lungo le sponde si alternano boschi idrofili e piccole paludi. L’area è visitabile tutto l’anno previo appuntamento.

Ciclovia Parchi Calabria | Birdwatching

Dal fondo valle del lago si prende la SP47 verso Monterosso Calabro. Un piccolo borgo che ospita, all’interno della Filanda Massara, il Museo della Civiltà Contadina ed Artigiana della Calabria ed il Museo Multimediale delle Serre Calabresi. È inoltre un’ottima tappa intermedia per dividere questo itinerario in due parti e renderlo meno impegnativo.

Il paese si trova sulla lunga salita di  30 chilometri e 900 metri di dislivello che dal lago porta al passo Fosso del Lupo. Non stiamo ancora risalendo verso la dorsale appenninica ma solo superando la zona collinare delle Serre Calabresi, zona di confine tra il blocco granitico dell’Aspromonte e quello calcareo della Sila. Dal passo si segue in discesa per 3 chilometri fino ad un grande incrocio dove si gira a sinistra sulla SP61 in direzione Girifalco. Si giunge al paese dopo circa 12 chilometri pianeggianti attraverso aree boschive e terreni da pascolo.  

Parchi della Calabria: tra natura e cultura

Da Girifalco si prosegue lungo una strada provinciale poco trafficata fino a scendere nella valle del fiume Corace a quota 60 metri sul livello del mare. Da qui, dopo aver costeggiato per un chilometro la superstrada E848, attacca la salita finale che porta alla città di Tiriolo e che segna la risalita alla dorsale appenninica. 

Antico insediamento di epoca pre-ellenica, Tiriolo sorge sul fianco di una montagna a 600 metri sul livello del mare. È un paese vivace che offre diverse possibilità di alloggio, di ristorazione e di attrazioni culturali. Da ogni angolo del paese è possibile nitidamente sia le coste calabresi del Mar Tirreno che dello Jonio, nonché il susseguirsi ondulato delle Serre Calabresi che hanno caratterizzato questo tratto di itinerario.

Per tutte le informazioni sui Parchi della Calabria in bicicletta: https://www.cicloviaparchicalabria.it/