Cicloturismo

Vallée de la Clarée: un paradiso per ciclisti che doveva essere un’autostrada

Vallée de la Clarée: un paradiso per ciclisti che doveva essere un’autostrada

A meno di dieci chilometri dalla frontiera con l’Italia, la Vallée de la Clarée è uno scrigno di biodiversità. Ai cicloturisti offre paesaggi che tolgono il fiato, villaggi e borgate dal fascino discreto, salite tecnicamente stimolanti e, soprattutto, strade chiuse al traffico motorizzato nei mesi estivi.

Non so se sia una questione di imprinting (poco prima di compiere 18 anni sono state le prime strade francesi sulle quali ho pedalato), ma ho sempre guardato a questa valle transalpina così vicina all’Italia come a una specie di Eden a portata di mano.

Due sono gli accessi alla valle per chi arriva dall’Italia: il Col de l’Echelle, che si attacca da Bardonecchia, e il Colle del Monginevro, che comincia a Cesana Torinese.

Clarée - Nevache - Davide Mazzocco
Nevache

La miglior opzione per arrivare nella Clarée è lo scollinamento ai 1762 metri dell’Echelle. La salita è caratterizzata da un’ampia sede stradale, pendenze abbordabili e un ridottissimo traffico veicolare.

Il passaggio dal Monginevro è sconsigliabile per diverse ragioni: il maggiore traffico motorizzato, le pendenze più sostenute e un paio di gallerie in ascesa (anche se la più lunga e pendente delle due è attualmente riservata a ciclisti e pedoni).

Una purezza conquistata dagli abitanti

La conservazione della Vallée de la Clarée è dovuta a un movimento popolare sorto negli anni Settanta per scongiurare la realizzazione di un’autostrada che avrebbe dovuto collegare il Briançonnais alla Val di Susa. Venuti a conoscenza del progetto di un’autostrada fra Marsiglia e Torino, gli abitanti della Clarée si organizzarono per bloccarne i lavori. La maestra Émilie Carles creò un’associazione di protezione che il 13 agosto 1974 manifestò a Briançon rivendicando il diritto di preservare la tranquillità di questa valle periferica. Dopo tre anni di mobilitazione popolare, il progetto della connessione autostradale fu abbandonato definitivamente.

Clarée - Davide Mazzocco
Vallée de la Clarée dal Col de l’Echelle

Nel solco della lotta di mezzo secolo fa, a partire dal 31 luglio 1992, il comune di Nevache e la Vallée de la Clarée iniziarono l’iter per rientrare nel Réseau des Grands Sites de France. Questa organizzazione riunisce siti naturali e paesaggistici eccezionali, riconosciuti e protetti per il loro valore storico, culturale e ambientale.

Nei territori facenti parte di questa rete, le nuove costruzioni devono rispettare l’estetica e l’integrità paesaggistica del sito. Inoltre, la preservazione della biodiversità è una delle priorità nella Clarée, con sforzi costanti per la conservazione degli habitat e delle specie locali. Il risultato di questo governo del territorio con una matrice fortemente partecipativa è un paesaggio in cui il tempo sembra essersi fermato al secolo scorso.

I villaggi della Vallée de la Clarée

Plampinet - Francia - Davide Mazzocco
Plampinet

I villaggi di Nevache, Plampinet e Val-de-Prés e le frazioni di Le Rosier, La Vachette, Sallé, Le Cros e Roubion sono caratterizzati da un’architettura montana “cristallizzata” alla seconda metà del Novecento. La Clarée è per me una “madeleine” visiva che con i suoi campanili, le sue chiese e le sue case di disadorna bellezza mi riportano a quella domenica d’imprinting francomane del luglio 1993. Per viaggiare nel tempo non ho bisogno di una DeLorean DMC-12 alimentata a plutonio, mi basta un semplice biglietto treno + bici per Bardonecchia.

La salita al Rifugio Laval

La risalita della Vallée de la Clarée inizia a quota 1363. Si parte alla biforcazione fra la Strada Nazionale 94 che unisce Briançon al Col du Montgenèvre e la Dipartimentale 994G che conduce sino a Nevache. I 16,5 chilometri che conducono ai 1606 metri di Nevache hanno una pendenza media dell’1,5% e si sviluppano su una strada larga. Il traffico motorizzato è decisamente ridotto rispetto a tutte le altre valli della zona. La parte bassa della valle è dunque praticabile da chiunque abbia un minimo di allenamento. Prima di raggiungere Nevache, capoluogo della valle, l’unica difficoltà è rappresentata dalla rampa al 5% che precede il bivio per il Col de l’Echelle.

