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Foreste e piste ciclabili: abbiamo esplorato in bici Varsavia e Cracovia

Foreste e piste ciclabili: abbiamo esplorato in bici Varsavia e Cracovia

Come è cambiata la mobilità in Polonia? Scopriamo cosa significa andare oggi in bici a Varsavia e Cracovia

Negli ultimi dieci anni anni in Polonia le questioni ambientali sono diventate molto importanti nelle strategie dei governi locali, e i fondi sia nazionali che europei hanno fatto cambiare volto a molte città, dove un trasporto pubblico di alto livello e lo sviluppo di reti ciclabili efficienti sono la dimostrazione del veloce cambiamento verso una dimensione urbana sostenibile. Le vecchie flotte di autobus sono state sostituite da autobus elettrici e a idrogeno e le autorità locali incentivano l’uso del trasporto pubblico.

Varsavia a pedali crediti Raffaella Cegna
Varsavia crediti Raffaella Cegna

Le aree urbane polacche sono solitamente molto estese, spesso amministrate sotto forma di città metropolitane, con molta superficie a densità abitativa bassa. La caratteristica più interessante è la grande presenza di verde non solo sotto forma di parchi, ma anche di foreste, boschi e riserve naturali, spesso posizionate nel cuore delle città: questo rende molto appetibili gli spostamenti in bici, e incrementa la cultura ciclistica anche per il tempo libero.

Una conferma dell’indole green della Polonia è la superficie coperta da foreste di tutta la nazione, che raggiunge il 30% dell’intero territorio.

La transizione green di una nazione di foreste

Le città polacche stanno diventando sempre più a misura di ciclista attraverso un processo lento ma continuativo di cambiamenti graduali, il cui obiettivo fondamentale è aumentare la sicurezza stradale, con l’obiettivo di aumentare l’interesse per l’uso della bicicletta in ambito urbano a sia tra i residenti che tra i turisti.

Varsavia attraversamenti crediti Raffaella Cegna
Attraversamenti a Varsavia crediti Raffaella Cegna

Dall’ultimo Rapporto nazionale polacco sul ciclismo urbano pubblicato l’anno scorso emerge che il 73,3% delle famiglie residenti in città o zone metropolitane possiede almeno una bicicletta. A questo si aggiunge una sempre più alta disponibilità di biciclette pubbliche, che rappresentano un fattore con un impatto significativo sulla divulgazione della cultura ciclistica in ambito urbano. Ben 15 delle 20 città analizzate nel rapporto 2023 hanno un proprio servizio di bike sharing comunale, con un costo iniziale medio tra i 2,5 e i 5€ (e i primi 15/30 minuti spesso gratuiti).

Negli ultimi cinque anni le città polacche si sono impegnate a creare spazi specifici adatti ai ciclisti, con un notevole aumento delle risorse finanziarie stanziate per lo sviluppo e la manutenzione delle infrastrutture ciclabili.

Ne è un esempio Cracovia, che nel 2022, ha incrementato allo 0,26 % la spesa per il programma di costruzione, rinnovamento e messa in sicurezza delle piste ciclabili, arrivando a un budget di quasi 5 milioni di Euro.

Polonia in bici crediti Raffaella Cegna
Polonia in bici in famiglia crediti Raffaella Cegna

Cracovia in bici: dal Castello alle colline

Abbiamo provato a pedalare a Cracovia per un soggiorno di tre giorni, riuscendo a raggiungere e a visitare pedalando il centro storico e i principali monumenti in bici senza problemi, e usandolo come mezzo per gite fuori porta e per un giro lungo il fiume e sulle colline circostanti.

Cracovia in bici crediti Raffaella Cegna
Cracovia in bici crediti Raffaella Cegna

La città di Cracovia conta 790.000 abitanti e 270 km di percorsi ciclabili costituiti da piste ciclabili, percorsi ciclopedonali, marciapiedi con traffico ciclabile consentito, bike lane e controcorsie in “zone 30” a senso unico.

Nel 2014 – l’anno del referendum – i cittadini di Cracovia hanno votato con maggioranza netta a favore dell’espansione delle piste ciclabili, quando la città aveva a disposizione un’infrastruttura ciclabile di 142,5 km.

