Ricambi per bici: originali o no?

Mi capita spesso, quando vado dal mio negoziante di fiducia ad acquistare qualche pezzo di ricambio, che mi venga chiesto “ma lo vuoi originale o ti va bene questo?”, dopodiché mi viene mostrata un’alternativa di una marca differente. Il tema dei ricambi è un aspetto caro ai ciclisti di ogni estrazione, disciplina e latitudine, perché è influenzato dal costo, dall’efficienza meccanica e dalle necessità di manutenzione. In questo articolo cercheremo di capire meglio come funziona il mondo dei ricambi e valutare se sia meglio acquistarli originali oppure alternativi.

I ricambi nel mondo della bicicletta

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La nostra bicicletta è formata da una serie di componenti che lavorano in simbiosi per permetterci di fare ciò che facciamo: pedalare, sterzare, frenare ecc. Alcuni sono quasi eterni e non vengono mai toccati, a meno di non voler fare un upgrade tecnico, mentre altri sono “a usura”, ovvero si consumano con l’utilizzo e devono essere rimpiazzati non appena perdono le loro caratteristiche intrinseche, poiché inficiano il funzionamento stesso del mezzo. Cercando di fare una mappa dei componenti a usura presenti su una bicicletta, proviamo a dividerli in tre grandi categorie, sulla base della velocità di consumo (tenendo conto di un uso medio intenso della bici di almeno 3.500km/annui):

Componenti di facile usura (sostituzione più di una volta l’anno):
• Pattini freno;
• Pastiglie freno;

Componenti di media usura (sostituzione una volta l’anno):
• Catena;
• Cuscinetti sterzo;
• Cavi e guaine freno;
• Cavi e guaine cambio;
• Paraoli e raschiapolvere sospensioni;
• Olio freni idraulici;
• Cuscinetti movimento centrale;
• Cuscinetti mozzi;
• Copertoni;

Componenti di lunga usura (sostituzione ogni due o più anni):
• Boccole sospensioni;
• Cassetta pignoni;
• Corone;
• Pulegge deragliatore;
• Sella;
• Nastro manubrio;

Quando questi componenti risultano logori e non possono essere più revisionati né rigenerati, bisogna provvedere alla loro sostituzione, acquistandone il ricambio. E qui le possibilità si aprono, poiché per ogni pezzo della nostra bicicletta esiste sia quello prodotto dalla casa che lo realizza e fornisce sia una serie di alternative, prodotte da aziende che spesso hanno proprio questo come core businness: la produzione di ricambi “non di marca”. In sostanza è come andare al supermercato e decidere di comprare le Macine del Mulino Bianco o dell’Esselunga: il prodotto è lo stesso ma il prezzo, la qualità e altri aspetti possono cambiare.

Ricambi originali: pro e contro

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Con il termine ricambi originali (in inglese “genuine spare parts”, se acquistate online su siti di ecommerce) s’intendono quei prodotti progettati, prodotti e commercializzati dalle stesse case che hanno fornito il componente installato sulla nostra bicicletta. Per esempio, per la mia bici da corsa, montando un gruppo Shimano Dura Ace, la catena di ricambio originale sarebbe sempre Shimano Dura Ace (già montare una di un gruppo diverso, come un 105, può non essere considerata originale). In sostanza si va a rimpiazzare il componente usurato con uno identico in tutto e per tutto. Quali sono i vantaggi dell’uso dei ricambi originali? Vediamoli insieme:

Perfetta compatibilità: essendo prodotti dalla stessa casa, secondo le medesime specifiche tecniche e progettuali, i ricambi originali sono al 100% compatibili con i vecchi componenti;
Interfaccia con gli altri componenti: parafrasando le parole di Thomas Merton possiamo dire che “nessun componente è un’isola”, ovvero che tutti i vari pezzi della nostra bici devono interfacciarsi e lavorare tra loro, tramite accoppiamenti, bloccaggi, scivolamenti e così via. Quando viene progettato un gruppo, per esempio, tutti i vari pezzi che lo compongono vengono disegnati e realizzati seguendo la medesima filosofia che può essere la leggerezza, la robustezza, la resistenza alle sollecitazioni, la precisione di lavoro. Questo significa che ogni pezzo mutua le caratteristiche tecniche degli altri e montando un componente originale sappiamo per certo che verranno rispettate;
Mantenimento del livello della bici: se la bicicletta ha un livello qualitativo alto, montando i ricambi originali lo si mantiene inalterato poiché non si fa altro che sostituire un componente con uno identico. Questo discorso può essere interessante anche in un’ottica di rivendita futura del mezzo;
Garanzia: non dovrebbe succedere ma a volte i componenti della nostra bicicletta si rompono d’improvviso e senza motivo (ovvero non in conseguenza di una caduta o di uno scontro). In quel caso il fatto di aver montato componenti originali può aiutare a far rientrare le riparazioni nelle clausole legate alla garanzia.
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Ovviamente anche i ricambi originali hanno dei lati meno vantaggiosi:
Prezzo alto: un componente originale ha un prezzo di acquisto più alto rispetto a uno non originale di equivalente fattura, poiché entrano in gioco le strategie di vendita della casa produttrice, il costo dei brevetti, la distribuzione ecc..;
Difficoltà di reperimento: a volte è facile rivolgersi al proprio negoziante e scoprire che non ha in casa il ricambio originale per il componente da sostituire e che deve ordinarlo (con i tempi di attesa che ne conseguono). Questo aspetto è importante per chi non può attendere poiché ha impegni nell’immediato (gare, uscite, viaggi programmati);

Ricambi non originali: cosa sono e i loro vantaggi

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Partiamo facendo un bel distinguo: per ricambi non originali intendiamo comunque dei componenti prodotti da aziende che non hanno progettato il componente né l’hanno marchiato con il proprio brand ma che comunque hanno stretto degli accordi commerciali con la casa madre e quindi producono alternative autorizzate, che rispondono agli stessi brevetti e caratteristiche tecniche dell’originale. Pur non essendo “di marca” sono comunque prodotti validi. Altro discorso invece sono i pezzi prodotti e commercializzati da aziende che non hanno stretto alcun accordo con la casa madre ma che semplicemente hanno deciso di proporre un componente identico all’originale ma con lievi differenze. In questo caso si può aver fortuna e trovare dei prodotti validi oppure incappare nelle classiche “cinesate”.
Quali sono i vantaggi dell’utilizzo di ricambi alternativi e non originali? Vediamoli insieme:

Costi minori: non avendo effettuato investimenti in progettazione, acquisizione di brevetti, realizzazione di prototipi e test, le aziende che producono ricambi alternativi riescono a offrire un prezzo davvero competitivo. Altro discorso sono i ricambi low cost, che spesso sono prodotti in aziende dell’estremo oriente e venduti in negozi non specializzati;
Totale compatibilità: i ricambi non originali, se prodotti da aziende serie, sono completamente compatibili. Riprendendo l’esempio fatto in precedenza, è come se io montassi sulla mia bdc una catena KMC al posto della Shimano Dura Ace;
Reperibilità: la politica dei ricambi originali viene gestita autonomamente da ogni azienda, che decide in che modo e in che quantità mettere a disposizione i propri ricambi. Vi sono aziende che offrono il ricambio anche della singola vite e altre invece che non sentono il bisogno di una politica sulla ricambistica. In questi casi i ricambi non originali possono essere la soluzione adatta, poiché sono più facili da reperire sia online che presso i punti vendita;

Ovviamente esiste il rovescio della medaglia:
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Dubbi sulla performance: montando un ricambio originale sappiamo per certo che si comporterà come il precedente, a meno di rari difetti costruttivi. Il ricambio non originale invece offre la piena compatibilità ma questa non va di pari passo con la performance. Il rivestimento protettivo potrebbe cambiare, i materiali essere lievemente differenti, il peso potrebbe variare, la resistenza alle sollecitazioni essere più bassa. Tutti fattori che potrebbero quindi non permettere di raggiungere i livelli di efficienza precedenti. Ovviamente anche qui è necessaria un’analisi, poiché se dovessi cambiare il rotore dei miei freni a disco e montassi un’alternativa prodotta da un’azienda conosciuta e seria, sarei comunque sicuro dell’affidabilità totale del prodotto. Se invece mi recassi all’emporio “Tutto a un euro” e scegliessi l’alternativa di un’oscura azienda orientale, forse non dovrei aspettarmi molto;
Know-how: con questa parola inglese (che in italiano suona “sapere come”) s’intende l’esperienza acquisita da un’azienda nel corso degli anni, le conoscenze tecniche e progettuali, l’iter di costruzione, le malizie e quel “saper fare” che da sempre è segno distintivo di una realtà che lavora bene. Tutto questo know-how si riflette sui prodotti che progetta e produce e quindi anche sui suoi ricambi originali. Il ricambio non originale può essere identico, compatibile e costruito secondo i medesimi brevetti, standard e disegni della casa madre ma comunque difettare di quel know-how che rende unici i ricambi originali;

