Non è semplice in estate scorgere le montagne dell’Himalaya dalla valle di Kathmandu, ma da alcuni villaggi in buona posizione è possibile. Nagargkot è uno di questi, si trova a circa 35 chilometri dalla capitale nepalese Kathmandu, e ci si può arrivare in bicicletta in una giornata. Qualcuno torna anche, in giornata, ma la soluzione ideale è dormire qui perché è l’alba il momento migliore per ammirare lo skyline della catena montuosa più alta del mondo.
Per arrivare da Kathmandu a Nagargkot è possibile, senza dover affrontare sentieri, percorrere strade poco trafficate ma comunque asfaltate (non è un’ovvietà in Nepal), adatte quindi non solo alle mountain bike, che da queste parti sono le bici più diffuse.
Mappa
Altimetria
Partendo da Kathmandu (1400 m), si procede verso est ma purtroppo non si può fare a meno per un breve tratto di percorrere la Ring Road, la strada ad anello che circonda Kathmandu piuttosto trafficata. Superata la zona aeroportuale si può voltare a sinistra iniziando a seguire una strada parallela che passerà in località Madhiyapur. E’ proprio da qui che inizia la Nagargkot Road (anche se non troverete alcuna indicazione), che non dovrete far altro che seguire per una ventina di chilometri fino al villaggio omonimo.
Decidete se all’andate o al ritorno effettuare una sosta a Bhaktapur, ma fatelo. Nel centro di questa piccola cittadina si trova infatti una delle tre Durbar Square della Valle di Kathmandu, riconosciute patrimonio dell’Umanità UNESCO. Avendole visitate tutte, forse la Durbar Square di Bhaktapur è la più piacevole da visitare, oltre che la più estesa, non limitandosi infatti solo all’area dei maggiori templi induisti. Inoltre essendo un po’ fuori mano non è molto frequentata da turisti, il che permette di apprezzarla ancora di più.
L’ingresso alla Durbar Square di Bhaktapur costa 1500 rupie nepalesi (circa 11 euro), è consentito portare la bicicletta a mano ma non è semplice trovare un posto per legarla.
Riprendendo a pedalare verso Nagargkot, ci si rende subito conto di come il paesaggio sia cambiato in fretta. Dopo Bhaktapur il traffico è davvero minimo e gli edifici delle città hanno lasciato spazio a piccoli villaggi a cui fanno da cornice i frequenti terrazzamenti di riso.
La prima parte del percorso presenta una pendenza minima, ma gli ultimi 15 chilometri sono abbastanza impegnativi e da ora in poi si sale senza sosta. Un nuovo scenario ci accoglie, per un tratto infatti si pedala all’ombra della foresta, e i veicoli motorizzati da queste parti sono davvero pochi, più che altro autobus locali che comunque strombazzano prima del loro arrivo a sufficienza da avere il tempo di fare attenzione.
L’ultimo tratto è costituito da una serie infinita di tornanti, si costeggia un pendio e si attraversano alcuni villaggi prima di Nagargkot. Come detto all’inizio, per riuscire a vedere le montagne del Lagntang, la regione himalayana su cui si affaccia Nagargkot, bisogna andare la mattina all’alba. Per dormire ci sono diversi alloggi con camere più e meno economiche, dai 5 ai 10 euro per una singola o una doppia.
Per tornare a Kathmandu, si può effettuare un anello proseguendo oltre Nagargkot e rientrare a Bhaktapur da una stradina ancora meno battuta, ma in questo caso vi occorrerà un gps per non perdervi nelle mille traverse oppure chiedere indicazioni ai passanti.
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