Gli itinerari e il bike sharing

Tra i tratti più piacevoli da percorrere, soprattutto per una gita rilassata fuori porta, è la ciclabile della Vistola che si inserisce in un sistema molto più ampio di rete nazionale e internazionale, per un totale di 230 km, in parte insieme a VeloMetropolis/EuroVelo 4 e in parte a VeloNatura/EuroVelo 11.

L’intero percorso ciclabile della Vistola (WTR), ancora in fase di realizzazione in molti tratti, sarà lungo 1200 km, collegando le montagne con il mare, un progetto ambizioso inserito tra gli obiettivi nazionali del prossimo decennio.

Polonia stazione di servizio bici crediti Raffaella Cegna
Polonia stazione di servizio crediti Raffaella Cegna

Per chi non possiede una bici propria, c’è il sistema di bike sharing chiamato LajkBike, che conta 500 biciclette muscolari e altrettante a pedalata assistita. Oltre 3500 utenti si sono abbonati al sistema per un anno con 1650 abbonamenti staccati per le biciclette standard e circa 1450 per quelle elettriche. Grazie al programma Interreg Low-Carb nella flotta di bici in sharing sono entrate anche in via sperimentale anche le Cargo bike e le Long John, a disposizione su prenotazione per trasporti ingombranti.

Per tutte le info su percorsi urbani, turistici e extraurbani di Cracovia consultate il sito ufficiale “Daroplan”.

Varsavia in bici tra parchi e Vistola

Varsavia è una capitale europea abitata da quasi 1,89 milioni di persone, che se si considera l’intera area metropolitana diventano 3.262.000. È interessante affiancare questi numeri a qualche dato sul verde e sulle infrastrutture ciclistiche: il 15% della superficie della capitale è coperta da foreste e boschi, con un Parco Nazionale di 285 kmq nei confini metropolitani, e con 802 km di percorsi ciclabili nei confini comunali.

parco reale Lazienki di Varsavia crediti Raffaella Cegna
Parco reale Lazienki di Varsavia crediti Raffaella Cegna

Sono numeri importanti, che pedalando di persona dal centro alle periferie, dalla Vistola affacciata sul centro storico al Parco Nazionale di Kampinos si toccano con mano, con grandi soddisfazioni in termini di sicurezza ed efficienza. Noi abbiamo testato circa 100 km di percorsi in tre giorni muovendoci in formato famiglia, con due bici gravel e un carrello porta bambino.

Le infrastrutture a Varsavia

La rete ciclabile della capitale conta ad oggi 802,4 km di percorsi, composti da 548,2 km di piste ciclabili, 78,5 km di percorsi ciclopedonali, 53,1 km di bike lane. A questi numeri si aggiungono quasi 37 mila rastrelliere di cui 3500 all’interno delle stazioni di bike sharing Veturilo e 250 stazioni di riparazione self-service.

Polonia in bici infrastrutture crediti Raffaella Cegna
Polonia in bici infrastrutture, crediti Raffaella Cegna

Analizzando i dati rilevati nella capitale nel 2023, è evidente un notevole incremento del traffico ciclistico, con un aumento dell’11% rispetto al 2022, è aumentato di oltre l’11%. Per la prima volta nella storia delle misurazioni di Varsavia, l’anno scorso è stato superato il limite di 100.000 spostamenti ciclistici da e per il centro in un giorno. Il traffico ciclabile attraverso la Vistola è aumentato del 15% raggiunge circa 31 mila passaggi al giorno, dove sui ponti più popolari tra chi pedala si sono registrati 7000 passaggi al giorno, e un veicolo su quattro è una bicicletta.

Pedalare a Varsavia nei mesi più caldi è forse il migliore dei modi per viverla, godendo dei suoi grandi spazi verdi, raggiungendo i punti panoramici più suggestivi e spostandosi in modo green tra eventi, concerti e serate dove il sole non sembra mai tramontare.

Per tutte le info su percorsi urbani, turistici e extraurbani di Varsavia consultate il sito ufficiale.

Foto in apertura: Varsavia – La zona dei Boulevard della Vistola è uno dei progetti di riqualificazione più importanti della capitale negli ultimi anni

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