Itinerario in bici del lago di Bolsena
La nostra penisola è davvero un luogo straordinario, per un cicloturista alla ricerca di terreni nuovi ogni regione è uno scrigno pieno di meraviglie. Quando si è indaffarati con le carte geografiche alla mano per pianificare un’escursione, ci sentiamo un po’ come gli esploratori che partono per terre inesplorate. Un’anima poetica vena questo gusto per la “scoperta” di nuovi mondi e già sogniamo di terre immerse nel verde, ombrate dal mistero. È l’anima stessa della nostra bici che chiama, così come un tamburo ritma il suo messaggio, e quando questo ritmo arriva al nostro cuore non possiamo evitare di saltare in sella e partire per un nuovo viaggio. Restando in tema di “cuore”, per questa nuova avventura a due ruote, la nostra scelta è caduta nella regione al cuore della nostra nazione ed alla città di Viterbo.
Viterbo si trova al centro di una sub-regione laziale comunemente chiamata Tuscia (Etruria), caratterizzata da due sistemi montuosi di origine vulcanica: i Monti Volsini con il lago di Bolsena e i Monti Cimini con il lago di Vico. Inoltre Viterbo, oltre che città ricca di storia, è anche città termale già famosa durante l’epoca Romana. Marziale infatti scriveva all’amico Oppiano “Se tu non andrai alle terme etrusche, morrai senza conoscere cosa sia un bagno”. Potevamo ignorare questo suggerimento?
Certamente no, inoltre la tentazione del ristoro da bagno termale dopo una bella escursione in bici era forte anzi occorre sottolineare che alcuni ne hanno decisamente abusato finendo per trascurare “ignobilmente” e senza scuse la bici e crogiolarsi unicamente in panciolle sotto al sole nel beato dolce far nulla.
Alcune info di carattere storico e turistico: gli studiosi fanno risalire le origini della città di Viterbo al periodo della dominazione dei Longobardi in Italia. Il preesistente “castrum viterbi” venne fortificato da Re Desiderio dove in precedenza esisteva un insediamento etrusco (Surrena o Sorrina). Passato sotto la dominazione romana circa nel 310 a.C. e poi ai Franchi nel 774, venne donato da Carlo Magno al regno Pontificio. A partire dal XII secolo ospitò alcuni pontefici e proprio a Viterbo, sede Papale, nacque il “conclave” con quelle regole che ancora oggi stabiliscono le procedure da rispettare per eleggere il capo della Cristianità. Il centro storico merita una visita senza dubbio, racchiuso nella cinta murario, risalente al XI-XIII sec. scenario suggestivo di vicoli, piazzette, proferii, fontane, archi, torri in cui si rivivono ancora gli echi di tempi passati.
Terme: famose e denominate “Le terme dei Papi”, forse la sorgente simbolo della zona è il Bulicame, una sorgente sulfurea con temperatura attorno ai 58 gradi, a due passi dalla città. Dante Alighieri l’avrebbe visitata, restandone così incuriosito da richiamarla nella sua opera somma, la Divina Commedia dove la qualità miracolosa dell’acqua viene rievocata a vantaggio delle “peccatrici” che trovavano sollievo alle loro “piaghe” professionali affidandosi alle pezze calde di quest’acqua rigeneratrice. Ma attenzione a non lasciare nulla di valore in auto, i soliti ignoti sono (purtroppo) sempre in agguato pronti a guastar la festa.
Non è semplice, per gli itinerari fuori strada, fornire indicazioni di percorso che possano dirsi “esaustive” soprattutto su percorsi privi di segnaletica, quindi occorre (giocoforza) attenersi alle tracce GPS allegate, ulteriore nota d’aiuto possono essere i piccoli “road-book” contenuti in queste poche righe.
Itinerario del Lago di Bolsena
Info generali: lago di origine vulcanica sui Monti Volsini, il quinto lago Italiano in ordine di grandezza ma il più grande d’Europa di origine vulcanica. Infatti occupa un vecchio cratere con superficie di 114 Kmq ed ha una profondità che si aggira sui 140-150 metri. Vi emergono due isole (private) Bisentina e Martana e sulle sue rive si affacciano gli abitati di Bolsena, Marta e Capodimonte.