Guida alla scelta

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Quindi, come comportarsi? Quando è giusto acquistare un ricambio originale e quando invece ci si può affidare in sicurezza a un’alternativa? I miei consigli, basati sull’esperienza diretta, sono i seguenti:
Ricambi originali: questo tipo di prodotti andrebbe sicuramente preferiti quando la bici ha un certo valore, poiché è un paradosso spendere 7.000€ per una specialissima in carbonio e poi lesinare sui 10€ di differenza tra un pacco pignoni e l’altro. Inoltre è sempre meglio acquistare ricambi originali (e far mettere mano per interventi più importanti a personale specializzato) nei primi due anni di vita della bicicletta, quando è ancora in garanzia e l’uso di pezzi non originali potrebbe rendere problematico il discorso di riparazioni in garanzia. Infine vi sono dei componenti o prodotti così specifici che vanno assolutamente acquistati dalla casa madre, per evitare spiacevoli sorprese. Tra questi ricordiamo: olio di lubrificazione delle sospensioni, kit di revisione delle sospensioni, olio freni a disco idraulici, cuscinetti per movimenti centrali, sfere e coni per mozzi, pulegge deragliatori, pistoni per corpi freno;
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Ricambi non originali: qui entrano in gioco il budget a disposizione e il valore della bicicletta (sia economico che affettivo). Se possiedo una mtb presa con i punti del benzinaio, può andare bene anche la catena venduta all’emporio “Cina express”, che magari può risultare addirittura migliore di quella montata in origine. Ma se invece volessi comunque montare sulla mia bici (anche di valore) dei prodotti non originali per un upgrade tecnico, poiché la casa madre non propone una scelta dedicata, esistono molte aziende serie che producono componenti per bicicletta alternativi. L’importante è informarsi bene e magari farsi consigliare dal proprio negoziante di fiducia. Come in tutte le cose, non sempre il risparmio in termini economici risulta vantaggioso ai fini pratici, anzi, spesso (come diceva mia nonna) “chi più spende, meno spende”. In sostanza bisogna sempre fare un raffronto e ragionare sull’importanza del componente nell’insieme stesso della bicicletta: facendo un altro esempio, acquistare una catena XTR per la city bike di mia moglie sarebbe solo uno spreco di soldi, oltre a montare un componente che non può lavorare al meglio (in un gruppo trasmissione, la qualità di performance si attesta sempre al livello del componente del gruppo più basso).

Concludendo

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Il discorso dei ricambi è, come abbiamo visto, complicato e influenzato da criteri di carattere tecnico, economico e di gusti personali, per cui è davvero difficile dare un consiglio che valga per tutti allo stesso modo. Come sempre è meglio effettuare una prova, valutare come va e poi in caso cambiare del tutto oppure calibrare meglio il tiro. E voi come vi comportate di solito? Acquistate solo ricambi originali oppure preferite testare diverse alternative?

Commenti

  1. Avatar Vittorio ha detto:

    Articolo esaustivo, complimenti, in quanto si tratta di un tema molto ampio.
    E’ vero che più spendi meno spendi, ma il tema ricambi originali o non, vale un po’ per tutte le cose, puoi avere aspettative sul ricambio di marca che poi ti abbandona, o un ricambio compatibile di gamma più bassa che dura anni..
    In questo campo non è raro scoprire una stessa fonte che produce e poi ritrovi le stesse parti distribuite in luoghi diversi con prezzi e loghi altrettanto diversi.
    Diciamo che la parte da leone la fa la competenza di chi monta e controlla, la regolazione, la lubrificazione, come poi viene usata la bici..
    Tralasciando casi rari di alta gamma dove serve assistenza specializzata perché si tratta di brand che usano tecniche, tecnologie, ricambi e attrezzatura fuori dalla massa generale, direi che ognuno possa scegliere liberamente ricambi di terze parti che soddisfano le aspettative.
    Il discorso è sempre quello della qualità riscontrata per come uno le abbia testate o si sia fatto consigliare su come metterle al meglio.
    Poi stiamo parlando di bici, non di elicotteri…

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