Laval - Francia - Davide Mazzocco
Laval

Pedalando lungo i rettilinei che uniscono i villaggi della bassa valle (La Vachette, Le Rosier, Val-des-Prés e Plampinet) ci si ritrova prima a sinistra e poi a destra delle acque cristalline della Clarée. L’intreccio della via dell’acqua con quella degli umani è uno dei punti di forza di un itinerario nel quale non è raro l’incontro con la fauna selvatica.

Si sale in quota

Una volta giunti a Nevache, la piccola rotonda prospiciente al locale Ufficio del Turismo segna l’inizio della D301T che in 9,5 km al 4,4% raggiunge i 2023 metri della Cime de Laval.

Siamo a quota 1606 metri. Da qui le pendenze cambiano repentinamente: nei primi due chilometri verso la parte alta della valle la pendenza media è del 6,8% con punte al 12%. Messo alle spalle questo segmento che rappresenta la maggiore difficoltà dell’ascesa, si incontrano, in rapida successione, due splendide cappelle di montagna: Notre Dame de Bon Secours e Sainte Barbe.

Autunno in bici nella Clarée - Francia - Davide Mazzocco

Da lì il paesaggio si fa davvero idilliaco. Prati, foreste di conifere e un altro tratto in cui la strada ascendente costeggia le acque della Clarée. Le pendenze restano pedalabili per circa 5 chilometri per impennarsi nuovamente fra l’8 e il 9% a un paio di chilometri dalla sommità. Una piccola rotonda e la fine della strada asfaltata segnano l’arrivo alla Cime de Laval.

Chi volesse pernottare in quota può farlo nello splendido Refuge Laval. Il suo regolamento interno, improntato a criteri di sostenibilità, rispecchia pienamente il modus vivendi della valle.

Il lato francese del Col de l’Echelle

Col de l'Echelle - Colle della Scala - Francia - Davide Mazzocco
Col de l’Echelle

Il versante meridionale del Col de l’Echelle è l’altra salita della Vallée de la Clarée. L’attacco di quest’ascesa è situato al quattordicesimo chilometro della D994G, poco prima dell’ingresso di Roubion. Provenendo da Briançon, si svolta a destra e, nei primi 500 metri, si pedala su un rettilineo piuttosto pedalabile. La pendenza aumenta gradualmente toccando una punta massima del 13% dopo 1,1 km. Una volta entrati nella foresta, le pendenze tornano in doppia cifra sui due tornanti ombreggiati con i quali si chiude il secondo chilometro di ascesa.

Superata questa fase, nel rettilineo che conduce ai 1762 metri dell’Echelle, le pendenze si fanno più abbordabili. Nei 2,6 km di ascesa si supera un dislivello di 187 metri, con una pendenza media del 7,2%. Proseguendo per un paio di chilometri dopo lo scollinamento, si raggiunge Le Mauvais Pas. Qui inizia la discesa che conduce prima al confine franco-italiano e poi a Bardonecchia, località servita da treni con servizio bici.

La mobilità estiva e l’assenza di traffico veicolare

Nella Vallée de la Clarée, l’impegno per il turismo sostenibile non è soltanto marketing, ma buone pratiche che trovano la loro massima espressione nel blocco del traffico motorizzato da Nevache a Cime de Laval nelle settimane centrali della stagione estiva.

Nevache - Francia - Davide Mazzocco
Nevache

Da metà luglio all’ultima decade di agosto, la strada dell’alta Vallée de la Clarée è chiusa al traffico dei veicoli leggeri nel senso montante dalle 8.30 alle 18, dei camper e dei caravan dalle 8.30 alle 18 fino alla località Fontcouverte (situata a 3 km dalla fine della valle) e 7 giorni su 7 da Fontcouverte a Cime de Laval.

Un ampio parcheggio gratuito accoglie gli automezzi a Roubion. Da lì è possibile proseguire fino a Cime de Laval solamente a piedi, in bicicletta o con le navette (gratuite fino ai sei anni di età). Nei mesi di luglio e agosto esiste un servizio di navetta che collega Briançon a Nevache. L’assenza di traffico veicolare privato nelle ore diurne è sicuramente un ulteriore stimolo per scoprire questo splendido Eden d’alta quota a due passi dall’Italia.

Leggi anche: Il Col du Sabot in bici: una perla sconosciuta delle Alpi francesi

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Commenti

  1. Omar Mazzoleni ha detto:

    idea fantastica per una vacanza coi fiocchi….in bicicletta naturalmente.
    ciao e grazie

  2. Gabriele ha detto:

    ciao
    esiste una traccia gpu?
    grazie

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