Mappa
Altimetria
Punto di partenza: Montefiascone 311 m slm
Lunghezza: 53,6 Km
Dislivello totale: 484 mt
Quota massima: 563 mt
Descrizione: si tratta di un percorso molto semplice da seguire, basta raggiungere la località di Montefiascone e seguire le indicazioni per il lago. Una volta raggiunta la sponda e trovato un luogo idoneo dove parcheggiare l’auto basta seguire la sponda del lago in direzione degli abitati di Marta e Capodimonte, non potete sbagliare. Inoltre diversi pannelli sono presenti con le indicazioni di “Via dei Briganti” e “Via Francigena”. L’unica eccezione e nota negativa di questo facilissimo percorso è data dal fatto che in prossimità di Bolsena, si è costretti ad abbandonare la sponda lacustre e seguire la Via Cassia che non è il massimo, ma la visita a Bolsena merita il sacrificio.
Informazioni: le cose da vedere sono sicuramente numerosissime, se siete amanti di arte, natura e storia, ecco alcuni suggerimenti. Del centro storico abbiamo già detto ed un’escursione è davvero consigliata per i suoi angoli ricchi di storia, di chiese e chiostri davvero unici, in effetti non c’è edificio del centro storico che non abbia una sua storia appassionante ad esempio il palazzo dei Papi. Le Terme meritano una visita, se non altro per ristorarsi dalla bici. I dintorni sono ricchi di paesini e di curiosità e ridurle qui davvero impossibile. Comunque, se avete possibilità, consigliamo visite a Bagnoregio, dove emerge il borgo di Civita su di uno sperone di tufo ed è unito a Civita da un ponte percorribile solo a piedi (bici a mano), e a Bomarzo, conosciuto per il “Parco dei mostri” realizzato nel 500 da Pierfrancesco Orsini che fece scolpire pietre e figure surreali e suggestive.
I Prodotti Tipici: da bravi cicloturisti, componente importante ed, oserei dire, rituale è il ritrovo attorno al desco per il racconto delle sensazioni di giornata ancora vive nella memoria e quale luogo migliore di una buona tavola? Dice il proverbio che “a tavola non s’invecchia” e dunque quale posto migliore…Non aspettatevi locali super raffinati con gastronomia internazionale, i valori della vera cucina Viterbese sono piatti semplici, ed uso di prodotti locali e genuini. Gustate l’ottimo olio d’oliva, soprattutto nelle bruschette.
Zuppe: la zuppa tipica e l’acquacotta (cicoria, patate, pomodori, cipolla, peperoncino, mentuccia, baccalà, pane raffermo, olio) e sono diffuse anche versioni a base di funghi, legumi, pesci di lago (sbroscia).
Pastasciutte: si fanno onore i “Maccaroni”, i “Ceciliani” ed i “Lombrichelli”
Secondi piatti: davvero difficile scegliere tra i piatti alla cacciatore, l’abbacchio ma se possiamo consigliare provate la “Pignattaccia” uno stufato di carne e verdure.
Formaggi: a base di latte di pecora, diversi locali propongono piatti di formaggi in abbinamento a miele, un tour gastronomico dove ogni gusto è una delizia.
Vini: Vignanello, Tarquinia, Orvieto di Castiglione in Teverina e l’Aleatico.
Non c’è altro da aggiungere salvo augurare a voi tutti una buona pedalata.
Ciao Andrea,
È assolutamente fattibile in Gravel, se hai bisogno di consigli puoi contattarmi, Daniele di Passione a Pedali. Perdona ma ho visto solo ora il tuo commento.
Ciao, vorrei farlo con la gravel perché la mia MTB è una all-mountain con gomme piuttosto aggressive e non vorrei che fosse eccessiva. Ci sono tratti dove è meglio una MTB?