Verrua e Savoia in mtb

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Da dove iniziare se non dall’inizio , solcare per anni il basso Monferrato e non essermi mai spinto “dietro l’angolo” un po mi rammarica, davvero una manciata di chilometri dalle mie “solite” mete per scoprire un po’ della nostra storia e godere di scorci davvero notevoli. Se guardo il bicchiere mezzo pieno però lo prendo come uno stimolo per scoprire nuovi angoli nascosti e dimenticati del nostro bellissimo #Piemonte!

Verrua Savoia, ci sono arrivato come #sociostrada delle Strade del Riso Vercellese di Qualità dopo aver fatto conoscenza di Miriam, #sociostrada guida turistica che opera a Verrua, competente e preparatissima persona che mi ha accompagnato la domenica precedente in un tuor guidato all’interno della fortezza, oltre ad aver apprezzato la sua storia e le varie vicissitudini della fortezza, non ho potuto fare a meno di godere del fascino dei panorami che la fortezza offre dal suo punto più alto con un dominio assoluto sulla pianura a ridosso del fiume Po. Premetto che la giornata era spaziale, dietro le colline del Monferrato spuntava un maestoso Monviso mentre si apriva buona parte dell’arco collinare che va da Rocca delle Donne a Chivasso, la nostra pianura con le sue risaie, la Valle d’Aosta, la Serra d’Ivrea ed il Biellese, una vista davvero magnifica che al momento si posiziona fra le mie preferite del Monferrato. Credevo che la vista da Rocca delle Donne fosse una delle migliori, se non la migliore, ma devo ammettere che questa la batte di gran lunga!

Mappa

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Altimetria

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Traccia gps | Mappa kml

Veniamo al giro in bici da corsa, la prima lunga parte è nella pianura più pianeggiante del pianeta, le nostre risaie fanno da sfondo sulle lunghe e bitumose strade che collegano i vari centri abitati, partito dalla mia città, Vercelli, in direzione Santhià passando da Lignana, Crova, fino ad Alice Castello, strade tutto sommato poco trafficate e scorrevoli. Giunto ad Alice Castello ho proseguito in direzione Cigliano per puntare a Crescentino, dove attraversato l’antico ponte sul Po mi sono trovato ai piedi della collina dominata dalla fortezza.

La strada principale al momento (marzo 2015) è chiusa al traffico per una frana, la si può raggiungere da Cascine, strada asfaltata ma con un paio di rampe brevi e toste, percorrendo poche centinaia di metri si è all’imbocco della strada sterrata che porta alla Fortezza, sterrata ma ben tenuta e percorribile anche con i risicati slick da bitumara (circa 200 mt), ad attendervi c’è Enrico, simpatico personaggio a guardia della fortezza che vi accoglierà in uniforme del ‘700 riprodotta fedelmente, con annessa sciabola e quant’altro a corredo del personaggio storico. Enrico, persona cortese ed estremamente disponibile.

Il giro continua e la direzione è quella per il rientro verso Vercelli solcando le colline del basso Monferrato, scesi verso il Po seguo la statale SP1 che costeggia il fiume, pianeggiante, sino a raggiungere la località Piagera, da qui la strada inizia a salire, sopra di me il castello di Gabiano, si prosegue in quella direzione, un sali scendi fra le colline passando gli abitati di Cantavenna, Isolengo, Camino per tornare ad attraversare il Po alle porte di Trino V.se, da qui il rientro a casa nuovamente immersi fra le risaie dei vercellese.
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Un giro davvero suggestivo ed intenso, fatto di storia, di colori, di bellissimi scorci, un paesaggio magnifico tutto da scoprire, il nostro meraviglioso #Piemonte!

Per le visite alla fortezza, che vi consiglio vivamente, potete andare sul sito www.roccaverrua.it, o meglio ancora contattare direttamente via e-mail le guide locali all’indirizzo visite.guidate[at]fortezzadiverrua.it e non perdetevi il tramonto!

PS: segnatevi la data, l’11 Aprile 2015, alla rocca di Verrua Savoia ci sarà la rievocazione storica dell’assedio del 1705, non mancate!

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